Idolatria delle folle per libertà e diritti

 L’odierna radicalizzazione del consumismo si intuisce anche , nel frantumarsi violento di ogni regola e nell’idolatria folle per le cosiddette “libertà” e “diritti” che sono per lo più puri e semplici arbitrii, tutto è saltato in aria nel disordine più totale e uomini e donne non hanno più la consapevolezza del loro ruolo, umano e sociale.

Il fascismo consumista

tratto da: la città futura Tra il XIX e il XX secolo lo sviluppo monistico del capitale incontrò un ostacolo, quello della dottrina marxista-leninista, che iniziava a dispiegare i propri effetti grazie alla progressiva presa di coscienza delle masse sfruttate ad opera degli intellettuali organici e che produsse, come reazione, nei decenni seguenti, in paesi a capitalismo maturo, in cui maggiori erano i rischi di tenuta del sistema, i fascismi storici. Tuttavia il fascismo storico, in particolare in Italia, non fu mai pienamente ideologizzato, dacché la sua ideologia di fondo appartiene al capitale, che ha potuto compiutamente realizzare i propri obiettivi solo dopo il crollo del blocco di potere socialista, avendo dunque il campo libero, mediante la diffusione della filosofia dei consumi, dell’individualismo e dell’edonismo di massa. Pier Paolo Pasolini, grazie agli studi gramsciani, seppe riconoscere la natura del vero fascismo, quando spesso sottolineava il fatto che quest’ultimo non è quello del ventennio, ma quello dell’edonismo e del consumismo, tanto da dire “se la parola fascismo significa la prepotenza del potere, la «società dei consumi» ha bene realizzato il fascismo” (Fascista, in Scritti Corsari). Pasolini identificò e descrisse il consumismo come fase matura della conquista fascista da parte del capitalismo. L’emersione – negli anni in cui Pasolini scriveva – di gruppi neo-fascisti e la strategia della tensione furono in massima parte una reazione impaurita del capitale nei confronti delle masse popolari che aderivano all’ideologia socialista e minavano la diffusione del pensiero liberista e il conseguente radicamento del consumismo. Pasolini, che […]

Grazie Papa Francesco
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  Sembra che anche Papa Francesco sia giunto alle stesse conclusioni che hanno portato alla nascita di questo mini-blog, quasi 15 anni fa.

I Bitcoin, le evasioni fiscali e il calcio
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Il mondo del calcio ed il mondo della “cripto-finanza” si sono incontrati e si sono piaciuti. Il frutto di questo incontro ha dato vita a qualcosa di nuovo, con implicazioni e sviluppi molteplici e imprevedibili. Recentemente, infatti, alcune squadre di calcio europee (tra le più note si trovano Paris Saint-Germain, Barcellona, Atletico Madrid, Manchester City e Arsenal, ma anche le italiane Juventus, Inter, Milan, Roma, Novara e a breve la Lazio[1]) stanno lanciando i cosiddetti fan token. Dietro il solito difficile nome inglese, sta un’operazione finanziaria molto interessante e probabilmente redditizia. Sostanzialmente, delle società terze, legate alle società calcistiche solitamente tramite sponsorizzazioni, emettono titoli che danno diritto a prendere decisioni inerenti alle squadre di calcio, nonché sconti su gadgets, biglietti omaggio e altri simili privilegi.  Queste decisioni riguardano aspetti che interessano il tifoso, come i colori delle maglie dei giocatori ed altre questioni analoghe. Sul finire del 2019 la piattaforma Socios.com ha lanciato l’emissione del primo fan token dedicato ad una squadra di calcio, la Juventus. È proprio la squadra italiana la prima a vedere il lancio dei propri fan token; di lì a poco la seguiranno altri importantissimi club di calcio in tutto il mondo, leghe professionistiche, squadre di e-sports, case automobilistiche e molti altri ancora. Ma cos’è un fan token? Chi li emette? A cosa servono? Quanto valgono? Partendo dal principio, il mondo dei fan token ha origine sulla piattaforma digitale Socios.com e il business di Socios fa capo alla società maltese Mediarex Enterprise Limited, controllata dalla holding, […]

Castrati Psichici
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Non lasciamo che il mondo sia guidato da gente che dice di amare gli animali e li fa castrare per il proprio egoismo. Fino a pochi anni fa, la castrazione era riservata a CANI E GATTI e praticata dai loro amorevoli padroni. Con il passare del tempo, questa pratica – atroce e selvaggia, ancorpiù perchè egoista – nella società occidentale sta imboccando una diversa strada, introducendo sia pur con molta discrezione e tatto,  l’idea di attuare la castrazione anche nei confronti del genere umano, come atto di giustizia. Rispettando un copione ben messo a punto e che ha già dato ottimi risultati di persuasione, si sta facendo strada l’ennesima accettazione dell’inaccetabile.  Anche in questo caso si è iniziato lanciando delle isolate citazioni in concomitanza di fatti sensazionali che hanno toccato emotivamente l’opinione pubblica, e qualcuno si è sentito in dovere di sdoganare il termine #castrazione chimica. La pena della castrazione – la peggiore tra le punizioni corporali – ci si aspetterebbe venisse respinta con disprezzo dalla popolazione, come avviene generalmente per  punizioni corporali. Invece, associandola alla parola “chimica” questa pena assume una carica emotiva quasi neutra che ben si presta a diventare positiva associandogli il concetto di “giustizia” e di “messa in sicurezza” delle altre donne. Come dire che, essendo chimica, sarebbe indolore e senza conseguenze (esattamente come l’amato gatto o cane) se non quelle di evitare che altre donne potessero essere vittime. Non sarebbe forse meglio uccidere una persona piuttosto che mantenerla in vita nella perenne punizione che tornerà […]

