Femminizzazione della società
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“Il consumismo raggiunge il suo fine inculcando nell’uomo le più inutili necessità, ma per far ciò usa un mezzo sproporzionato allo scopo: la donna.”   La deriva della società è favorita dalla mancanza di un elemento di stabilità: la chiesa che inspiegabilmente non si schiera e non fa sentire il suo potere. A questa mancanza di sono aggiunte le donne che hanno avuto un grande ruolo in questa battaglia contro loro stesse della quale non si rendono conto. Stiamo diventando dei TALEBANI AL CONTRARIO. Dovremmo rivalutare i popoli arabi per il ruolo che attribuiscono nella società alla religione e alle donne. Chi ha il coraggio (e la libertà) di dire che l’evoluzione umana si è sviluppata per millenni lasciando la donna ad occuparsi di ciò per cui la natura l’ha creata e l’uomo a difenderla e trovare da vivere? Solo recentemente le donne hanno avuto voce in società ed i risultati stanno iniziando a farsi vedere, nel pieno rispetto di quella che FREUD definiva L’invidia del pene, una teoria troppo presto messa da parte e che invece è salita da un livello individuale ad un livello sociale. È l’invidia del pene a fomentare il dilagante vittimismo femminista. Quel femminismo che attraverso l’omosessualità intende abbattere il maschio sia colpevolizzandolo a prescindere sia tutelando tutte le categorie NON-MASCHI. Il germe dell’invidia del pene è stato inculcato sapientemente nelle mamme italiane che sono passate velocemente dalla moda unisex degli anni 70 all’identità unisex di oggi, grazie a graduali campagne mediatiche attivate solo per […]

HANNO AMMAZZATO IL RE
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Non ricordo alcun FILM o libro o canzone che ne parli. A pensarci bene anche a scuola non se ne è mai parlato molto e andando a cercare sui libri delle superiori il fatto è appena accennato. Sembrerebbe proprio una censura messa in atto forse per non creare emulatori di #Bresci . Sta di fatto che i libri di storia parlano pochissimo dell’anarchico di Prato che ha sparato ed ucciso RE UMBERTO I a Monza nel 1900. In Italia il 99% delle persone ritiene che la monarchia sia una cosa medievale. E se si fa loro notare che IN #EUROPA paesi come Gran Bretagna, Spagna, Olanda, Belgio, Danimarca, Svezia….. sono monarchie, la risposta generalmente e’ del tipo: “Ma quelle non sono monarchie cattive”. Ecco, questo dovrebbe farci capire come manipolando opportunamente la scuola e le arti sia possibile creare nelle generazioni delle credenze radicate quasi in maniera assoluta. Purtroppo, in questo caso, per sradicare il concetto di monarchia si e’ dovuto oscurare anche il gesto dell’anarchico di Prato. Il prezzo da pagare per sradicare un concetto: non bisogna parlarne. Ci sarebbe invece da chiedersi: se in #UE si facesse un referendum tra MONARCHIA E REPUBBLICA chi vincerebbe? siamo sicuri che nessuno vorrebbe un RE D’EUROPA? https://it.m.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Bresci

Odiavo Craxi e Andreotti
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E pensare che odiavo #Craxi anche più di #Andreotti. Mai avrei pensato che quelli che ne avrebbero preso il posto sarebbero stati molto peggio di lui “Sono oggi evidentissime le influenze determinanti di alcune lobbies economiche e finanziarie e di gruppi di potere oligarchici. A ciò si aggiunga la presenza sempre più pressante della finanza internazionale, il pericolo della svendita del patrimonio pubblico, mentre peraltro continua la quotidiana, demagogica esaltazione della privatizzazione. La privatizzazione è presentata come una sorta di liberazione dal male, come un passaggio da una sfera infernale ad una sfera paradisiaca. Una falsità che i fatti si sono già incaricati di illustrare, mettendo in luce il contrasto che talvolta si apre non solo con gli interessi del mondo del lavoro ma anche con i più generali interessi della collettività nazionale. La ‘globalizzazione’ non viene affrontata dall’Italia con la forza, la consapevolezza, l’autorità di una vera e grande nazione, ma piuttosto viene subita in forma subalterna in un contesto di cui è sempre più difficile intravedere un avvenire, che non sia quello di un degrado continuo, di un impoverimento della società, di una sostanziale perdita di indipendenza”. Bettino Craxi

Uomini come cagne
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UOMINI COME CAGNE Non serve certo uno psicologo per rendersi conto di come le menti di questi sedicenti artisti individuano e auspicano l’evoluzione umana tendente verso una maggior somiglianza anche fisica con le bestie ed ai cani in particolare. Sono poster stradali della campagna propagandistica emiliana finanziata da associazioni avverse agli #eterosessuali e che sfogano la loro ossessione ritraendo il loro ideale di donna nel quale mettono in evidenza le sei mammelle disposte su due file tipiche delle cagne o le gatte. È facile riscontrare in queste persone lo stesso odio per la specie umana presente nelle persone che prediligono le bestie agli esseri umani. Probabilmente la loro ‘ossessione ha radici psicologiche comune anche se sfociano in comportamenti direzionati diversamente.È raro trovare nelle persone che vivono con un cane, un modello evolutivo umano che si discosti sempre più dagli animali. Molto più diffuso fra i canari il concetto che i cani siano migliori delle persone ed è verosimile che la loro idea di evoluzione veda l’uomo sempre più “incrociato” con gli esseri che loro amano più delle persone. È facile quindi, immaginando la loro tendenza ad assomigliare ai cani, immedesimarsi e trovare piacevole quella figura artistica che rende concreta la loro idea di evoluzione umana passante per l’incrocio con i cani. In molti altri paesi al mondo questa viene considerata una malattia mentale.Non è casuale che in questa epoca si stia diffondendo in maniera senza precedenti la convivenza con i cani ed allo stesso tempo e nelle stesse società si […]

imposizioni
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Bisognerebbe finirla con imposizioni dall’alto che la popolazione non condivide e che modificano profondamente e forse irreversibilmente la struttura sociale.in breve tempo. Scelte ammantate di fondamenti scientifici che in realtà non esistono e che mirano a creare nuove razze denominate LGBT utilizzando gli stessi metodi di propaganda infantile già utilizzata da nazisti e fascisti con i figli della lupa ed i balilla. Pensare di utilizzare la scuola per.modellare a proprio piacimento le generazioni future è tipico delle dittature più infami e generalmente è fatto a fin di bene (in quello che in realtà è un ragionamento perverso) Bisognerebbe finirla con l’ impunibilità delle PROVOCAZIONI e la condanna solo di chi reagisce. l’Italia è diventata una società dove tutti si dilettano a provocare ben sapendo di essere intoccabili. Soprattutto le categorie protette come gay e simili possono permettersi di tutto e spesso adottano provocazioni esasperate per subire reazioni ed essere quindi innalzati a martiri perseguitati per il loro prenderlo in quel posto. È la stessa tecnica usata dagli israeliani per sterminare tutti coloro gli sono vicini ed espandersi gradualmente. Il vittimismo esasperato e onnipresente è la nuova tecnica per presa sulle menti facilmente manipolabili di persone indotte al buonismo ed incapaci di ragionare nel lungo periodo. Succede anche con le donne che grazie a campagne mediatiche hanno ottenuto quote rosa addirittura nei consigli di amministrazione di società, senza alcun merito se non quello di essere donne. La nuova lotta di classe non sarà tra destra e sinistra ma TRA CHI È […]

parasubliminali
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Nuovi software faranno scomparire gli spot come siamo abituati a vederli trasformandoli in messaggi para-subliminali La prospetteranno come una cosa buona perché elimina le interruzioni pubblicitarie o forse non la prospetteranno affatto, mettendola in atto direttamente e modificando le abitudini delle persone che guardano film. Forse qualcuno capirà che anche i film manipolano le idee delle persone ma molti saranno contenti e forse prediligeranno TV con questo sistema che non rende consapevoli degli spot che arrivano direttamente nella mente degli spettatori. Quelle persone sono quelle che si ritengono inattaccabili dalla pubblicità e sottovalutano totalmente la forza profonda e durevole nel tempo di concentrati tecnopsicologici pagati milioni di euro dagli industriali. È una vera e propria religione che non promette il paradiso dopo la morte, bensì prima ed il cui inno è: vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo. In altre parole non costruire niente, non piantare alberi, non fare figli, non studiare…. Pensa solo a mangiare e divertirti. Bella filosofia del caxxo. Vivere come una gallina a cui fanno da mangiare e domani le tireranno il collo per mangiarla. http://www.futurix.it/…/nel-futuro-delladvertising-la-fine  

