Istruirsi non significa informarsi
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In-formarsi dovrebbe lasciar ben capire il vero significato cioè prendere la forma che vogliono gli in-formatori. Purtroppo informarsi viene spesso scambiato dai lobotomizzati come sinonimo di ISTRUIRSI ma è ben diverso. Comunicare per formare informare e coordinare. Manuale teorico-pratico per manager, dirigenti sportivi ed allenatori Ed è proprio il settore dell’informazione che ha fomentato questa similitudine che ha ben attaccato nelle menti banali e desiderose di sentirsi superiori agli altri pe via del fatto di aver comprato questo o quel giornale o visto questo o quel TG. Le pecore sono mantenute tali proprio grazie all’informazione ben orchestrata a livelutilissima ad aumentare il livello di considerazione destinato agli scribacchini dell’informazione. lo mondiale che è di efficacia assoluta grazie al fatto che utilizza mezzi spropositati e conoscenze tecnologiche e psicologiche che altre scienze non hanno. Guardando i tg dell’epoca Foà, ci si rende ben conto del bassissimo livello degli argomenti messi in scaletta e della leggerezza e tediosita con cui sono trattati. Bisogna riconoscere al passato che la rai abbia avuto dirigenze più pluraliste nelle quali almeno una rete era lasciata all’opposizione. Attualmente l’informazione ma anche spettacoli e film sono unidirezionati su tutte le reti Rai. E proprio l’informazione quindi a mantenere le pecore nella forma che viene data loro iniziando dalla scuola.  

l’ignoranza degli acculturati
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CONDANNARE LE COSE ETERNE PER IL BENE DELLE COSE TEMPORALI. Al Ministro #Franceschini non bastava lo scempio ambientale ed archeologico compiuto autorizzando la costruzione di una collina artificiale proprio accanto al colosseo, per contenere un centro commerciale! Franceschini, probabilmente il peggior ministro per la cultura che l’Italia abbia mai avuto, ha avuto anche la brillante idea di far ricostruire l’arena del Colosseo… “PER RENDERLO PIU’ ATTRAENTE AI TURISTI !!!! L’ignoranza di chi si atteggia a colto ed edotto non potrà mai permettere loro di capire quanto siano ignoranti. Nello specifico il ministro Franceschini ha un evidente visione AMERICANA per la cultura (è stato lui infatti a dare in gestione i musei italiani a direttori provenienti dall’estero, da paesi che non hanno alcun reperto archeologico e non sanno cosa sia l’archeologia ma sanno solo monetizzare nell’immediato). Da una simile visione risulta evidente l’influenza “consumistica” e “materialista” che rende incapaci di capire come l’unicità del colosseo sia dovuta proprio alla sua originalità e al suo essersi conservato per millenni, permettendo a chiunque di vedere un artefatto di duemila anni fa. Una visione nella quale risulta prioritario cercare di rendere il colosseo più attraente ai turisti, evidenzia la totale ignoranza riguardo il motivo per cui il colosseo è uno dei posti più attraenti al mondo: perchè risale a DUEMILA anni fa! Una ricostruzione, sia pur ipoteticamente perfetta, rende banale tutto, rende il colosseo simile a qualunque palazzo restaurato e apre le porte a chiunque voglia affermare che è stato ricostruito male e SVALUTANDONE […]

Boicottare Mattarella
31dicembre

“Che ne dite se il 31 dicembre spegnessimo tutti la TV mentre parla Mattarella?”. Certo sarebbe un bello smacco se i dati Auditel segnassero un crollo degli ascolti ben superiore al 50% a dimostrazione della pessima popolarità del Presidente della Repubblica. Con quale dignità continuerebbe a fare il presidente? Tanto cambierà niente, ma se non altro avremo risparmiato elettricità e le solite frasi banali e qualunquiste prese dal manuale di madre Teresa di Calcutta e dal calendario di frate Indovino.