Educazione femminicida
stesso reato stessa pena

Come anche la saggezza delle nonne insegna: “la prima risposta che viene in mente non è quasi mai quella migliore”. Per questo bisognerebbe sempre riflettere prima di parlare così come bisognerebbe evitare di prendere importanti decisioni “a caldo” cioè quando si è sotto l’effetto emotivo di tragedi o avvvenimenti fortementi toccanti. Chi è dotato di “pensiero laterale” certamente farebbe un tentativo, relativamente al femminicidio, di guardare le cose anche da un altro punto di vista e porsi domande, magari valutando anche ipotesi diverse da quella proposta del “pensiero dominante” che generalmente viene immediatamente in mente perche stimolata continuamente dai media. Se il fenomeno dei femminicidi sembra essere tipico di questi ultimi anni – al punto che si è arrivati a richiedere leggi speciali come per il terrorismo e punizioni corporali – dovrebbe essere inevitabile ricercare le colpe anche andando a guardare innanzi tutto verso chi ha avuto la responsabilità dell’educazione negli ultimi decenni e  dei metodi pedagogici utilizzati che hanno portato a questa situazione che non nasce certo all’improvviso. Potrebbe essere efficace rilevare se negli ultimi decenni vi siato qualche cambiamento che abbia delle probabilità più o meno forti di aver contribuito o determinato – sia pur come effetto collarale indesiderato – l’esplosione del fenomeno dei femminicidi. Negli ultimi decenni, i risultati ottenuti da criminologia psicologia e sociologia non sembra siano minimamente paragonabili ai risultati ottenuti nello stesso periodo dalla tecnologia, dall’informatica, dalla medicina e da tutte le altre scienze. Evidentemente deve esserci qualcosa di errato nelle loro concezioni e […]

Come nasce il politically correct
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Fra le più deliranti condotte degluttite dalle società occidentali, quelle emersi recentemente nell’industria delle comunicazioni audio e in ambito informatico rendono l’idea della necessita non di FARE RIFORME ma di RIFARE LE FORME. D’ora in poi un operaio, se non vuole essere accusato di sessimo, non potrà più parlare di jack maschio e jack femmina, e dovrà sostituire questi termini con spina e presa. Quanto agli informatici, guai parlare di architettura master-slave, che evocherebbe il dramma della schiavitù. E guai pure a parlare di quantum supremacy (supremazia dei calcolatori quantistici su quelli tradizionali): la parola supremacy è proibita, perché rischia di evocare il suprematismo bianco. Francamente non si riesce a capire come le donne NON siano portate a considerare come  “denigratoria delle donne” la definizione di attivo e passivo (il primo carico emotivamente in maniera positiva, il secondo negati) appicata alla sessualità gay e riferita al rapporto sessuale nel quale chi ha un ruolo tipicamente femminile viene definito passivo. Quando, esattamente, sia nato il “politicamente corretto” nessuno lo sa. Sul dove, invece, siamo abbastanza sicuri della risposta: negli Stati Uniti. La sinistra americana, un tempo concentrata – come la nostra – sulla questione sociale, ossia sulle condizioni di lavoro e di vita dei ceti subalterni, a un certo punto, collocato tra le fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, ha cominciato a occuparsi sempre più di altre faccende, come i diritti civili, la tutela delle minoranze, l’uso appropriato del linguaggio. Lo specifico del politicamente corretto delle origini era […]

Dalla Lotta di classe alla lotta di genere
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La pseudo-sinistra ha completato una conversione comune a molti: è passata dalla dittatura del #proletariato alla dittatura del “progretariato”. Un neologismo ben descrive il transito da #comunisti a #progressisti. Gran parte della sinistra, senza abbandonare l’albagia della superiorità morale e il sovrano disprezzo per le idee altrui, si è ridefinita in senso individualista, liberal libertario e perfino mercatista. #Marx e #Engels interpretavano la storia come lotta eterna tra padroni sfruttatori e servi sfruttati, a cui avrebbe posto fine la dittatura del proletariato finalmente liberato dalle sue catene. Grazie alla tambureggiante azione mediatica – sia dell’informazione, sia di film, intrattenimento e musica – negli ultimi anni la lotta di classe è stata redirezionata grazie al graduale influsso, inpercettibile ma sempre crescente, di varie correnti di pensiero post moderno che ne ha capovolto i suoi fondamenti teorici, sostituendo la lotta di classe con la guerra tra identità nemiche, nuovi motori della storia. Sfruttatori e sfruttati, dominatori e dominati non sono più identificati rispetto alla posizione economica ma in base all’ identità etnica, di genere e all’ ”orientamento sessuale”. Ne ha parlato con preoccupazione Luca Ricolfi, un intellettuale di sinistra che non ha portato il cervello all’ammasso e per questo sopporta attacchi velenosi da parte di “duri e puri” alla Gad Lerner un “duro e puro” appartenente alla casta della religione intoccabile. Così, grazie alla casta #filoamericana ed ai #terrapiattistisessuali, la parabola della cultura liberal si compie. L’ideale di sconfiggere le discriminazioni con l’eguaglianza, si capovolge nel suo contrario: instaurare l’eguaglianza attraverso le […]

scontri etnici

Era facilmente prevedibile che in Italia si arriverà agli scontri tra gruppi etnici. Coloro che prendono le parti dei #migranti clandestini, sappiano che non saranno risparmiati da coloro cui prendono le parti, esattamente come successo al centro #sociale #MACAO di Milano dove i migranti accolti dallo #Stato italiano ed alloggiati nel palazzo adiacente, hanno deciso di invadere il centro sociale e cacciare gli occupanti abusivi come la polizia non era mai riuscita a fare. Questo è solo l’inizio: anche i #migranti vedono la televisione ed appena capiranno bene l’italiano e comprenderanno che in #Italia il crimine non è perseguito, credete forse che andranno a #lavorare? E quale mestiere sapranno fare i migranti #africani, visto che contrariamente all’immigrazione dell’est Europa, non sanno fare ne l’#idraulico ne il #muratore, #carrozziere….anzi: quando mettono la benzina la versano anche di fuori…. [https://www.macaomilano.org/]