Immigrati viziati
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Stiamo correndo il rischio di creare una casta di immigrati viziati. Questo avverrà se per il trattamento adottato nei confronti dei migranti ci si affiderà alla stessa filosofia ed agli stessi metodi cui ha attinto la pedagogia degli ultimi decenni messa in atto attraverso le scuole e destinata ai bambini. Filosofie e metodi che hanno portato come risultato le generazioni di bamboccioni che ci troviamo davanti ai nostri occhi, utili solo a consumare sempre di più e sempre con maggior INSODDISFAZIONE.   Già in passato ci sono stati “sconfinamenti” in altri settori, dei principi filosofici (non scientifici) applicati integralmente senza alcuna contestualizzazione. Basta guardarsi intorno per capire come gli animalisti abbiano adottato gli stessi principi che hanno portato – senza che gli animalisti stessi se ne accorgano – a snaturare i #cani da caccia, da slitta o levrieri obbligati a vivere nelle città o in minuscoli appartamenti. Metodi che si ammantano di bei pensieri come libertà, sviluppo, creatività, miglioramento….. In realtà mirano solo alla creazione di CONSUMATORI o al massimo di lavoratori a basso costo per produrre a costi bassi ed aumentare i profitti degli imprenditori.   Il capolavoro dei capitalisti è stato quello di aver esasperato l’importanza del lavoro molto più di quanto ne chiedevano i lavoratori. Il risultato nel lungo periodo è stato che il proletariato riveste meno importanza degli imprenditori, grazie al fatto che questi ultimi forniscono lavoro. Anche l’attuale sinistra grazie a continuai annacquamenti ben orchestrati, è concorde nel ritenere banche e imprese prioritari rispetto ai […]

La societa dei consumi e’ il vero fascismo
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Pasolini non usa mezzi termini: «lo credo profondamente, che il vero fascismo sia quello che i sociologi hanno troppo bonariamente chiamato “la società dei consumi”. Una definizione che sembra innocua, puramente indicativa. Ed invece no. Se uno osserva bene la realtà, e soprattutto se uno sa leggere intorno negli oggetti, nel paesaggio, nell’urbanistica e, soprattutto, negli uomini, vede che i risultati di questa spensierata società dei consumi sono i risultati di una dittatura, di un vero e proprio fascismo».

Cronaca di una catastrofe annunciata

Secondo il New York Times, l’Italia è diventata il simbolo internazionale di ciò che un Paese non deve fare per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: “L’esperienza del Paese mostra che i passaggi per isolare il Coronavirus e limitare i movimenti delle persone devono essere attivati in anticipo, con assoluta chiarezza, quindi rigorosamente applicati”. Mentre fabbriche cinesi che lavorano 24h per costruire ventilatori per l’Italia, mentre la Germania chiude il confine con gli europei (ma i migranti sono ancora ammessi), l’oro si sta vendendo come carta igienica… la domanda che si pone l’avvocato penalista Guido Magnisi è una sola: “Perché non si è dato il massimo risalto ad uno stato di emergenza che sin dal 31 gennaio non solo era previsto, e riconosciuto a livello internazionale, ma era già stato dichiarato? E per una durata di sei mesi? Non so se solo il sonno della ragione genera mostri: certamente mostri reali sono generati da comandanti incerti, insicuri, titubanti. E non occorreva neppure la dittatura cinese, bastava la legge varata nel nome del Popolo italiano due mesi or sono: questo avrebbe permesso non un affannoso inseguire misure draconiane sempre più dure e drammatiche, ma il graduale ritorno alla normalità partendo dalla base di una già riconosciuta e riconoscibile calamità nazionale e internazionale”. Orbene in tempi di menzogna universale, il re è nudo, e solo un lattante potrà individuarne gli abiti sontuosi. L’avvocato infatti ricorda come alle pagine 7/8 della Gazzetta Ufficiale dell’1 febbraio 2020, veniva deliberato per ultimo, dopo numerosi decreti afferenti altre problematiche di rilievo opinabile, per ultimo e in tutto il […]

Il virus siamo noi

Emissioni ridotte praticamente a zero e aria pulita; Immondizia ridotta ai minimi termini; Tranne le mani, ci si lava pochissimo e si usano pochi detersivi; Questo virus sarà pure dannoso per l’umanità MA FARA UN GRAN BENE ALLA NATURA e allintero pianeta. VUOI VEDERE CHE È UN ANTICORPO DEL PIANETA? E come anticorpo attacca gli organismi pericolosi per il pianeta, cioè gli uomini. IL VIRUS SIAMO NOI !! #andrabenemanonpertutti ======= Er poeta der Tufello LA MEDICINA PER IL CREATO A sto virus nun je ne frega gnente che sia pericoloso pe la gente ma forse nun è proprio quel che appare perché sta situazione fa pensare. L’evoluzione umana ultimamente ha fatto un cambiamento allucinante ha sconquassato tutto impunemente e ancora de schifezze ne fa tante. E mo, visto che l’omo s’è arestato, l’aria è pulita, nun c’è più monnezza, er buco dell’ozono s’è fermato. Quanta importanza damo a ‘na carezza! E se ‘r Creatore l’avesse presa male e pe fermà le lacrime der pianto j’abbia trovato ‘a cura quarche santo e fosse n’antibiotico speciale?

Niente sara come prima

NIENTE SARÀ COME PRIMA, per molto tempo.   Non sapendo ancora cosa succederà nel mondo (ma nemmeno in Italia) BRUCIARE MILIARDI DI EURO in investimenti per cercare di tenere l’economia in piedi si rivelerà quasi certamente inutile, perché la realtà che verrà non mai stata cosi difficilmente prevedibile.   Questo è il momento di attingere alle riserve. Questo e il momento di attendere e vedere come giocano gli altri giocatori e regolarsi di conseguenza.   Questo potrebbe essere il momento di crocifiggere definitivamente il sistema della crescita perpetua e rimettere il consumismo al suo posto: nella tazza del cesso.   In questo momento chi – singolo o società – imparerà a convivere con minori consumi avrà un vantaggio in termini di salute ed economici.   I politici che chiedono di sforare il PIL non si rendono conto che già è stato sforato, dato che la produzione industriale è crollata (e di conseguenza il PIL) mentre il debito è rimasto uguale, se non aumentato. Ecco quindi che il rapporto debito/PIL subirà un incremento ben maggiore dei decimali di cui parla Gentiloni.   Ed allora che senso può avere bruciare miliardi per continuare ad inseguire la crescita perpetua? e’ non solo INUTILE ma addirittura dannoso. È un accanimento terapeutico verso un sistema economico che meriterebbe l’eutanasia. È il momento di salutare il malato terminale e fargli le ultime amorevoli cure per alleviargli gli ultimi giorni ma evitando costosi investimenti a lunga scadenza, cosi con me si evita di prenotare le vacanze ad […]

Diranno quanto siamo stati bravi

Vedrai…. DIRANNO: QUANTO SIAMO STATI BRAVI!!!   All’inizio della notizia ufficiale del contagio in Cina gli organi ufficiali di stampa e governo italiani ci dissero che era poco più di un raffreddore. #restiamoumani   Poco dopo corressero il tiro e dissero che era come un’influenza, che può avere per chi la contrae conseguenze peggiori di un raffreddore. Del resto è tipico di certi virus trasformarsi e presentarsi sotto aspetti diversi in breve tempo, per cui fin lì in teoria tutto bene. #restiamoumani   Poi dissero che colpiva solo anziani – le prime vittime in Cina erano identificate come ottantenni con fisici indeboliti dalle privazioni dell’occupazione Giapponese durante la Seconda Guerra mondiale. #restiamoumani   Poi ci dissero che il governo aveva messo in atto il sistema di misure di controllo e prevenzione migliore d’Europa #restiamoumani   Poi dal 21 Febbraio le cose entrarono nella pratica quando venne ufficializzato che esisteva un focolaio a Codogno, e ci informarono di aver adottato misure straordinarie per circoscriverlo, e che non vi era niente di cui preoccuparsi. #restiamoumani   Poi hanno chiuso scuole per una settimana, diventate 2 e prima della fine della seconda settimana il periodo è diventato di un mese, segno che le cose andavano un po’ meno bene di come si aspettavano. #restiamoumani   Poi dopo nemmeno 2 settimane dal contagio dissero che per fronteggiare l’emergenza l’Italia aveva bisogno di migliaia di medici, infermieri, mascherine, letti e unità di terapia intensiva che non aveva. #restiamoumani   Ora l’Italia, col suo sistema migliore […]