regressione a livelli istintuali
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Siamo la prima generazione dove i padri fanno quello che dicono i figli e non il contrario. L’esperimento non sembra aver dato ottimi frutti e la salita al governo degli inesperti unita all’esaltazione a virtù dell’incapacita è inequivocabilmente collegata a tale rovesciamento. La mancata trasmissione dell’esperienza e delle conoscenze porta allo stallo della società se non alla sua regressione a livelli istintuali tipici degli animali e non è un caso se sono aumentate a dismisura anche le persone che ritengono gli animali prioritari rispetto all’uomo. Se negli ultimi decenni la società occidentale (soprattutto per quanto riguarda la criminalità) non ha fatto gli stessi giganteschi passi avanti delle scienze e della tecnologia, evidentemente le basi sono poco solide o la direzione è sbagliata. Sociologia, Pedagogia e psicologia, dovrebbero porsi molte domande e mettere in discussione i loro #neovalori introdotti e portati avanti negli ultimi decenni. https://democrazia.myblog.it/perche-si-arrivera-alla-lotta-giovani-contro-vecchi/

Consumismo quotidiano
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Bonus cultura per calendari con cani che cagano
bonus cultura

IL GOVERNO SOVVENZIONA L’ACQUISTO DI CALENDARI CON FOTO DI CANI CHE CAGANO Avreste mai pensato che i soldi delle tasse potessero essere destinati dal governo all’acquisto di CALENDARI con foto di cani che defecano? Chi crede che il governo abbia una decenza si sbaglia. Su amazon (ma anche altrove) si possono acquistare addirittura utilizzando il BONUS CULTURA O LA CARTA DEL DOCENTE. Per verificare basta andare qui Mi piacerebbe sentire PSICOLOGI e PSICHIATRI parlare del FETICISMO latente presente in quei padroni che usano i loro cani per andare in giro a far defecare ed orinare ovunque il loro cane Il feticiscmo è una perversione sessuale e non è escludibile che, magari inconsciamente, tutti coloro che provano piacere portando il cane a fare i bisogni ne traggano un appagamento simil sessuale. Questo probabilmente spiegherebbe il motivo per cui nessuno ha mai provato ad immaginare di lavorare a questo aspetto anti-igienico dei cani: quello che il cane debba defecare per strada è un dogma! Non si spiega altrimenti il controsenso di considerare il cane intelligentissimo ed al tempo stesso mentre ci sono scuole, addestratori che insegnano ai cani a fare di tutto (accompagnare ciechi, recuperare e soccorrere persone sepolte ecc…. ) mai nessuno si sia mai preoccupato di insegnare al cane ad usare il bagno e nessun architetto abbia pensato di predisporre gli appartamenti extra-lusso con uno spazio igienico per il cane.   La stragrande maggioranza dei padroni non si priverebbe mai del piacere di andare in giro per la città spargendo […]

Femminizzazione della società
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“Il consumismo raggiunge il suo fine inculcando nell’uomo le più inutili necessità, ma per far ciò usa un mezzo sproporzionato allo scopo: la donna.”   La deriva della società è favorita dalla mancanza di un elemento di stabilità: la chiesa che inspiegabilmente non si schiera e non fa sentire il suo potere. A questa mancanza di sono aggiunte le donne che hanno avuto un grande ruolo in questa battaglia contro loro stesse della quale non si rendono conto. Stiamo diventando dei TALEBANI AL CONTRARIO. Dovremmo rivalutare i popoli arabi per il ruolo che attribuiscono nella società alla religione e alle donne. Chi ha il coraggio (e la libertà) di dire che l’evoluzione umana si è sviluppata per millenni lasciando la donna ad occuparsi di ciò per cui la natura l’ha creata e l’uomo a difenderla e trovare da vivere? Solo recentemente le donne hanno avuto voce in società ed i risultati stanno iniziando a farsi vedere, nel pieno rispetto di quella che FREUD definiva L’invidia del pene, una teoria troppo presto messa da parte e che invece è salita da un livello individuale ad un livello sociale. È l’invidia del pene a fomentare il dilagante vittimismo femminista. Quel femminismo che attraverso l’omosessualità intende abbattere il maschio sia colpevolizzandolo a prescindere sia tutelando tutte le categorie NON-MASCHI. Il germe dell’invidia del pene è stato inculcato sapientemente nelle mamme italiane che sono passate velocemente dalla moda unisex degli anni 70 all’identità unisex di oggi, grazie a graduali campagne mediatiche attivate solo per […]