L’inquisizione Arcobaleno
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Un tempo si potevano prendere in giro i gay, come fece nel 1978 Ugo Tognazzi nel film «il Vizietto». Stupisce che ancora non abbiano censurato la Compagnia Goliardica Baistrocchi (coi ragazzi travestiti da ballerine di can-can) per lesa omosessualità o incitamento all’odio. Memorabile una polemica televisiva di Vittorio Feltri, che fece drizzare i capelli alla conduttrice: dopo aver guardato con crescente disgusto le immagini di un Gay Pride, richiesto di un commento disse che non essendo inglese lui non li chiamava “gay”, e non essendo medico non li chiamava “omossessuali”. Ma essendo italiano li chiamava con una serie infinita di termini dialettali, che elencò con supremo sprezzo del pericolo e del politicamente corretto. Sono decenni che subiamo la propaganda gay (lobby potentissima nel mondo dei media). Si è passati dal pregiudizio più ottuso al permissivismo più assurdo. La prima cosa che tutti sono obbligati a fare – come nel caso dei vaccini o dell’islam – è proclamare di non essere assolutamente contro i gay, perché sarebbe un gravissimo peccato mortale (bestemmiare in diretta Tv invece no). L’orientamento e la vita sessuale di ognuno dovrebbero rimanere un fatto privato fra le mura di casa; ma nel caso dei gay & lgbt più estremisti (per fortuna non tutti) c’è un’ostentazione esibizionista e di cattivo gusto che non trova giustificazioni sopratutto perchè non reciproca, nel senso che ad un uomo etero non sarebbe possibile (se lo volesse fare) mostrare ipropri genitali in pubblico allo stesso modo. Il DDL Zan è il classico esempio […]

Le nuove catene degli schiavi

Le nuove #catene degli #schiavi . Ma lo schiavo che non si ribella è peggio del suo padrone Il #capitale è lavoro rubato (#Marx) ma le cianfrusaglie sono illusione di capitale.

Diritto all’aborto e possibilità di abortire

Diritto all’#aborto e possibilità di #abortire sono due cose ben diverse. Il diritto al lavoro, il diritto al salario, diritto alle ferie, diritto ad un giusto processo, diritto all’istruzione, il diritto alla vita ed alla salute…… I diritti sono una cosa leggermente diversa dalla possibilità: sloganeggiare il diritto all’aborto porta a fare pensare nelle menti meno procaci che si stia parlando di una cosa che non deve mancare a nessuno, come se tutte le donne dovessero ingravidarsi e quindi abortire per rispettare il diritto. La carica emotiva della frase diritto all’aborto è totalmente fuorviante per le menti deboli e spesso porta le giovani a pensare che la.gravidanza è solo un effetto collaterale del rapporto sessuale rovesciando un concetto alla base dell’umanità stessa. Le donne devono lottare per avere, nel caso lo volessero, la possibiltà di abortire: è una cosa del tutto diversa. È un concetto che attecchisce su: a mali estremi estremi rimedi. Tutti hanno diritto di correre in auto verso il pronto soccorso in caso d’urgenza, ma questo non può invocare il diritto alla velocità. Anche per l’aborto non si può parlare di diritto ma di possibilità, e non è la stessa cosa anche perché, solitamente i diritti contrappongono della doveri. Quali sono i doveri delle donne? A giudicare dalle donne di sinistra le donne non hanno alcun dovere. Viene da chiedersi: Se gli uomini hanno il dovere di rispettare le donne perché le donne non hanno il dovere di rispettare gli uomini nella loro mascolinità? Se gli uomini […]

Stare senza caffè

La maggior parte delle persone e convinta che il #caffè non gli fa niente. Se però chiedi loro di stare un mese senza bere caffè, non possono e non vogliono riuscirci. Il #caffe è la #benzina del #consumismo : quell’elemento necessario affinchè il complicato ed evoluto motore a scoppio possa funzionare. Ma quanto #inquina? Possiamo anche togliere il piombo dalla benzina e la caffeina dal caffè, ma se poi viene travasata nella coca cola è ancora peggio. https://democrazia.myblog.it/la-caffeina-alla-base-di-tutto/

Prostituzione procreativa

Prostituzione procreativa. VIETATO IL COMMERCIO DI BAMBINI. È così difficile fare una legge che lo dica chiaramente? La cosa più disarmante è che non siano le donne a chiedere queste cose, dimostrando così la loro totale immaturità alla maternita ed anche la buona predisposizione alla prostituzione procreativa come quella corporale. A guardar bene, le donne italiane non esitano a sfruttare le loro simili provenienti da paesi più poveri. E le sfruttano non solo per risparmiarsi la fatica ,come ad esempio le donne delle pulizie, ma anche in quelle attività che coinvolgono i sentimenti come nel caso di baby Sitter per i figli, di badanti per i genitori, gravidanze e se guardiamo bene addirittura come amanti…… I maschi non hanno raggiunto simili livelli di bassezza. In conclusione le donne italiane sanno solo sbraitare il loro vittimismo contro gli uomini, per tutto il resto ci sono le straniere. https://democrazia.myblog.it/le-famiglie-le-famiglie-2/