Diritti umani e imperialismo

A chi parla di diritti umani riferendosi ai migranti bisognerebbe ricordare che la terribile situazione attuale è una tragica conseguenza delle guerre a Gheddafi e ad Assad mosse NEL NOME DEI DIRITTI UMANI. I diritti umani sono il miglior travestimento dell #imperialismo   La parola #DIRITTIUMANI viene USAta per accalappiare tutti coloro che per farsi un’idea hanno bisogno di “etichette”, gli incapaci di ragionare che hanno bisogno di sapere da che parte stare, chi vuole sentirsi buono e per questo superiore agli altri….   I 200.000 profughi che stanno entrando in Europa attraverso le frontiere con la Grecia e la Bulgaria sono per lo più siriani, afghani, e iracheni. Chi non ricorda le guerre “umanitarie” occidentali? Quelle fatte per esportare democrazia e diritti umani? Eccole le conseguenze! Profughi, civili ammazzati e immigrazione di massa in Europa dove a causa di questo cresce razzismo e xenofobia.   https://www.maurizioblondet.it/sulla-grecia-la-sinistra-ha-un-disturbo-oculistico-lo-stesso-di-soros/

LAVORERAI PER GLI STRANIERI
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L’espressione: “gli investitori stranieri creano posti di lavoro” potrebbe essere tradotta con “LAVORERAI PER GLI STRANIERI” e sottintendere che il profitto se lo porteranno a casa loro. Dovremmo assolutamente imparare che l’attrazione di investimenti esteri serve solo a far colonizzare economicamente un paese. Inb questo risiko giocato con le banche e non con i carri armati, le forze economiche multinazionali hanno creato delle forze “antisovraniste” utilizzando persone facilmente persuadibile. Eppure basterebbe guardare la Grecia e come viene spolpata dagli “europeisti” …… https://www.money.it/La-Grecia-e-davvero-uscita-dalla-Crisi

30 anni fa gli USA invadono Panama

La Democrazia della forza Alla fine del 1989, 30 anni fa, cominciò l’invasione statunitense di Panama. Secondo gli esperti, nel corso di quel conflitto gli americani giustificarono per la prima volta la loro aggressione con il desiderio di “ripristinare la democrazia”. Non serve un genio per capire che il vero scopo dell’operazione fu quello di stabilire un regime fedele a Washington in un paese che permette – grazie al canale di Panama –  il collegamento navale tra l’est e l’ovest degli Stati Uniti ma anche il collegamento navale della Cina, della Corea, del Giappone con l’Europa, il nord africa ed addirittura con alcuni paesi produttori di petrolio che si affacciano sul mediterraneo. Gli Stati Uniti non potevano permettere che questo Stato uscisse dalla loro sfera di influenza, perché un’arteria di trasporto strategicamente importante: il Canale di Panama. Il 20 dicembre 1989 le forze armate statunitensi iniziarono un’invasione di Panama su larga scala. Formalmente, Washington giustificò il suo attacco con la necessità di proteggere i cittadini americani che si trovavano nell’area del Canale di Panama, nonché con l’intento di “ripristinare la democrazia“. La solita scusa, in realtà gli Stati Uniti miravano a stabilire un regime panamense leale a Washington e a creare una via privilegiata per una potenziale invasione di altri Stati latinoamericani. A distanza di trent’anni dalla sanguinosa invasione statunitense, il neo-presidente Laurentino Cortizo ha dichiarato il 20 dicembre giorno di lutto nazionale “per onorare tutti gli innocenti che persero la vita e difesero l’integrità del nostro territorio”. Ė la […]

Potranno salvarci solo musulmani o cinesi
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Il progresso scientifico e la rivincita del neoliberismo sugli stati sociali hanno aperto a nuovi rapporti fra soggetti umani e non umani. Il dramma dell’umanità è che gli spazi istituzionali sono stati pervasi da “enti non umani“, sempre più potenti, che li hanno colonizzati, alterandone il rapporto con gli umani, deviandoli verso i propri fini e snaturando la Politica e le democrazie. In pochi decenni siamo precipitati da cittadini coesi e consapevoli, a sudditi egoisti, a meri consumatori astiosi, senza una luce a cui mirare. I mercanti del denaro dettano ai popoli i percorsi esclusivamente in nome dei profitti, incuranti di seminare morte e miseria. La massoneria finanziaria americana, la stessa che finanziò le armi di Hitler e le distrusse, ha destabilizzato il Medio Oriente, i Paesi Arabi, il continente africano, colonizzato politicamente e finanziariamente l’Unione Europea, svuotate le sue Costituzioni. Per meglio dominare l’Europa, ha creato la guerra civile in Ucraina e annullato le politiche d ’integrazione con il mercato russo, ridotto alla fame la Grecia, detenendone il debito pubblico. In nome di un anelito di pace e prosperità per tutti gli europei, ha sottomesso l’Italia, snaturato la nostra Costituzione, sottratto al popolo la sua sovranità monetaria e il diritto di votare i propri governi, inchiodato il principio lavoristico, l’ascensore sociale dei lavoratori, con un mortifero principio di stabilità, asfissiato la nostra economia, svenduto l’industria di Stato, venduta alla concorrenza estera la grande industria privata, immobilizzato le PMI, distrutta la fiducia. Nominando essa stessa i nostri governi, sta usando […]

Nazione e istituzioni

Una nazione è le sue istituzioni. Se queste istituzioni sono invase e non esistono più, anche la nazione cessa di esistere. Le istituzioni vanno dal governo all’istruzione, sviluppo agricolo ed economico, gestione delle risorse naturali, infrastrutture energetiche, dei trasporti e della sicurezza. A questo si pensa nel concetto di moderno Stato-nazione. Contrariamente alla credenza popolare, invasione ed occupazione di una particolare nazione non è una mera azione militare. Inoltre, per necessità, comporta distruzione, occupazione o sostituzione delle istituzioni menzionate. L’esempio più estremo fu l’invasione dell’Iraq, dove le istituzioni irachene furono da cima a fondo completamente distrutte, sostituite o occupate dall’Autorità Provvisoria della Coalizione (CPA). La CPA era guidata dallo statunitense Paul Bremer che, lungi dall’essere un militare, proveniva dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti e aveva in passato diretto organi d’amministrazione finanziaria. La CPA si assunse la responsabilità di tutti gli aspetti della vita in Iraq, dalla privatizzazione dell’economia alla “ricostruzione”, riorganizzando la nazione socialmente, politicamente ed economicamente. Lo spettatore medio si ricorderà lo “shock and awe” del presidente degli Stati Uniti George Bush e le battaglie più note dell’invasione e successiva occupazione. Quello che raramente ricorda è il dominio onnicomprensivo degli Stati Uniti della nazione attraverso una CPA meramente sostenuta dai militari degli Stati Uniti. Eppure, nonostante la natura relativamente noiosa del lavoro della CPA rispetto alle operazioni di sicurezza delle forze statunitensi, la CPA essenzialmente “occupò” e infine conquistò l’Iraq. #imperialismo http://www.ilnodogordiano.it/?p=13869

gheddafi il nostro miglior nemico

Una ricostruzione da brividi che fa pensare come ogni paese potrebbe fare la fine della Libia, solo perche contrario al potere delle nazioni unite. C’è da dire che da quando trump è al potere le guerre USA sono diminuite se non azzerate. #imperialismo https://www.la7.it/atlantide/rivedila7/atlantide-con-andrea-purgatori-gheddafi-il-nostro-miglior-nemico-01-07-2019-275883