Razionalità e istinto
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Gli uomini seguono sempre la ragione le donne invece l’istinto… questo è quello di cui si vantano le donne stesse. Se lo sentono….. Quanto ha contribuito l’esasperazione di questo concetto nel portare all’odierno elogio della incompetenza come successo nella attuale società guarda caso sempre più femminizzata? La totale depilazione anche negli uomini associata alla maniacale cura dei capelli dimostra l’incoerenza attuale di un popolo cui il consumismo ha profondamente inculcato la necessita di modificare anche il proprio corpo.   https://www.google.it/search?q=femen&client=firefox-b&dcr=0&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwiDuoPz0pjZAhXP26QKHVToB4sQ_AUICigB&biw=1366&bih=622

Perche’ si arrivera’ alla lotta giovani contro vecchi
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Per la prima volta da quando l’uomo è sulla terra sono i genitori a fare quello che dicono i figli e non il contrario. Le conseguenze non possono essere che disastrose La rincorsa all’essere giovani e’ un concetto di derivazione consumistica nel quale il concetto di “nuovo” e’ sostituito dal concetto di “giovane” ed ha la stessa carica emotiva che attrae e conquista maggiormente il genere femminile ma anche il genere maschile particolarmente coloro che sono alla ricerca di consensi e vittime di complessi d’inferiorità e sensi di colpa. Oggi, i giovani pretendono di avere gratis ciò per cui i loro padri (i vecchi) hanno lottato e pagato sangue. Questo secondo un principio diffusosi negli anni 70/80 che potremmo definire “della paghetta” vale a dire quel principio in base al quale i figlio ha diritto non solo ad essere vestito, sfamato e fatto abitare ma deve avere una somma fissa che gli viene dal cielo senza fare niente o quasi. “Non vuoi niente. Non credi in niente. Il futuro è il tempo che ti rimane prima di finire un videogioco. Non credi nella vita dopo la morte e hai poca fiducia nella vita in generale. L’unica cosa che sai per certo è che non vuoi le stesse cose dei tuoi genitori.” Douglas Coupland – dal libro: Dio odia il Giappone all’affermazione di questo principio hanno fortemente contribuito il maggior potere delle donne e i diritti umani, che insieme hanno creato un terreno dove ha ben attecchito; un terreno fatto di […]

La pandemia sono i media
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La #pandemia della nostra società sta nei media angloamericani dei quali i nostri fanno da cassa di risonanza ed il quotidiano che si titola in inglese (huff…) dimostra tutta la sua sudditanza.   La sudditanza culturale angloamericana non ci fa vedere come una società che fa passi da gigante nella tecnologia, medicina, arti, scienze ecc non fa alcun passo nella direzione di una società senza criminalità, correndo dietro utopistici concetti la cui applicazione non da alcun risultato in nessun paese dove siano stati applicati. Dovremmo imparare molto da società non occidentali – come quelle orientali e addirittura dagli arabi – invece di ritenersi presuntuosamemte superiori a loro.   È un evidente dato di fatto che quanto ci propinano fin dall’infanzia in materia di psicologia, di sociologia, pedagogia… non è minimamente producente ad un miglioramento della società che vede la criminalità sempre presente se non in aumento e la cui diminuzione (quando c’è) deriva solo da un miglioramento delle condizioni economiche generali. Il miglioramento delle condizioni economiche generali è dovuto in gran parte ai movimenti socialisti e comunisti del secolo scorso, dato che i padroni non hanno aumentato gli stipendi per magnanimità. Ma anche la filosofia del “poverino di mamma” che esalta la difesa o addirittura la tutela di piccoli e grandi criminali, trova le sue radici nel pensiero che oggi viene definito di sinistra, anche se in realtà si tratta di una deriva del pensiero socialista. Ma se giustificare chi ruba una mela perché ha fame è certamente stimabile, tale […]