fomentare all’omicidio del marito

E’ sconcertante, ma per niente sorprendente, vedere come viene esaltato il film dove una donna (Gucci) FA #UCCIDERE IL MARITO e la quantità di giustificazioni che, nel film e nelle presentazioni, vengono addotte per giustificare l’omicidio del marito dovuto a non aver saputo accettare il divorzio. E’ indicativo che il ruolo dell’assassina (che mai viene presentata tale) sia addirittura interpretato da Lady Gaga, simbolo di miliardi di ragazzine nel mondo. “Una lettera d’amore all’Italia e un messaggio di profondo rispetto per la vostra cultura”: così Lady Gaga vede ‘House of Gucci’, il film (dal libro di Sara #GAY Forden, un nome una garanzia) in cui interpreta P. Reggiani, che commissionò l’omicidio del marito Maurizio Gucci e che nonostante la condanna, è già in libertà dal 2013 ma nessuno si scandalizza per questo. Molti #castratipsichici dovrebbero chiedersi quante saranno le ragazzine e le donne che emuleranno il #maschicidio del film e nel farlo si sentiranno approvate dai loro idoli e quindi si sentiranno nel giusto? A guardare bene, è già ben diffuso il #pregiudizio nei confronti delle donne che scatenano la loro violenza verso gli uomini. Sono in molti a giustificare la #violenza femminile con il fatto che ci siano stati casi di uomini che hanno esercitato violenza verso #donne. Una specie di rappresaglia sociale: chiunque appartenga a quel genere (maschio bianco etero) è responsabile in solido come se fosse colpevole dei crimini e quindi meritevole di punizione. E’ lo stesso concetto che porta a giustificare ladri e criminali perchè si […]

Governo soros

Alla faccia della democrazia. Un #governo messo lì per il covid, non dovrebbe emanare #riforme strutturali (fatte frettolosamente e male) a forte impatto #sociale come il codice della strada (per non parlare delle #pensioni)? Durante uno stato d’#emergenza bisogna dedicarsi all’#emergenza e non c’è tempo per altre cose, altrimenti non è emergenza. Inoltre, più è grave l’emergenza e più NON SI HA LA LUCIDITÀ PER AFFRONTARE ALTRI ARGOMENTI che per questo motivo, dovrebbero essere rinviati.

democrazia in UE

La resistenza ai soprusi dell’oligarchia UE asssomiglia ad altre resistenze della storia, e dimostra la fiducia nel coraggio storico esercitato dagli ungheresi anche contro avversari schiaccianti. Come nel ’56, quando “fummo i primi a ribellarci all’ordine sovietico”. Illuminante l’identificazione dell’ingerenza UE verso la Polonia (sistema giudiziario) e l’Ungheria (imposizione dei”valori” LGBT) con “la dottrina Breznev”, detta anche della sovranità limitata. Nel 1968, il segretario del PCUS Leonid Breznev sancì, davanti alla dirigenza comunista polacca, che qualsiasi tentativo di cambiare l’ordine interno verso “il capitalismo” sarebbe stato visto come “preoccupazione non solo del paese interessato, ma di tutti gli altri paesi comunisti”. E, quindi, sarebbe arrivato “un aiuto fraterno” per impedirlo. Non è esattamente quello che l’oligarchia UE sta applicando contro Polonia e Ungheria? Non ha trasformato forse l’UE in zona a sovranità limitata? Gli ungheresi sanno riconoscere una dittatura, quando ne vedono una. Si noterà il beffardo alludere allo “zio George” (così si chiama lo Zio Sam in Ungheria): “Quando avrebbero dovuto venire in aiuto [nel 1956] non l’hanno fatto; ora sono qui senza essere stati invitati…”

Piccole donne crescono

Piccole #donne crescono…. Ormai in ogni donna italiana si trovano gocce di una mentalità infoiata dall’invidia del pene che, esaltata dal vittimismo indotto, culmina con il desiderio di castrazione di ogni maschio Qualcuno dovrebbe spiegare loro che la mentalità è una cosa e l’istinto è un’altra. La mentalità è proprio quel comportamento indotto o acquisito che le donne attuali rivendicano senza aver bene identificato quale sia. Cosa succederebbe se i maschi si presentassero a scuola con i loro membri coperti solo da minuscoli slip che lasciano intravedere tutto, analogamente a come si presentano le donne?? Non è forse #bullismo quello di voler imporre il proprio modo di pensare e di comportarsi, fregandosene di ciò che provoca negli altri. Anche nel caso delle ragazze cui è stato vietato il top a scuola, ci saranno i soliti maschi #castratipsichici che si schiereranno dalla parte delle donne nella speranza di ricevere consensi o vedere un paio di tette, e per questo sosterranno che la #libertà si misura in base ai centimetri di pelle scoperta. Le nuove generazioni non si presentano per niente bene. D’altra parte sono “ammaestrati” da personale scolastico per il 98% #femminile ed in gran parte #vittimista, convinte che il mondo debba girare nel senso in cui: le donne provocano a livelli sempre più altri e gli uomini devono resistere alle #provocazioni e se non resistono essere #castrati. A mano a mano che gli uomini imparano a resistere alle provocazioni, l’asticella viene alzata e vengono sdoganate provocazioni sempre più forti. Quanto […]

Stipendio in base alla valutazione

Aumenti di stipendio ai cocchi della #maestra che prendono sempre buoni voti….. Immaginiamo quante #minigonne in più si vedranno negli uffici pur di avere una #valutazione da aumento di stipendio. Ci sono voluti decenni per eliminare disparità di trattamento ed eccole che rientrano dalla finestra camuffate da #meritocrazia. GRAZIE ai DRAGHIZZATI, siamo arrivati a legalizzare il LECCHINAGGIO e premiarlo con aumenti di stipendio, indipendentemente dal lavoro che viene svolto ed i sindacati cosa fanno: BATTONO LE MANI !!!!! ALTRO CHE IL LAVORO A #COTTIMO !!!!! Se i #sindacati non indicono scioperi generali per questo per cosa sciopereranno? e poi dovrei spaventarmi se viene assaltata la sede della “GGL” ….. a saperlo prima …… Adesso che i dirigenti avranno in mano questo nuovo strumento per ottenere minigonne piu corte e servizietti extra, L’ANONIMATO DELLA VALUTAZIONE (ovviamente per motivi di privacy) assume un ruolo fondamentale per poter gestire a proprio piacimento gli aumenti di stipendio dei propri sottomessi. Nelle migliori delle ipotesi assisteremo a ricatti sessuali ma non è difficile immaginare che ci potrebbero addirittura essere “valutazioni vendute” per quattro soldi esattamente come accade per gli esami universitari. Non oso immaginare quanto la #MAFIA avrà la possibilità di radicarsi all’interno delle istituzioni grazie a provvedimenti che permettono di favorire sfacciatamente ed economicamente gli amici degli amici e possiamo già dire ADDIO alla neutralità dell’impiegato statale: Quello che conterà sarà solo fare contento il proprio valutatore in tutto e per tutto. A QUANDO LE FERIE SARANNO CONCESSE SOLO IN BASE ALLE VALUTAZIONI CAPO […]