Prestiti senza interessi
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PRESTITI SENZA INTERESSI – Può esistere una finanza senza interessi? Si esiste. Molti non sono a conoscenza del fatto che gli interessi sui prestiti erano vietati anche per i cristiani fino al 1500. Fino a quel momento erano relegati agli impuri che per questo vivevano nel ghetto. Successivamente, i prestiti ad interesse  divennero “tollerati” e piano piano nel corso dei secoli si sono impadroniti non solo del potere, ma sono diventati l’unica forma di economia conosciuta nel mondo, grazie al fatto di essersi impadroniti delle università che diffondono unicamente il metodo bancario occidentale al punto che anche i grandi esperti IGNORANO l’esistenza della finanza islamica, una finanza etica dove le banche non danno e non chiedono interessi che aumentano giorno dopo giorno [per saperne di più finanzaislamica.altervista.org] Anche se viene fatta passare per antidiluviana e vetusta la finanza islamica ancora oggi prolifera senza interessi ma nessuno ne parla e tutti trovano inspiegabile che le banche funzionino cosi. Chi prova a parlarne riceve solo il noto pregiudizio verso i musulmani. Possibile che nessuno si interessa a studiare il perche’ la finanza islamica non ha le crisi cicliche tipiche della finanza cosiddetta occidentale? Perche’ continuano a spaventarci sol debito pubblico? IL debito di per se NON E’ UN PROBLEMA se non fosse che produce interessi. L’errore alla base del sistema occidentale è che al momento di coniare/emettere moneta (chiunque la coni ed anche se viene emessa attraverso titoli di Stato) dal minuto successivo all’emissione questa inizia a produrre interessi, sia che si […]

Come gli algoritmi influenzano il nostro voto
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Forse non lo sappiamo, o meglio, non lo sapevamo. Ma per tracciare la nostra identità politica bastano i clic istintivi che lasciamo ogni giorno su Facebook: i like, i «mi piace» disseminati senza troppa attenzione sui contenuti che rinveniamo sulle nostre bacheche online. I famosi dati “rubati” a Facebook da Global source research (Gsr) e ceduti a Cambridge Analytica (SCL Group) servono esattamente a questo: profilare gruppi di utenti secondo tratti caratteriali, a propria volta rivelatori di attitudini politiche. L’utente può essere inquadrato e bersagliato con contenuti vicini alla propria sensibilità,

Resilienza
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Attraverso l’accumulo di ricchezze, impensabili nel quadro della vecchia lotta di classe e con gli strumenti tecnologici di cui mantiene il monopolio, viene assicurata una concentrazione di potere senza precedenti nella storia della vita su questo pianeta. Quello che abbiamo di fronte sono anni di austerità, con un declino drammatico nei livelli di vita dappertutto. Una volta che diventi chiaro che questa crisi non andrà via dopo un breve periodo di austerità, una volta che diventi chiaro che questo sistema non offre nessun futuro, allora l’unica strada sarà verso un rovesciamento rivoluzionario dell’intero sistema. Questo è dove sta portando la situazione attuale.” La resilienza delle idee di Karl Marx

“Repubblica” in declino? Però ha vinto: ha spento la sinistra

Volano stracci tra Eugenio Scalfari e Carlo De Benedetti, che forse vorrebbe liberarsi del giornale-partito nato nel 1976 «per traghettare la sinistra dall’ideologia sovietico-marxista a quella atlantico-liberale». Non è strano che saltino i nervi, scrive Federico Dezzani nella sua “breve storia, non ortodossa”, del secondo quotidiano italiano: “Repubblica” è scesa a poco più di 200.000 copie, contro le oltre 400.000 di appena sette anni fa, quando Ezio Mauro la schierò frontalmente nella battaglia contro Berlusconi. «Il crepuscolo della Seconda Repubblica avanza minaccioso e non è certo casuale che sia accompagnato dalla crisi del quotidiano che, senza dubbio, ha dominato questo periodo della storia italiana», scrive Dezzani nel suo blog. Nato «per affiancare “L’Unità”», quotidiano del Pci, «e sensibilizzare Botteghe Oscure sulle tematiche “liberali”», il giornale «cavalca nei primi anni ‘80 il caso P2, poi assiste l’assalto giudiziario che nel 1992-93 demolisce la Prima Repubblica», quindi «assume la funzione di mentore della sinistra post-comunista, traghettandola nella metamorfosi Pci-Pds-Ds-Pd», e infine «detta l’agenda al governo se la sinistra vince le elezioni», oppure «guida l’opposizione antiberlusconiana, se la sinistra le perde». Assumendo la funzione di giornale-partito, “Repubblica”

Cosa aspettarsi dal 2018

Ecco le principali tendenze di marketing che dovrebbero dare forma al 2018. I consumatori entrano nell’anno nuovo con più ottimismo e responsabilità. Quest’anno richiede cambiamenti organizzativi sismici e l’adozione di nuove tecnologie mobile: il 5G è dietro l’angolo. Mindset marketing: coppia di dati demografici e psicografici per un impatto più potente. Augmented reality: la realtà aumentata non solo per i giochi, ma diventa uno strumento di consumo funzionale. Influencer marketing: continua l’investimento in talenti social e emergono gli influencer. Scopo e politica: un panorama culturale politicizzato

Chi controlla i media

UN GRAN BELL’ARTICOLO DA CONSERVARE …… tratto da www.centrosangiorgio.com Pur essendo stata scattata nel 2010, questa istantanea dei mass media è ancora di grande attualità. Tenga inoltre ben presente il lettore che pur facendo riferimento alla realtà statunitense, buona parte delle trasmissioni, dei film, dei serial televisivi e delle notizie diffusi in America vengono quasi tutti riproposti al pubblico italiano. «Hollywood è guidata dagli ebrei».– Così l’attore Marlon Brando (1924-2004) durante il Larry King Live, andato in onda il 5 aprile 1996.  «Lo faccio a causa dello strapotere ebraico nel mondo dei media […]. Loro (gli ebrei) sono sempre in cima a qualsiasi commento, sono la lobby più potente che agisca a Washington. Israele ha fottuto la politica estera americana per anni». – Così il regista Oliver Stone, durante un’intervista rilasciata al London Sunday Times nel luglio del 2010. Stone è ebreo dalla parte paterna.  «Il potere e l’influenza economica degli ebrei sono concentrati in modo spropositato a Hollywood, nella televisione e nell‘industria mediatica». – Così Stephen Steinlights, ex direttore del National Affairs of the American Jews Committeee, in «The Jewish Stake in America’s Changing Demography: Reconsidering a Misguided Immigration Policy», Center For Immigration Studies, novembre 2001. Steinlights è ebreo.  «Nei settori chiave dei media, specialmente negli studi cinematografici di Hollywood, gli ebrei sono così numericamente dominanti che definire questi affari sotto controllo ebreo è poco più che un’osservazione statistica […].Hollywood alla fine del ventesimo secolo è ancora un’industria con una pronunciata coloritura etnica. Praticamente tutti i capi delle produzioni cinematografiche sono ebrei.Scrittori, produttori, e anche i meno evoluti direttori sono in larga maggioranza ebrei. Un recente studio ha mostrato come superino il 59% tra i produttori […]

Soros e Gentiloni

Un interessantissimo articolo su Rinascita dell’incontro tra il braccio finanziario della CIA ed il sostituto primo ministro italiano. Per una miglior comprensione si suggerisce l’articolo del Wall street Journal che riporta la lettera firmata da Soros con la quale dichiara di investire 500 milioni nei profughi e rifugiati in europa . Soros & Gentiloni, il Predatore e l’Arlecchino E’ evidente lo sconcerto e la reticenza che – dalle inchieste giudiziarie sulle ONG, le “benefiche” Organizzazioni Non Governative dedite al trasferimento di masse di schiavi africani e del Terzo Mondo in Italia e sulle triangolazioni dei profitti sul business della cosiddetta “accoglienza”, tra lo Stato, con il CARA di Crotone, la ‘Ndrangheta e la pia cattolica “Misericordia” – in materia di immigrazione clandestina e pratiche negriere, dal trasporto all’accoglienza, vengono osservate da tutti i media italiani. Salvo qualche timida e forzata informazione sui vergognosi casi ormai emersi e giunti a conoscenza anche delle menti più ottenebrate dalla propaganda “umanitaria” – comunque subito annacquata da una controffensiva variegata (una roboante campagna di pubblicità gratuita e anche a pagamento, a reti televisive e stampa unificate, in favore delle “benemerite” ONG “che salvano vite umane” una immediata visita a Roma del “mecenate e filantropo” per antonomasia, quel Georges Soros tanto caro ai predatori italioti della sovranità nazionale, da Andreatta-Prodi a D’Alema e giù giù fino a Gentiloni) – tutto l’apparato “dirittoumanista”, diretto dal papa Francesco, si è eretto a gran voce a favore delle povere vittime delle inchieste. Che, si badi bene, non sono […]