Passatofobi
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L’elaborazione del lutto dovrebbe avvenire anche a livello sociale così come accade a livello individuale. Conservare e rispettare la memoria deve essere diverso da rimanere traumatizzati ed avere ancora oggi fobie di Hitler e Mussolini. Certamente non si onora la memoria di chi ha combattuto il fascismo e nazismo ridimensionando questi fenomeni a salvini e le attuali destre. Certamente non si onora la memoria delle vittime usando la mano leggera con i criminali, per paura di essere considerati fascisti. Questo è un limite della sinistra che un buono psicologo dovrebbe aiutare a superare. #passatofobi #fascistofobi

Progressismo
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I #progressisti sono spesso in competizione tra loro e così il progresso si trasforma in #consumismo delle idee. In questa competizione la realtà gradualmente ed impercettibilmente si trasforma ed in molti casi l’assurdo diventa normale

Dare la vita
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Personalmente ritengo le donne superiori all’uomo perché in grado di dare la vita. Da circa 50 anni molte donne sono spinte in direzione contraria alla maternità e ritengono importante battersi per l’aborto libero e pretendere che il loro desiderio di uccidere il nascituro debba venire prima della coscienza del dottore che deve eseguire l’aborto ed anche prima del parere e della volontà del padre del nascituro. Le donne considerano ciò una grande conquista probabilmente perché pensano di poter eliminare le conseguenze che limitano la loro vita sessuale, Un ragionamento mto simile a quello degli uomini quando un tempo erano costretti a sposare le donne che inavvertitamente mettevano incinta. Spingere in direzione contraria alla maternità e fomentare l’antimaternita svaluta enormemente l’importanza della donna e mette fine alla cura e all’attenzione che nei secoli le donne hanno goduto che le ha esonerate dalla guerra e quando possibile, da lavori pesanti e rischiosi. PRIMA LE DONNE E I BAMBINI era una frase che metteva le donne sullo stesso piano dei bambini in un’ottica di mantenimento della specie umana. Con la perdita di importanza della maternità e il suo venir dopo il lavoro e il divertimento, la donna è sempre più uno strumento di lavoro e di piacere. Se la donna si realizza con il lavoro e lo mette davanti alla maternità e alla famiglia, diventa solo una brutta copia dell’uomo. La donna SMAMMATA  

Giuramenti
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Quando le guerre si verificano più raramente di una per generazione, nelle persone più limitate intellettualmente si crea l’idea che non vi saranno più guerre e ritengono la difesa un’inutile paranoia. La storia ci ha insegnato che di solito questi popoli vengono conquistati facilmente. I più stupidi e lobotomizzati obietteranno che gli eserciti sono inutili perché le guerre non si combattono con gli eserciti ma con la bomba atomica: ANDATELO A RACCONTARE ALLA #SIRIA, ALLA #LIBIA, ALL’IRAQ, ALLA #JUGOSLAVIA. È l #imperialismo che predica di eliminare gli eserciti e #Saviano è il suo profeta I militari giurano di essere disposti al sacrificio estremo per difendere il proprio paese. Non si può trasformare quest’atto in un balletto

Soldi a pioggia ai capitalisti
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La spinta alla crescita e la competizione esasperata nel mercato liberista spinge gli imprenditori ad investire senza tenere conto delle necessarie RISERVE da accantonare per periodi non floridi. Adesso che la crisi è arrivata (come spesso avviene) le cicale liberiste pretendono aiuto dallo stato, al quale hanno fatto di tutto per non pagare le tasse. E lo stato cosa fa? Senza ricordarsi della storia della cicala e della formica, distribuisce soldi. Ci sarebbe da dire: Hai voluto il liberismo? Il libero mercato prevede che le crisi servono a ripulire il mercato dalle imprese marginali rafforzando così quelle più sane. Lo stato non è un’assicurazione contro i fallimenti.