Consumismo e salto generazionale

“Un anno prima di diventare papa, Benedetto XVI parlò di ‘odio di sé dell’Occidente strano e patologico’. È da questa frase che si dovrebbe partire per provare a comprendere la furia iconoclasta, l’odio verso i padri e la voglia di cancellazione della nostra Storia che si sono impadroniti delle società occidentali”. Tutto si spiega con una parola:#consumismo. Il consumismo non è solo quello delle merci ma – dopo anni e anni di martellamento mediatico incessante – è ormai diventato un modo di vivere, modo di pensare, di relazionarsi e di organizzare la propria vita. Fino ad arrivare ad odiare se stessi non solo se non si hanno le griffe alla moda ma anche se si pensa in maniera analoga a quella di anni fa o come i propri genitori. È il consumismo che ha esasperato il salto generazionale.

Los niños y el consumo
GRASSO

En América Latina hay más de 125 millones de niños que, desde el punto de vista del mercado revisten gran potencialidad de consumo. El mercado y la publicidad colocan al niño en un lugar pasivo, de aceptación de modelos de identidad y lenguaje, formas de valoración e intereses preconcebidos y muchas veces dañinos. El consumismo es la otra cara de la desnutrición y la falta de oportunidades que afecta a tantos niños y niñas de nuestra región. Entendemos al consumismo como la adquisición innecesaria de bienes materiales, u objetos superfluos, alentada por un deseo nunca del todo satisfecho, una búsqueda de status y prestigio dentro de un grupo social, una necesidad de pertenencia. En estas situaciones, el consumo parece producir una sensación de felicidad que rápidamente demuestra su fragilidad. Este modelo lo transmitimos los adultos a los niños muchas veces sin darnos cuenta. Creemos que los padres y docentes debemos estar advertidos de la importancia de reconocer este fenómeno con el fin de proponer a los niños una buena educación en el consumo, a través de un trabajo critico y constructivo al interior de las escuelas infantiles que sirva para enriquecer la formación de los niños y niñas con propuestas alternativas a las viabilizadas por los medios de comunicación. La infancia necesita de educadores que no cedan a la mercantilización de la cultura y que formen niños que no sean consumidores a-críticos, sino ciudadanos ricos en saberes y experiencias, capaces de pensar y elegir con libertad. Los adultos debemos estar atentos, […]

Insegnanti omosessuali

Nel bilanciamento degli interessi dovrebbero sempre prevalere quelli dei #bambini. https://www.corriere.it/cronache/21_novembre_02/cassazione-no-discriminazioni-contro-docenti-gay-scuole-cattoliche-6388bfee-3bfa-11ec-810f-3ba9878274ac.shtml Peccato, però che quando l’ossessione per l’#uguaglianza è più importante degli interessi dei bambini e della loro crescita, i risultati sono che anche la magistratura di piu alto livello (#cassazione) si esprime solo rilevando una #discriminazione senza minimamente esprimersi su quanto sia importante il ruolo che riveste l’insegnante in quanto riferimento dei giovani e senza esprimersi su quanto nell’educare i giovani l’esempio sia molto più importante di quello che si dice. Bisognerebbe che i #buonisti si chiedessero cosa accadrà se i bambini, scoperta la notizia riguardante l’insegnante, inizieranno a prendere in giro apertamente la prof magari a causa di brutti voti? O cosa succederà magari appariranno nelle classi delle scritte anonime del tipo “..zzo ..zzo è tutto un altro andazzo” frase ben nota nei cortei anni 70…. O se una bambina si sentisse molestata dagli #sguardi della #prof sia pur neutri? In questi casi si metterà tutta la classe in punizione come avviene negli stadi quando qualcuno offende certi giocatori. O si avvieranno indagini di polizia che porteranno a processi che dureranno ben più del corso di studi? Gli ossessionati lgbtxyz vorrebbero i bambini ai loro ordini ma dimenticano che hanno una capacità autonoma di pensare e giudicare. Se è vero, come è vero, che i preti e le monache a causa della mancanza di esperienza diretta non dovrebbero spiegare ai bambini la procreazione e l’accoppiamento, perché dovrebbero essere in grado di farlo i gay? Spiegare a bambini di […]

Aumenti di stipendio ai più bravi
il capo

https://www.pamagazine.it/per-gli-statali-aumenti-fino-a-1500-euro-in-caso-di-promozione-ecco-quanto-valgono-le-nuove-progressioni-di-carriera/#comment-337 GRAZIE ai DRAGHIZZATI, siamo arrivati a legalizzare il LECCHINAGGIO e premiarlo con aumenti di stipendio, indipendentemente dal lavoro che viene svolto ed i sindacati cosa fanno: BATTONO LE MANI !!!!! ALTRO CHE IL LAVORO A COTTIMO !!!!! Se i sindacati non indicono scioperi generali per questo per cosa sciopereranno? e poi dovrei spaventarmi se viene assaltata la sede della GGL ….. a saperlo prima …… Adesso che i dirigenti avranno in mano questo nuovo strumento per ottenere minigonne piu corte e servizietti extra, L’ANONIMATO DELLA VALUTAZIONE (ovviamente per motivi di privacy) assume un ruolo fondamentale per poter gestire a proprio piacimento gli aumenti di stipendio dei propri sottomessi. Nelle migliori delle ipotesi assisteremo a ricatti sessuali ma non è difficile immaginare che ci potrebbero addirittura essere “valutazioni vendute” per quattro soldi esattamente come accade per gli esami universitari. Non oso immaginare quanto la MAFIA avrà la possibilità di radicarsi all’interno delle istituzioni grazie a provvedimenti che permettono di favorire sfacciatamente ed economicamente gli amici degli amici e possiamo già dire ADDIO alla neutralità dell’impiegato statale: Quello che conterà sarà solo fare contento il proprio valutatore in tutto e per tutto. A QUANDO LE FERIE SARANNO CONCESSE SOLO IN BASE ALLE VALUTAZIONI CAPO UFFICIO??