L’ITALIA TRADITA

(tratto da un articolo di Cesare Corda su sakeritalia.it) Da Ciampi (e Amato) fino a Renzi e al suo Referendum Costituzionale: 25 anni di declino italiano. Secondo i dati diffusi dalla Banca Mondiale, nel periodo compreso tra i primi Anni Cinquanta e la fine degli Anni Ottanta, l’Italia si collocava al primo posto assoluto tra i Paesi Occidentali (e ad uno dei primi Posti a livello Mondiale) per crescita economica. Sempre secondo i dati diffusi dalla Banca Mondiale, nel periodo che va dal 1995 ad oggi, l’Italia è invece all’ ultimo posto assoluto sul Pianeta per crescita economica. Cioè al primo posto per decrescita. Sarebbe sempre meglio tenere molto bene a mente questi due dati

la cannibalizzazione del nostro sistema bancario

Siamo alla vigilia della cannibalizzazione del nostro sistema bancario e non possiamo farci proprio nulla. Tanto più se questa logica a qualcuno piace, qualcuno che di nome fa Matteo e che a ogni piè sospinto non perde occasione per ricordare come in Italia ci siano troppe banche e che è giunta l’ora di fusioni e acquisizioni per razionalizzare il comparto (in questo caso non si sbandiera piu’ IL LIBERO MERCATO), il quale inoltre pesa troppo sul Ftse Mib. Ed ecco la parte più interessante della vicenda, ovvero quanto potrebbe aspettarci. Negli Stati Uniti le cosiddette “Big Four” (JP Morgan Chase, Bank of America, Wells Fargo e Citigroup), le principali quattro banche del Paese, insieme detengono il 45% di tutti i depositi del Paese, circa 4,6 triliardi di dollari. La quinta banca, US Bancorp, non si avvicina nemmeno, è un po’ come la quinta squadra del campionato spagnolo di calcio che alla fine del girone di andata è già 20 punti dietro chi la precede: pur avendo 3151 filiali e 65mila dipendenti, ha infatti depositi per soli 271 miliardi di dollari. Secondo un grafico della Federal Reserve, tra il 1990 e il 2010 negli Stati Unti 37 banche inglobate dalle Big Four, sono sparite: il trionfo dell’M&A (merger&acquisition, fusioni e acquisizioni) che tanto viene invocato da Matteo Renzi.     E quando è stata maggiore la frequenza di questo processo di consolidamento del settore bancario Usa? Durante la crisi finanziaria del 2008, quando le Big Four hanno fatto man basse di […]

PRIVATIZZAZIONI: COSI’ CI SIAMO FATTI RUBARE TUTTO !

La storia delle privatizzazioni e dei privatizzatori che hanno svuotato questo Paese di ogni sua ricchezza, trasformandolo da settima potenza economica mondiale a un grande discount per ricchi speculatori senza scrupoli. Il racconto di Valerio Lo Monaco, direttore della Voce del Ribelle. Buongiorno Claudio e buongiorno a tutti i lettori del tuo blog! Verso la fine di novembre, il Ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, ha rilasciato una dichiarazione. Ha detto che, nel corso del 2016, il 40% delle Ferrovie dello Stato verrà privatizzato.  O meglio: Ferrovie dello Stato verrà quotata in borsa e in borsa saranno messi appunto il 40% delle azioni. Una postilla a questa operazione, epsressa nel classico “bizantinismo” del linguaggio politico, è il fatto che Ferrovie dello Stato si riserva di mantenere il controllo delle infrastrutture, cioè vale a dire della rete ferroviaria, mentre invece la veicolazione dei mezzi su questa rete ferroviaria, perlomeno per il 40%, verrà ulteriormente privatizzata. Questa è solo l’ultima, in ordine di tempo, di tutta una serie di privatizzazioni che sono state fatte nel corso degli anni. I criteri che vengono veicolati per giustificare le privatizzazioni sono da una parte quello di fare cassa (perché avendo un debito pubblico alle stelle, avremmo bisogno di vendere) e dall’altro lato quello di consentire un migliore utilizzo di opere pubbliche, di beni pubblici, di asset pubblici che invece, se gestiti dallo Stato, verrebbero gestiti male. Ma vediamo, in nome di questi criteri, cosa è stato fatto nel corso degli anni. Il divorzio tra la Banca d’Italia e il Tesoro […]

Il problema è il capitalismo

ARTICOLO DA CONSERVARE disponibile qui Scritto da Fred Magdoff * | mrzine.monthlyreview.org Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare   20/09/2014 A. La crisi ambientale La “crisi ambientale” è in realtà una serie di fenomeni critici, tra i quali i seguenti: – il cambiamento climatico; – l’acidificazione degli oceani (relative a elevati livelli di CO2 atmosferica); – l’inquinamento di aria, acqua, suolo e organismi con sostanze nocive; – il degrado dei suoli agricoli; – la distruzione delle zone umide e delle foreste tropicali; la rapida estinzione delle specie. Queste crisi hanno sempre afflitto più i poveri che i ricchi  e probabilmente continueranno a farlo. Ciò rende ancora più importante la mobilitazione della lotta per la “giustizia” ambientale come parte integrante della lotta per la salute ambientale. B. Le “Soluzioni” proposte sono basate sia su ipotesi che su cause C. Cause “suggerite” della crisi Il famoso cartone animato di Walt Kelly “Pogo” – “Abbiamo incontrato il nemico e lui era noi” – illustra  la maggior parte delle “cause” che sono state suggerite per spiegare le orrende crisi ambientali. Alcune di queste sono riportate qui di seguito. Il messaggio veicolato del cartone animato quando viene usato nel contesto di un dibattito ambientale (ed ho potuto personalmente assistere ad un utilizzo in tal senso fatto da un educatore professionista) è che ognuno di noi come singolo o tutti gli esseri umani insieme sono responsabili di ciò che affligge l’ambiente e noi stessi. Vengono così fornite un certo numero […]

Malaysia Airlines MH17

[tratto da: https://irenecaesar.wordpress.com/2014/07/25/malaysia-airlines-mh17-zio-nazi-cia-mi6-mossad-mivd-terrorist-act-in-ukraine/]  

Goldman, JP Morgan e i miliardari finanziano il matrimonio gay

tratto da: COBRAF.COM Goldman Sachs e JP Morgan oggi lodano la decisione della Corte Suprema USA (1), che ha cancellato la legge, approvata tramite referendum popolare in California, che dichiarava il matrimonio un unione tra uomo e donna. Queste banche emettono comunicati su tutte le questioni politiche importanti ? No, affatto, in genere anzi stanno attente a non schierarsi… I fondi hedge più importanti di New York hanno finanziato direttamente le campagne per far cancellare questa legge sul matrimonio e hanno finanziato con milioni i politici che si dichiarassero pro-gay. A New York in pratica il matrimonio e adozioni gay sono passati grazie ai milioni di dollari pompati da tre trader di mega hedge funds (Paul Singer, Dan Loeb e Cliff Asness) (2), i quali hanno letteralmente comprato i politici che ancora avevano dubbi. Inoltre diversi miliardari da Jeff Bezos di Amazon a Bill Gates hanno donato

La Sinistra premia Soros, Profeta del Nuovo Ordine Mondiale

[tratto da http://www.quieuropa.it/la-sinistra-italiana-del-partito-unico-premia-soros-profeta-del-nuovo-ordine-mondiale/] La Sinistra Italiana del “Partito Unico” premia Soros, Profeta del Nuovo Ordine Mondiale 1 2 3 4 5 6 Giovedì, Giugno 20th/ 2013 – di  Sergio Basile – Nuovo Ordine Mondiale, Controstoria, Economia, Geo&Politica, Notizie and tagged with: alta finanza, banche, crisi, Milena Gabanelli, nuovo ordine mondiale, premio, George Soros, speculazione, NWO, New York, London School of Economics, Open Society Foundation, Open Society Organization, Premio Terzani 2013, Soros Fund Management, Occupy Wall Street, Inet, Institute for New Economic Thinking La Sinistra Italiana del “Partito Unico” premia Soros, Profeta del Nuovo Ordine Mondiale  Tutti i retroscena del pioniere dell’Open Society, creatore di Otpor e Profeta Mondialista L’Intellighenzia di sinistra assegna a George Soros il Premio Terzani 2013   di Sergio Basile George Soros – Nascosto tra le pieghe della storia del 2° Novecento Roma, New York – Chi è George Soros? Uno speculatore? Un milardario filantropo con un patrimonio di oltre 35 miliardi di dollari? Un “benefattore” di acclarata fama? Un membro di punta del gota della finanza internazionale? No! Egli è semplicemente un UFO, cioè un oggetto volante non ben identificato, almeno per il 99% della popolazione mondiale, che pur subendone – come vedremo – le politiche e le scelte, non ne comprende la vera natura e gli scopi, perchè celati dai media di regime, impegnati a dipingere un personaggio “diverso” e nobile. Egli nasce nel 1930 a Budapest da una famiglia dell’alta borghesia ebraica, d’ispirazione sionista. L’Influenza del Maestro Popper Nel 1947 diventa uno degli studenti più noti e coccolati della London School of economics, dove diventa discepolo di Karl Popper, filosofo liberale tra i maggiori negazionisti […]