Vibratori e bambole di gomma
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Una donna che brandisce un vibratore è come un uomo che sbandiera una bambola di gomma. Nella foto uno dei manifesti che compongono la campagna di uno schieramento di pseudo femministe, in realtà brutte copie di uomini. C’è da chiedersi, in un paese mammone come l’Italia quanto hanno influito le donne nell’aumento smisurato dei gay il cui numero è cresciuto parallelamente alla crescita di potere delle donne? Oggi, giornata contro la violenza sulle donne, si celebra in realtà la giornata contro il maschio e particolarmente quello eterosessuale. Sono in molti ormai a vergognarsi di essere maschi e pronti ad inchinarsi alla presunta superiorità della donna flagellandosi per crimini che non hanno commesso. A questa castrazione psichica ha contribuito moltissimo la propaganda mediatica sempre pronta a cavalcare invenzioni come il femminicidio ma anche le pedagogie redatte da pseudo scienziati in cerca di facili consensi. Ecco quindi che fin dall’infanzia – grazie alla mancanza di insegnanti maschi, altro che quote rosa – i maschietti vengono direzionati verso la ginnastica artistica piuttosto che verso ginnastica o sport che permettano loro di sfogare il naturale istinto di tutti gli animali a “giocare alla lotta” come ben sa chi ha cuccioli di cane o gatto. Il risultato maggiormente evidente è che sono scomparse le palestre di BOXE, uno sport che fin dai tempi dei romani a pochi anni fa muoveva milioni di persone e che oggi nessun bambino conosce. Ma impedire.lo sfogo muscolare di un bambino o ridirezionarlo verso il nuoto, il tennis o altri […]

Uomini come cagne
cani

UOMINI COME CAGNE Non serve certo uno psicologo per rendersi conto di come le menti di questi sedicenti artisti individuano e auspicano l’evoluzione umana tendente verso una maggior somiglianza anche fisica con le bestie ed ai cani in particolare. Sono poster stradali della campagna propagandistica emiliana finanziata da associazioni avverse agli #eterosessuali e che sfogano la loro ossessione ritraendo il loro ideale di donna nel quale mettono in evidenza le sei mammelle disposte su due file tipiche delle cagne o le gatte. È facile riscontrare in queste persone lo stesso odio per la specie umana presente nelle persone che prediligono le bestie agli esseri umani. Probabilmente la loro ‘ossessione ha radici psicologiche comune anche se sfociano in comportamenti direzionati diversamente.È raro trovare nelle persone che vivono con un cane, un modello evolutivo umano che si discosti sempre più dagli animali. Molto più diffuso fra i canari il concetto che i cani siano migliori delle persone ed è verosimile che la loro idea di evoluzione veda l’uomo sempre più “incrociato” con gli esseri che loro amano più delle persone. È facile quindi, immaginando la loro tendenza ad assomigliare ai cani, immedesimarsi e trovare piacevole quella figura artistica che rende concreta la loro idea di evoluzione umana passante per l’incrocio con i cani. In molti altri paesi al mondo questa viene considerata una malattia mentale.Non è casuale che in questa epoca si stia diffondendo in maniera senza precedenti la convivenza con i cani ed allo stesso tempo e nelle stesse società si […]