Ciclo unico: se unico non è un ciclo.
iodagrande

Può la scuola ritenersi estranea da colpe se in italia è nei paesi occidentali ha assunto dimensioni considerevoli la credenza sul #terrapiattismo ed altre teorie totalmente infondate e contrarie all’evidenza? Certo non si può dire che simili idee vengono insegnate a scuola, ma è sufficiente ciò per ritenere la scuola esente da colpe? Su quale terreno attecchiscono certi semi e chi lo ha preparato? Forse dovremmo andare a ricercare all’interno di metodologie e tecniche d’insegnamento quelle falle o quegli atteggiamenti che ben predispongono i giovani del domani ad arrivare a conclusioni talmente distanti dalla realtà da demolire ogni progresso scientifico ed ogni scoperta ? Una delle maggiori possibilità di disorientamento riguarda l’uso delle parole. Se le parole non hanno significato univoco e generalizzato è facile che vi siano fraintendimenti ed associazioni di idee fuorvianti. Queswto è un meccanismo che il MARKETING ben conosce e lo utilizza per direzionare l’attenzione nella maniera voluta partendo da un’argomentazione del tutto differente.La scuola di oggi è OSSESSIONATA dall’accrescimento del vocabolario e tale ossessione è stata talmente esaltata che i bambini ed addirittura i loro professori ed i legislatori usano parole A SPROPOSITO ben lontane dal loro significato e tralasciando totalmente l’origine etimologica della parola e le sue radici. Fin dall’introduzione dei termini del tipo “non vedente”, “diversamente abile”, “collaboratrice domestica” e camuffamenti vari (ben utili a mettere a posto le coscienze) si sarebbe dovuto capire che la razionalità veniva sempre più lasciata da parte e si stava introducendo la rottura del legame tra parole […]

Viviamo in un epoca dove quello che non abbiamo riesce a rovinare quello che abbiamo.
dia conta el consumismo

Viviamo in un epoca dove quello che non abbiamo riesce a rovinare quello che abbiamo: Si chiama #consumismo.

Ma chi erano i frati?
medioevo

Nella nuova religione che stiamo inconsapevolmente vivendo in questa epoca (il consumismo), il ruolo che nel cristianesimo veniuva svolto da preti, frati, monaci , suore ecc. nella nuova religione viene svolto dalle donne, dagli omosessuali, dagli immigrati, da cani e gatti…. caste che si sono create recentemente e alle quali viene attribuito un velo di sacralità che li ammanta e li rende fruitori di maggiori diritti di quelli concessi alla gente comune sia di minori doveri . Il tutto avviene con giustificazioni pseudo razionali (in realtà del tutto illogiche ma ripetute in continuazione finchè non vengono assimilate e fatte proprie) del tutto analoghe alle giustificazioni – povertà, isolamento, preghiera – in base alle quali i frati godevano nei monasteri grazie a cibarie elemosinate dai credenti o autoprodotte. Vuoi vedere che i frati dei secoli scorsi in realtà erano omosessuali che sceglievano (o venivano) di vivere isolati in maniera da poter vivere soddisfacendosi sessualmente l’un l’altro, senza problemi di famiglia, producendo birra e vino, ma sopratutto non partecipando alle guerre. D’altra parte è riportato diffusamente il fatto che l’omosessualità era molto diffusa nelle comunità monastiche altomedioevali, anche se nessun traduttore dei testi del tempo sembra voglia individuare una coercizione o una forzatura nel destinare a conventi e monasteri chiunque avesse predilezione per il non-etero che invece veniva predicata dalla chiesa cattolica. Se andiamo a vedere bene la filosofia dell’”ora et labora” ha molti punti in comune con un certo buonismo attuale Nel Liber Gomorrhianus Pier Damiani denuncia la perversione delle relazioni […]

Stesso delitto stessa pena
stesso reato stessa pena

Se l’ergastolo è la pena per un uomo che uccide una donna ma per una donna che uccide un uomo la pena è solo di pochi anni, qualcosa in questa società è andato storto. Ma di grosso!!

PER COSA SONO DISPOSTI A MORIRE I GIOVANI?
squidgame

PER COSA SONO DISPOSTI A MORIRE I GIOVANI? Già da tempo, nelle società occidentali, nessuno è più disposto a morire per la religione o per la patria o per un ideale in generale. Eppure se andiamo a guardre bene dentro questo concetto che potrebbe essere considerato positivo, giungiamo a conclusioni che dovrebbero lasciarci pensare molto riguardo la vita ed il suo scopo consumistico e dell’apparire. Le sempre più numerose morti a seguito di tentativi di effettuare riprese spettacolari ed ottenere #like sui social, parlano chiaramente del desiderio di apparire. Ma se ad esso associamo il desiderio dei soldi – unico valore rimasto e tenuto in buona conservazione dal #consumismo – otteniamo come risultato #squidgame , l‘ultimo serial tv seguito da centinaia di milioni di persone e che esalta le vicende di 456 giocatori rinchiusi in un insolito edificio sorvegliato da individui armati con il volto coperto giocano a giochi per bambini. Chi perde viene ucciso, in maniere anche piuttosto violente e talvolta proprio di fronti agli altri giocatori. Una lotta per il gigantesco premio in denaro che riceverà l’ultimo sopravvissuto. Ed a guardare bene vi sono molti punti in comune con chi, nella speranza di vincere soldi, accetta di farsi rinchiudere per giorni e giorni sotto l’occhio continuo delle telecamere come un detenuto in regime di carcere duro. Molti temono per i bambini: la serie, infatti, gode di grande popolarità tra i giovani come un po’ tutti i moderni prodotti audiovisivi di questo genere. I bambini replicano nella vita reale […]