Ladri d’alto bordo saccheggiano l’Italia

Tratto da :” http://miccolismauro.wordpress.com   Lo scopo di questo post è quello di spiegare come una banda di banchieri, riuniti in società più o meno segrete come il Bilderberg, utilizzando uno schema ripetitivo, distruggono le democrazie del mondo, per appropriarsi dei loro beni pubblici ed avere il pieno controllo dell’economia mondiale. L’arma che questa banda di banchieri utilizza per derubare il mondo non è una bomba atomica, anche se è ugualmente letale, ma un’ideologia : il Liberismo. Come potete leggere su Wikipedia, il liberismo è una dottrina economica che teorizza il disimpegno dello stato dall’economia (perciò un’economia liberista è un’economia di mercato solo temperata da interventi esterni); Il liberismo fu abbozzato durante la Rivoluzione Francese, si sviluppò ampiamente nel corso dell’Illuminismo scozzese e all’interno della scuola detta “fisiocratica”, ma trovò forse la sua formulazione più compiuta in Inghilterra nel corso del XIX secolo, spinto dalla rivoluzione industriale, dagli studi di Adam Smith.Entrato in difficoltà in seguito alla crisi del 1929 e al diffondersi delle teorie keynesiane e più in generale con il diffondersi di visioni collettiviste, il liberismo ha conosciuto una rinascita negli ultimi anni del XX secolo,intorno al 1980, (neoliberismo) in seguito all’affermazione della globalizzazione e – ancor più – con la rinascita della cosiddetta Scuola austriaca (Carl Menger, Ludwig von Mises, Bruno Leoni,Murray N. Rothbard, Friedrich von Hayek). Il liberismo afferma la tendenza del mercato (la mano invisibile) ad evolvere spontaneamente verso la struttura più efficiente possibile, che è poi il “mondo migliore” sia per il produttore che […]

Come è stata svenduta l’Italia

di Antonella Randazzo per www.disinformazione.it – 12 marzo 2007   Era il 1992, all’improvviso un’intera classe politica dirigente crollava sotto i colpi delle indagini giudiziarie. Da oltre quarant’anni era stata al potere. Gli italiani avevano sospettato a lungo che il sistema politico si basasse sulla corruzione e sul clientelismo. Ma nulla aveva potuto scalfirlo. Né le denunce, né le proteste popolari (talvolta represse nel sangue), né i casi di connivenza con la mafia, che di tanto in tanto salivano alla cronaca. Ma ecco che, improvvisamente, il sistema crollava. Cos’era successo da fare in modo che gli italiani potessero avere, inaspettatamente, la soddisfazione di constatare che i loro sospetti sulla corruzione del sistema politico erano reali?   Mentre l’attenzione degli italiani era puntata sullo scandalo delle tangenti, il governo italiano stava prendendo decisioni importantissime per il futuro del paese. Con l’uragano di “Tangentopoli” gli italiani credettero che potesse iniziare un periodo migliore per l’Italia. Ma in segreto, il governo stava attuando politiche che avrebbero peggiorato il futuro del paese. Numerose aziende saranno svendute, persino la Banca d’Italia sarà messa in vendita. La svendita venne chiamata “privatizzazione”.   Il 1992 fu un anno di allarme e di segretezza. L’allora Ministro degli Interni Vincenzo Scotti, il 16 marzo, lanciò un allarme a tutti i prefetti, temendo una serie di attacchi contro la democrazia italiana. Gli attacchi previsti da Scotti erano eventi come l’uccisione di politici o il rapimento del presidente della Repubblica. Gli attacchi ci furono, e andarono a buon fine, ma non […]

Incriminazione delle agenzie di rating

Un danno all’Italia stimato in 120 miliardi di euro generato da analisti finanziari incompetenti e notizie manipolate «a orologeria». Sotto accusa il gotha della finanza internazionale. La procura della Repubblica presso il tribunale di Trani, guidata da Carlo Maria Capristo, ha chiesto il rinvio a giudizio per i vertici di due agenzie di rating: Standard &Poor’s Financial Service e Fitch. Per Moody’s, terza indagata, è stata avanzata la richiesta di archiviazione per insufficienza di prove. L’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, a seguito di un esposto delle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, è stata coordinata daI sostituto procuratore Michele Ruggero. Sette le persone rinviate a giudizio. Gli imputati devono rispondere di «manipolazione del mercato» e «aggiotaggio», con le aggravanti di danno patrimoniale di rilevante gravità. Appunto i 120 miliardi di euro, secondo la stima fatta dalla Procura della Corte dei conti della Regione Lazio. Che cosa sono le agenzie di rating? Nel mercato finanziario esse vendono informazioni, svolgendo un ruolo di intermediari tra investitori ed emettenti di titoli, siano essi privati o Stati. Da un lato gli investitori chiedono informazioni per indirizzare il loro denaro a chi può offrire la garanzia di restituirlo. A loro volta gli emittenti di titoli, in cerca di liquidità, puntano ad avere dalle agenzie di rating referenze positive, cioè la «pagella» che renda i loro titoli appetibili sul mercato. Le agenzie sono tenute a fornire il servizio secondo tre principi: qualità adeguata, trasparenza e tempestività. Da intercettazioni telefoniche è emerso non solo che la […]

Un piano per destabilizzare l’Italia

Un interessante passaggio del libro “La Politica nel Cuore – Segreti e bugie della Seconda Repubblica” * Paolo Cirino Pomicino UN PIANO PER DESTABILIZZARE L’ITALIA? Il 3 settembre del 2006 compio gli anni. Sono ancora ricoverato al San Matteo di Pavia. Viene a farmi gli auguri Luca Josi, amico recente ma di grande qualità. Josi era agli inizi degli anni novanta il segretario dei giovani socialisti. Uomo di grande cultura, strinse ben presto un intenso rapporto con Bettino Craxi. Un rapporto fatto di stima reciproca e di un comune sentire dei problemi di un Paese come il nostro e del movimento socialista nazionale e internazionale. Quando vennero i giorni bui, il giovane Josi non abbandonò Craxi. Anzi la sua amicizia si cementò in un’analisi culturale e politica sempre più intensa. Era con Bettino quando questi uscì dall’Hotel Raphael e gli squadristi di destra e di sinistra gli lanciarono le monetine. «Con Bettino spesso provavamo a ragionare guardando “oltre il giardino”» mi dice Luca. «Erano pensieri in libertà che ascoltati in quegli anni da un interlocutore maldisposto (più o meno la quasi totalità) avrebbero provocato un sorriso di compassionevole ironia per la loro natura, apparentemente, giustificazionista. Ci dicevamo che era finita una guerra mondiale. Eh sì, la guerra fredda è stata una vera e propria guerra mondiale e l’Italia, involontariamente, ne era stata terra di frontiera militare e politica. Noi, poi, la precedente guerra, la Seconda, l’avevamo pure persa (dettaglio che, abitualmente, si scorda). Certo nella divisione della storia eravamo cascati bene. […]

E questo è un gioco da banditi, amici miei, che si chiama democrazia!