NO TO RACISM non è un nostro problema
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#NO TO RACISM non è un nostro problema. E’ un problema anglo-americano che come tutti i loro comportamenti abbiamo adottato e fatto nostri (come i jeans, il rock, merdonals, coca cola, marlboro, rambo, wrestling, fitness……) . Il calcio è stato uno dei primi veicoli ben identificati per la propaganda di chi pensa di essere più buono degli altri (ad esempio esportando la democrazia, con le bombe) ed immediatamente, nella società’ che fino a quel momento non aveva avuto problemi, si è avuta la reazione contraria (concretizzata in cori irriverenti, meno forti di quelli solitamente indirizzati all’arbitro o agli avversari in generale). Fino a quel momento, in Italia, nessun tifoso aveva mai badato al colore della pelle dei giocatori. Ma in Inghilterra non è così ed il razzismo non si limita solo al colore della pelle ma raggiunge un ben più profondo settarismo identificando le squadre di calcio e la fede religiosa. Celtic-Rangers, il derby di Glasgow è guerra di religione. La rivalità stracittadina tra le due squadre di Glasgow ha profonde implicazioni extra-sportive che sconfinano anche nella religione: da sempre i Rangers rappresentano la componente protestante della città, mentre i Celtic sono l’espressione della comunità cattolica. Gli scontri tra le tifoserie hanno portato anche alla morte alcuni tifosi. Un’identificazione che riguarda non solo i tifosi ma anche gli stessi giocatori: per anni i calciatori cattolici non hanno potuto indossare la maglia dei Rangers così come i protestanti quella dei Celtic. https://gianlucadimarzio.com/it/amoruso-il-primo-capitano-cattolico-dei-rangers-felice-per-la-promozione-parte-del-mio-cuore-e-a-glasgow

Adeguamento pene
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Il grosso errore cui sono dovuti gli scarsi risultati nella lotta alla delinquenza e criminalità, sta nel pensare che le pene debbano essere orientate solo ed esclusivamente al reinserimento sociale dell’individuo. In questo modo lo Stato interviene solamente dopo che i reati sono stati commessi – ed intervenire prima sarebbe molto peggio. L’unica modalità per intervenire prima che sia compiuto il reato è quella di agire attraverso un effetto deterrente tipico della PENA o della SANZIONE e che se opportunamente modulato può tenere lontane le persone dal commettere reati. La validità dell’effetto deterrente è dimostrata sia nelle piccole violazioni del codice della strada (quando le multe sono state aumentate le infrazioni che vedono aumentate le multe diminuiscono immediatamente) sia nella lotta alla mafia o altri reati gravi (sequestro di persona…) : ogni volta che le pene sono state aumentate i rispettivi reati sono diminuiti. L’efficacia dell’effetto deterrente è certa. Purtroppo il pensiero dominante continua a sostenere una filosofia basata sul reinserimento sociale partorita da pseudoscienze come la #psicologia e la #sociologia, che di scientifico non hanno molto. Anche – ma non solo – grazie a tale filosofia, la psicologia e la sociologia NON registrano gli stessi giganteschi passi avanti ottenuti nella tecnologia, nella medicina e nelle scienze in generali negli ultimi decenni. Si insiste nel sostenere un concetto infondato e NON dimostrato quasi fosse un dogma religioso: il reinserimento sociale. Purtroppo il reinserimento sociale NON ha funzionato in nessun paese e le statistiche di recidività e di aumento della piccola […]

Ultima generazione
Il sognatore

Noi potremmo essere l’ultima generazione i cui componenti hanno ancora la possibilità di ribellarsi. Se non ci ribelleremo potrebbero non esserci piu’ opportunita’: noi umani potremmo essere avviati all’installazione di microchip inizialmente utili e che – come è stato per i telefonini – piano piano inizieranno ad essere sempre più invasivi e dotati di tecnologie che manipolano e direzionano, per arrivare nel tempo ad essere ridotti allo stato di robot. Ci parleranno del nuovo #transumanesimo come esseri immortali liberi da ogni preoccupazione – e si orienteranno sopratutto hai giovani perche’ gli anziani – abituati ad un’altra visione del mondo  gia’ vissuto – sono malleabili. I nuovi giovani sempre incuriositi da tutte le belle parole a loro favore – rivolte da quei potenti che non conosciamo e che stanno passo passo costruendo e perfezionando questa nuova societa’ fatta di schiavi inconsapevoli – abituati da sempre ai computer dei quali non conoscono a fondo il funzionamento, si lasceranno microchippare. E per convincere ancora di più i giovani e ricevere i loro consensi si fingeranno di essere i PALADINI DEI GIOVANI e si mostreranno sempre dalla loro parte in tutto e per tutto. Nessuno di loro farà notare come PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELL’UMANITA NON SONO I GIOVANI A FARE QUELLO CHE DICONO I VECCHI MA VORREBBERO CHE SIANO I VECCHI A FARE QUELLO CHE DICONO I GIOVANI. Nessuno di loro farà notare che in questo modo si spezza la catena della trasmissione della conoscenza.