Privilegi canini
Mi fido di un cane

La crescita e l’emancipazione del proletariato sono dovute alla coscienza di classe. A quando la coscienza di razza? Dobbiamo forse limitare ai cani il prvilegio di essere impiegati e di vivere secondo quanto richiedono le diverse conformazioni fisiche e le conseguenti inclinazioni psicologiche? Solo i cani potranno vedere soddisfatti iloro istinti di caccia, di guardia o da compagnia? Perchè non mirare a creare un melting pot animale che cancellasse per sempre le razze spingendo e fomentando le riproduzioni tra razze differenti e possibilmente gli accoppiamenti omosessuali?

Elettrificazione di tutte le strade

Se pensiamo alla quantità di batterie esauste che con il totale rinnovamento del parco macchine, saranno sostituite arriviamo in Italia a pensare a circa 100 MILIONI di batterie da buttare ogni anno. Se misurano 50cm l’una, mettendole una dietro l’altra otterremo una fila di 50.000 kilometri. Se le batterie avranno uno spessore di 30 c, sovrapponendole una all’altra si otterrebbe una colonna alta 30.000 chilometri, ben piu alta della distanza dei satelliti che solitamente è intorno ai 2000 km. Ogni anno dovranno essere smaltite e ognianno dovranno essere prodotte con estrazione e trasporto di materiali per laloroproduizone. Visto che l’opera costituirebbe un’opera ciclopica ed eterna, non sarebbe meno ciclopica (e se non altro meno eterna) l’elettrificazione di tutte le strade in maniera che autobus pulmanne camion possano collegarsi ad una rete simile a quella dei filobus magari inserita nel guard rail che già percorre intereamente l’intera rete autostradale. Viaggiando sull’autostrada fra Reinfeld e Lübecca, in Germania, può accadere di fare strani incontri: Tir Scania con la cabina sormontata da pantografi, che prendono la corrente da una linea elettrica aerea, simile a quella dei treni o dei tram. Si tratta di un tratto di prova di una delle tecnologie testate dal consorzio europeo di industrie, centri di ricerca e università Fabric volto a testare sistemi diversi di elettrificazione del traffico stradale, aggirando così le limitazioni delle batterie: alti costi, scarsa autonomia e lunghi tempi di ricarica. Se il progetto tedesco-svedese del “camion-tram” può sembrare un po’ XIX secolo, gli altri due che vengono sviluppati in Fabric sono invece […]

Prostituzione intellettuale = giornalista
edward_bernays

Pennivendoli = coloro che scrivono ciò che gli altri gli dicono di scrivere. Coloro che scrivono quello che scrivono gli altri, che leggono altri pennivendoli e scrivono cocktail di articoli di altri, che ricevono quantità di dati e le elaborano per ripresentarle sotto altre forme, ma nessuno di loro è in grado di produrre dati, di avere una visione diversa e originale delle cose e del mondo. Difficilmente un giornalista ha visioni al di fuori dal gregge, non sarebbe il prostituto intellettuale che in realtà è.

la graduale introduzione di overton-19
manipolazione_mediatica

Due anni sintetizzati: – Qui non arriverà mai. – Ops è arrivata ma poca roba, non confondiamo morti “DA” con morti “CON”. Isoliamo, zona rossa siamo ok. – Disastro contagi a gogo fermi tutti lockdown. – Chiunque muore è colpa covid anche con tampone post-mortem – MORTALITA 2% diffusa quasi esclusivamente su over 80 con piu di 3 patologie – Protezione civile fa bollettino di guerra giornaliero. – Dottore: Abbiamo il plasma che riduce la mortalità dell’98%, approfondiamo la cosa! – istituzioni: Stai zitto abbiamo gia promesso 8 miliardi per lo sviluppo delle punture. Il plasma non serve, bandito! – Protezione civile dichiara di aver dato i numeri a caso calcolando più di una volta la stessa persona nel ciclo dei tamponi multipli. – Arrivata estate, liberi tutti andate e assembratevi. – Tornato inverno, eh ma che irresponsabili! Vi siete assembrati, chiudiamo tutto di nuovo. – Si parte con il V day. Al 60% di punture siamo immunizzati come il gregge di pecore. – Correte correte immunità a vita! – EUROPA dice a tutti gli stati membri: “nel rispetto dei trattati internazionali, nel rispetto delle costituzioni dei vari paesi, del trattato di Norimberga, della legge sui diritti dei cittadini, e un’altra dozzina di leggi e documenti internazionali e nazionali. NON SI FACCIA PRESSIONE POLITICA, PSICHICA, DISCRIMINATORIA NEI CONFRONTI DI UNA SOLUZIONE EMERGENZIALE CHE NON PUO ESSERE RESA OBBLIGATORIA. CHIUNQUE è LIBERO DI DECIDERE SENZA SUBIRE CONSEGUENZE DISCRIMINATORIE IN MERITO ALLA SUA SCELTA PERSONALE CHE DEVE ESSERE PROTETTA DALLA PRIVACY DELL’INDIVIDUO” – […]