(tratto da conflittiestrategie.it) Scritto da: Gianni Petrosillo (05/09/2012) Che cosa c’è di più ingannevole, menzognero, simulatorio, illusorio di un regime democratico? Soltanto i portatori insani di democrazia i quali, credendo a quel che loro stessi hanno somatizzato, divorano la verità, gli eventi, gli altri individui e le cose con una mano sul cuore e l’altra sulla fondina.   La democrazia è un superpotere che rende invulnerabili dalle critiche, basta essere democratici per diventare politicamente corretti, moralmente superiori, umanitariamente migliori, legalitariamente incensurabili, abili e arruolati al governo delle anime belle con l’umanitarismo in bocca e gli uomini sotto i piedi. Essa è l’arma segreta dei buoni che vincono sempre perché sono immancabilmente dalla parte giusta avendo tracciato, secondo le loro variabili esigenze, la riga, o, meglio, la curva (per far rientrare nel club, all’occorrenza, anche quei paesi non perfettamente libertari ma che ti danno volentieri una mano e il metano, oppure il petrolio e il mercenario), che separa il bene dal male. Se non fossero democratici, quindi necessariamente buoni, verrebbe da pensare che potrebbero essere persino loro i veri cattivi. Ma La democrazia non è un’aspirazione sociale, non è un ideale egualitario, non è una tensione collettiva verso il buon governo, la democrazia non è una utopia, la democrazia è viva e la puoi toccare restandone incenerito, è la libertà che ti arriva in faccia fischiettando come un proiettile all’uranio impoverito, è la bomba intelligente che ti fa la rampogna punendoti sul posto, è il verbo della prepotenza incarnito nella post-modernità, è il […]

George Soros e la finanza derivata

George Soros e la finanza derivata (tratto da Movisol.org) Il crac della borsa di Wall Street, nell’ottobre del 1987, coincise con il lancio di una strategia radicalmente nuova da parte delle grandi finanziarie, quali la Salomon Brothers, Merrill Lynch, Morgan Stanley e di grandi banche americane quali la Citicorp, Bankers’ Trust, J.P. Morgan & Co. Il crollo record di 508 punti dell’Indice Dow Jones, verificatosi il 19 ottobre 1987, fu causato da un’incredibile innovazione introdotta nelle transazioni finanziarie. Le grandi finanziarie acquistavano contratti a termine, i “futures”, non di ditte specifiche, ma su interi indici delle azioni borsistiche. Le finanziarie di Wall Street ricorsero ad un trucco, acquistando le “futures” ad un costo inferiore del 10% rispetto alle azioni stesse, ed influenzando così un rialzo del prezzo delle azioni sul mercato di New York. Ma poteva funzionare anche nel- la direzione opposta. Questo portò alla bolla speculativa che esplose il 19 ottobre, con l’effetto acceleratore dei sistemi computerizzati. I computer di Wall Street erano stati preprogrammati in modo da vendere automaticamente al verificarsi di una caduta dei mercati. Fu un gioco che spinse i mercati finanziari verso una paralisi irreversibile, ma a quella paralisi non ci si arrivò solo grazie al precipitoso intervento stabilizzatore da parte delle Banche Centrali. Proprio qui stava il trucco escogitato a Wall Street: avevano inventato un sistema di gioco d’ azzardo in cui non si rischia di perdere! Molto meno rischioso della gestione di un casinò a Las Vegas. Il gruppo di Wall Street cominciò […]

Il Britannia e la strategia anglo-americana dietro le privatizzazioni in Italia: il saccheggio di un’economia nazionale

14 gennaio 1993   Documento diffuso dall’Executive Intelligence Review e dal Movimento Solidarietà   Il 2 giugno 1992, a pochi giorni dall’assassinio del giudice Giovanni Falcone, si verificava in tutta riservatezza un altro avvenimento che avrebbe avuto conseguenze molto profonde sul futuro del Paese. Il «Britannia», lo yacht della corona inglese, gettava l’ancora presso le nostre coste con a bordo alcuni nomi illustri del mondo finanziario e bancario inglese: dai rappresentanti della BZW, la ditta di brockeraggio della Barclay’s, a quelli della Baring & Co. e della S.G. Warburg. A fare gli onori di casa era la stessa regina Elisabetta II d’Inghilterra. Erano venuti per ricevere alcuni esponenti di maggior conto del mondo imprenditoriale e bancario italiano: rappresentanti dell’ENI, dell’AGIP, Mario Draghi del ministero del Tesoro, Riccardo Gallo dell’IRI, Giovanni Bazoli dell’Ambroveneto, Antonio Pedone della Crediop, alti funzionari della Banca Commerciale e delle Generali, ed altri della Società Autostrade. Si trattava di discutere i preparativi per liquidare, cedere a interessi privati multinazionali, alcuni dei patrimoni industriali e bancari più prestigiosi del nostro paese. Draghi avrebbe detto agli ospiti inglesi: “Stiamo per passare dalle parole ai fatti”. Da parte loro gli inglesi hanno assicurato che la City di Londra era pronta a svolgere un ruolo, ma le dimensioni del mercato borsistico italiano sono troppo minuscole per poter assorbire le grandi somme provenienti da queste privatizzazioni. Ergo: dovete venire a Londra, dove c’è il capitale necessario. Fu poi affidato ai mass media, ed al nuovo governo Amato, il compito di trovare gli […]

La crescitofobia
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Parallelamente alla diffusione del concetto di democrazia, in quest’ultimo secolo si è diffuso anche un concetto che “va a braccetto” con quello di democrazia: il consumismo. I due concetti vanno talmente d’accordo che non si capisce quale dei due sostenga l’altro. Entrambi, al giorno d’oggi risultano praticamente inattaccabili e sono giunti a a questo cavalcando un concetto che crea facili consensi: “la crescita economica” “…..Il mondo è cresciuto molto negli ultimi sessant’anni, anzi si è ammalato di crescita. La crescita è addirittura diventata una mania, l’unico modo per misurare il benessere, un modo facile da confrontare, che si vede bene anche nei grafici: quando sale tutto va bene, altrimenti tutto va male. Per far salire il PIL (il metro della crescita) e quindi crescere economicamente, basta includere nel conto qualsiasi voce: posso fare una rapina e comprare delle case, posso tagliare e vendere droga, posso costruire o comprare e vendere armi, posso creare e vendere “titoli tossici”, comunque, se faccio girare denaro contribuisco alla crescita.  Tutto aiuta, come le guerre, la corruzione, la criminalità. È una somma di voci, una addizione e pertanto non fa discriminazioni. Tutti, politici, finanzieri, economisti oggi ci spiegano che se non avremo crescita la crisi economica si aggraverà e si perderanno altri posti di lavoro:  questo perché lo stabilisce (secondo loro) una formula aritmetica. Si innescherà quindi la spirale della recessione. A nessuno conviene controllare se i fattori della formula sono giusti. Se si rivelasse che la popolazione mondiale potrebbe continuare a mantenere lo stesso […]

Ungheria

Cartelli apparsi durante una manifestazione in Ungheria per mostrare la loro solidarietà al governo eletto con una maggioranza dei due terzi, al suo leader Viktor Orbán. Le manifestazioni nascono a sostegno della sovranità dell’Ungheria e sono fedeli alle conquiste della democrazia, non possono accettare che i politici stranieri, gli uomini d’affari o le banche vogliano gestire le loro vite. tratto da: globalvoicesonline.org

Le vere armi di distruzione di massa

tratto da: comedonchisciotte.it “Perché io dico poveri noi? Perché voi, il pubblico, ed altri sessantadue milioni di Americani, ascoltate me in quest’istante. Perché meno del 3% di voialtri legge libri, capito? Perché meno del 15% di voi legge giornali o riviste. Perché l’unica verità che conoscete è quella che ricevete alla tv. Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla tv. La tv è la loro Bibbia, la suprema rivelazione! La tv può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La tv è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio. E poveri noi se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati. […] Perché questa società è ora nella mani della CCA, la Communication Corporation of America […]. E quando una tra le più grandi corporazioni del mondo controlla la più efficiente macchina per una propaganda fasulla e vuota, in questo mondo senza Dio, io non so quali altre cazzate verranno spacciate per verità, qui! Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere. Quindi, se volete la verità andate da Dio, andate dal vostro guru. Andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l’unico posto dove troverete mai la verità vera! Sapete, da noi non potrete mai ottenere […]