Invidia del pene a livello sociale

Le influenze sulla personalità determinate dal sesso sono numerosissime e in gran parte, ma non in toto, direzionate dall’ipofisi che, per grandi linee, dirige l’orchestra delle ghiandole e della loro secrezione di ormoni. Le influenze sulla personalità possono riguardare il vestirsi da maschio da femmina, ma vi sono anche comportamenti legati alla soddisfazione e all’astensione, alla riproduzione, alla maturità, alla vecchiaia. I livelli di diversi ormoni influenzano la personalità ed il carattere in maniera sia momentanea sia duratura. Si pensi ad esempio al diverso approccio sessuale tenuto dalle donne nei millenni fin quando non si è arrivati a conoscere con certezza la modalità di rimanere incinta e pensi quanto questo possa influire su diversi comportamenti e personalità maschili e femminili dalla preistoria fino agli anni 60 Il retaggio culturale c’entra poco ma c’entra anche se la società tende a negare – secondo un principio derivante dalla chiesa che associa ogni cosa legata al sesso come peccato –  e solo da alcuni anni si tende a negare ad esempio che una donna nel corso dei suoi 28 giorni risponda in maniera diversa a situazioni uguali dal punto di vista dei rapporti interpersonali, dell’irascibilita, ecc. L’ipofisi mette in atto comportamenti di paura , più frequente l’attacco nei maschi e la fuga nelle donne ed anche questo si riflette sulla sia personalita direttamente che indirettamente. E’ evidente che rinnegare l’evidenza scientifica e misurabile in laboratorio, del flutuare dei livelli ormonali femminili sia tabù legato alla religione e alla volonta della donna di essere simili ai maschi, come […]

Terrapiattisti sessuali
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 #terrapiattistisessuali Coloro che pretendono siano adottate leggi per imporre una nuova realtà basata sulla convinzione che “il sesso non è quello #biologico ma quello che ognuno si sente di essere”, dovrebbero rendersi conto di quanto questa loro teoria poggia le sue fondamenta sul #sessismo e sulle #differenze tra sessi? E’ implicito in tale concetto, infatti, che vi sia una differenza tra sentirsi #uomo e sentirsi #donna, ed a questo punto la domanda nasce spontanea: come si sentono le donne? come si sentono gli uomini? E’ possibile stabilire a quale sesso ci si sente di appartenere senza ricorrere a stereotipi come “fare la calzetta” o “lavare la macchina”? Risulterebbe, inoltre, abbastanza difficile spiegare come tale concetto sia compatibile con le teorie di altri cultori del “nuovo ad ogni costo” cui appartengono anche coloro che vorrebbero la totale eliminazione del maschile e del femminile anche dalla grammatica ed un mondo completamente #asessuato? Appare evidente ormai che l’errore della #democrazia sta nel dare lo stesso valore al voto di chiunque, anche al voto di persone che solo 50 anni fa sarebbero state rinchiuse in #manicomio perché con evidenti problemi di percezione della realtà e di accettazione del proprio sè, rinnegando la realtà, la storia, le scienze, la biologia. Sembra proprio che aver chiuso i manicomi a distanza di tempo si sia rivelato un enorme sbaglio che corre il rischio di mettere in pericolo l’intera umanità esattamente come l’inquinamento. Secondo i NEO #PSICOLOGI (quasi tutti #arcobalenati e laureati in 3 anni), per poter #diagnosticare […]

Lavoro minorile
I bravi genitori non preparano il cammino per i loro figli

La contraddizione principale della #sinistra attuale è dovuta alla inquinante convivenza tra comunismo/socialismo e femminismo/maternalismo. Da una parte, il #proletariato ha innalzato al massimo il valore ed il rispetto del lavoro umano e dei lavoratori. Al tempo stesso si è tenuto sempre più lontano il lavoro dai ragazzi e dai bambini come fosse il peggiore di tutti i mali, allontanando il più possibile l’ingresso nel mondo del lavoro grazie a scuse varie, prima fra tutti lo studio (nell’ottica di non andare a lavorare sporcandosi le mani). Se il lavoro è la cosa più importante, PERCHE DEMONIZZARLO fino a VIETARLO mettendolo così alla pari del rubare o del picchiare? Siamo sicuri che così facendo si proteggono i giovani? A qualcuno sarà capitato di vedere in televisione interviste a ragazzi che lavorano con le facce squadrettate come se fossero criminali. Siamo sicuri di aver capito che sono sfruttati e non sfruttatori? A questa situazione si è giunti grazie al protezionismo materno, particolarmente esaltato in Italia, ed all’ingresso massiccio nel mondo del lavoro della donna. Giammai le donne di oggi vorrebbero vedere 14enni in fabbrica mentre loro stanno a casa ed accudiscono i lavoratori del domani. Eppure la generazione che ha iniziato a lavorare molto presto – a volte anche prima dei 14 anni – non sembra essere cresciuta così male ed erano (e sono) proprio loro ad esaltare il valore del lavoro. C’è da chiedersi: quali saranno i #valori che verranno portati avanti dalle generazioni cresciute con la paghetta dei genitori e […]

Olimpiadi maschiliste

L’OLIMPIADE #MASCHILISTA E #SOVRANISTA DURERÀ ANCORA POCO: non ci si oppone al sorosismo.   Forse questa sarà l’ultima edizione o al massimo ce ne saranno ancora 1 o 2 per diversi motivi:   1) Sono lì a ricordare in continuazione la superiorità maschile rispetto a quella femminile anche nelle specialità dove il fisico non conta, come tiro con l’arco o equitazione. 2) Sono lì a ricordare il sovranismo nazionale e suonare orgogliosamente inni di stati che si vorrebbero cancellare. 3) Sono lì a dimostrare che il fisico di un eritreo è diverso da quello di uno di colore o da quello di un cinese e nelle varie specialità è importante l’etnia (in pratica la r.) a cui si appartiene. 5) Non sono rappresentati gli lgbtxyz provocando in essi una forte frustrazione per non poter partecipare alle competizioni a cui vorrebbero loro in base a come si sentono quel giorno.   Alla luce di tutto questo, c’è da chiedersi perché i globalisti , melting pottisti, femministi, lgbtxyz stiano a guardare il trionfo del maschilismo e della sovranità nazionale invece di andare a manifestare e boicottare……