LA FINANZA RAPACE

DI MICHAEL HUDSON globalresearch.ca “Gli eventi che stanno per manifestarsi proiettano anticipatamente la loro ombra” – Goethe Cosa succederebbe se impedissimo alle banche americane e ai loro clienti di creare 1.000 miliardi, 10.000 miliardi o addirittura 50.000 miliardi di dollari sulla tastiere dei loro computer per comprare tutte le obbligazioni e le azioni del mondo, oltre a tutte le proprietà terriere e agli altri asset in vendita, nella speranza di realizzare guadagni in conto capitale e intascare gli spread sull’arbitraggio con una leva sul debito di meno dell’1% del costo dell’interesse? E’ questo il gioco a cui si sta giocando oggi. L’afflusso di credito in dollari nei mercati stranieri perseguendo questa strategia ha fatto salire i prezzi degli asset e delle valute straniere, consentendo agli speculatori di ripagare le propria presenza negli Stati Uniti con dollari più convenienti, tenendosi per sé il passaggio di valuta oltre al margine del tasso di interesse dell’arbitraggio. La finanza è diventata una nuova modalità di guerra – senza l’aggravio delle spese militari e l’occupazione forzata di un altro paese. E’ una sfida nella creazione del credito per comprare proprietà immobiliari e risorse naturali in tutto il mondo, infrastrutture e la proprietà di obbligazioni e azioni aziendali. Chi ha bisogno di un esercito quando si può ottenere la ricchezza monetaria e l’appropriazione di beni semplicemente con strumenti finanziari? La vittoria si può prevedere che andrà all’economia il cui sistema bancario potrà creare la maggior parte del credito, utilizzando un esercito di tastiere di computer per […]

Direzionamento mediatico – Rendon Group

Di seguito riporto un interessante post apparso sul blog “il Pane e le Rose”  che riporta la traduzione (eseguita da Maria Romanazzo per Nuovi Mondi Media) di un articolo apparso a suo tempo su “guerrillanews” riguardante la Rendon Group. L’articolo fa ben capire come le campagne mediatiche a livello mondiale sono organizzate da società ben conosciute che si vantano della loro attività (riportata anche sui loro siti web) mirata a far convergere l’opinione pubblica verso un ben preciso obiettivo sia esso la guerra o l’ambiente o quant’altro. Qui si può leggere la descrizione su wikipedia della Rendon group ———————- La Rendon Group e la disinformazione startegica (1 settembre 2004) La Rendon Group è l’agenzia di consulenza che fornisce servizi di comunicazione politica. I servizi offerti variano dalla creazione di “un ambiente favorevole in vista della privatizzazione” alla giustificazione della guerra. Al suo attivo: la manipolazione dei media durante guerra del Golfo, le reazioni dopo gli attentati dell’11 settembre, la giustificazione dell’invasione in Iraq… “L’informazione è una componente del potere” – dal sito della Rendon Group. Alla vigilia della Convention nazionale dei democratici, un suggestivo spettacolo pirotecnico illuminava la baia di Boston sotto gli occhi di eleganti politici, di dirigenti e dei rispettivi amici, che osservavano da un ristorante in riva al mare di nome Tia’s riservato per l’occasione. Rick Rendon, responsabile dell’organizzazione dell’evento, si intratteneva amabilmente con i propri clienti: i dirigenti della Time Warner, tra i quali il direttore Richard Parsons che lo aveva ingaggiato per dedicare la serata a un’importante parlamentare […]

destabilizzazione

Chissà quale nome ha in codice e quale colore ha dato la Cia alla “rivoluzione” iraniana. In Georgia, per cacciare via Sevardnadze e mettere al suo posto Saakasvile assai più servile dell’ orgoglioso ex Ministro agli Esteri di Gorbaciov, si diede vita ad una operazione denominata “Rivoluzione delle Rose”. In Ucraina l’operazione Cia si chiamò “rivoluzione arancione” e si vedevano in tv enormi attendamenti di colore arancione, abitate da dimostranti vistiti di arancione, che agitavano stendardi arancione. Qui come in Georgia la ciambella riuscì con il buco ed il candidato filooccidentale ottenne la ripetizione delle elezioni e la vittoria. C’è stata una rivoluzione dei “tulipani” in Kirghizistan anche questa coronata dal successo del filooccidentale che poi si è installato al potere con il novanta per cento dei voti (non controllato da nessuno). Qualche ciambella però è venuta senza buco come in Birmania dove sono stati inquadrati e mobilitati i monaci buddisti contro il regime che non permette penetrazione degli interessi americani. Abbiamo anche avuto la recita dello stesso copione in Bielorussia con la rivoluzione dei “Jeans” ed in Mongolia, in Serbia, dappertutto gli americani ed i loro alleati hanno ritenuto di dover destabilizzare governi e nazioni considerati se non veri e propri stati-canaglia perlomeno non funzionali al loro dominio imperiale. In occasione delle Olimpiadi fu intensissima la mobilitazione dei seguaci del DalaiLama per avvelenare alla Cina il successo internazionale e destabilizzare il Tibet teatro di pogrom di monaci armati dalla Cia contro i civili cinesi. Esistono teorie e manuali su questa strategia adottata dagli Usa in alternativa ai bombardamenti ed alle occupazioni militari che a volte risultano troppo costosi. Teorici […]

COME GLI INGLESI UTILIZZANO I MEDIA PER LA GUERRA PSICOLOGICA DI MASSA

da: http://www.comedonchisciotte.org COME GLI INGLESI UTILIZZANO I MEDIA PER LA GUERRA PSICOLOGICA DI MASSA DI L.WOLFE global-elite.org “Io conosco il segreto per far credere all’americano medio tutto ciò che desidero. Datemi soltanto il controllo della televisione… mettete qualsiasi cosa in televisione ed essa diventa realtà. E se il mondo esterno alla TV contraddice le immagini, la gente inizierà a modificare il mondo per adeguarlo alle immagini della TV…” (Hal Becker, “esperto” di media e consulente del management per The Futures Group, intervista del 1981) [1] Nei 15 anni trascorsi da questo commento di Becker, gli americani sono diventati sempre più “connessi” a una rete mediatica di massa che ora comprende anche computer e videogames, nonché internet. Una rete onnipresente il cui potere è così pervasivo da essere dato quasi per scontato. Come ha detto un noto comico: “Siamo davvero un popolo la cui coscienza è mediatica. Conosco un tale che è stato investito da una macchina per la strada. Non ha voluto andare all’ospedale. Si è trascinato invece fino al bar più vicino per controllare se lo avevano messo nel telegiornale della sera. Quando ha visto che non c’era, ha esclamato: “Ma che bisogna fare, farsi ammazzare, per andare in televisione?”. Ai più alti vertici della monarchia britannica e del suo Club of Isles, questo grande potere non viene dato per scontato. Anzi, viene attentamente gestito e diretto, come Becker spiega da una più limitata prospettiva, per creare e forgiare l’opinione pubblica. In un rapporto pubblicato nel 1991 dal Club […]

Ponzio Pilato
pilato

Secondo la storia che ci e’ stata tramandata, circa duemila anni fa in occasione della Pasqua ebraica, una gran folla era radunata in occasione della tradizionale liberazione di un detenuto che avveniva proprio per festeggiare la Pasqua ebraica. Ponzio Pilato – indeciso su chi liberare – si presento’ alla folla e chiese: Chi volete sia liberato per festeggiare la Pasqua: Barabba ladro e assassino o Gesu il Nazareno?  La folla rispose a gran voce: “BARABBA, BARABBA” e fu cosi’ che si compi’ LA PRIMA GRANDE CAZZATA DELLA DEMOCRAZIA le cui ripercussioni si avvertono ancora oggi: se non fosse stato condannato, non  sarebbe morto sulla croce e probabilmente non sarebbe diventato un simbolo. In altre parole, quando i romani hannno usato la democrazia, hanno fatto dei grandissimi casini Non sempre le decisioni prese dalla maggioranza sono le decisioni migliori. Questo sempre secondo la teoria della distribuzione dell’intelligenza che rispettando l’andamento detto “a campana” mette fuori gioco i grandi geni alla pari dei grandi stupidi. Secondo la teoria della democrazia è la massa che deve governare attraverso i loro rappresentanti. E’ inutile quindi che vi siano pochi eletti molto capaci ed allora la democrazia e’ solo il trionfo del populismo che l’utilizzo delle tecnologie ha fatto divenire ancora piu’ bieco. Fin dalla seconda guerra mondiale, questo tipo di governo ci e’ stato ribadito continuamente in tutti i modi possibili cosi’ come si sono state continuamente inculcate altre filosofie quali il liberismo o il consumismo. Al giorno d’oggi gli americani non sanno piu come […]