Immigrati viziati
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Stiamo correndo il rischio di creare una casta di immigrati viziati. Questo avverrà se per il trattamento adottato nei confronti dei migranti ci si affiderà alla stessa filosofia ed agli stessi metodi cui ha attinto la pedagogia degli ultimi decenni messa in atto attraverso le scuole e destinata ai bambini. Filosofie e metodi che hanno portato come risultato le generazioni di bamboccioni che ci troviamo davanti ai nostri occhi, utili solo a consumare sempre di più e sempre con maggior INSODDISFAZIONE.   Già in passato ci sono stati “sconfinamenti” in altri settori, dei principi filosofici (non scientifici) applicati integralmente senza alcuna contestualizzazione. Basta guardarsi intorno per capire come gli animalisti abbiano adottato gli stessi principi che hanno portato – senza che gli animalisti stessi se ne accorgano – a snaturare i #cani da caccia, da slitta o levrieri obbligati a vivere nelle città o in minuscoli appartamenti. Metodi che si ammantano di bei pensieri come libertà, sviluppo, creatività, miglioramento….. In realtà mirano solo alla creazione di CONSUMATORI o al massimo di lavoratori a basso costo per produrre a costi bassi ed aumentare i profitti degli imprenditori.   Il capolavoro dei capitalisti è stato quello di aver esasperato l’importanza del lavoro molto più di quanto ne chiedevano i lavoratori. Il risultato nel lungo periodo è stato che il proletariato riveste meno importanza degli imprenditori, grazie al fatto che questi ultimi forniscono lavoro. Anche l’attuale sinistra grazie a continuai annacquamenti ben orchestrati, è concorde nel ritenere banche e imprese prioritari rispetto ai […]

Bisogni e lavoro
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Se tutti avessimo meno voglia di lavorare, il lavoro sarebbe pagato di più. È indubbio. Ma il.lavoro serve a soddisfare i bisogni quindi è necessario. Sono altrettanto necessari i bisogni cui corriamo dietro e per soddisfare i quali si fanno anche due lavori? Ci hanno indotto bisogni fittizi e riempiti di caffè per farci correre e lavorare come matti…..e mentre al lavoratore regalano un telefonino i padroni viaggiano in aerei privati e vivono in castelli con eserciti di servitù. Cosa ha fatto scattare il consumismo? È stato l’aver dato troppa importanza al lavoro (associato con la pubblicità). Il capolavoro dei capitalisti è stato quello di aver esasperato l’importanza del lavoro molto più di quanto ne chiedevano i lavoratori. Il risultato nel lungo periodo è stato che il proletariato riveste meno importanza degli imprenditori, grazie al fatto che questi ultimi forniscono lavoro. Anche l’attuale sinistra grazie a continuai annacquamenti ben orchestrati, è concorde nel ritenere banche e imprese prioritari rispetto ai lavoratori. Un cane che si è DIVORATO LA CODA invece di limitarsi a morderla. Grazie all’innalzamento dell’importanza del lavoro questo è diventato addirittura più importante della legge (è opinione diffusa che per chi sta lavorando bisogna chiudere un occhio) ed addirittura più importante della VITA e della sua creazione e questo lo riscontriamo nell’atteggiamento delle donne che ormai mettono in secondo piano la maternità rispetto al lavoro. Il vaticano ha fornito un notevole contributo in questo senso fin dai tempi di Woytila (il primo papa infiltrato da chi, a quei […]

Lavorare meno lavorare tutti
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LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI Affanxxlo la crescita e l’aumento dei posti di lavoro. La disoccupazione è intorno al 10% da 50 anni e nessuna politica economica la farà diminuire perche il 10% rappresentano i lavoratori al nero, i delinquenti e i ricchi di famiglia. Questo è dimostrato dal fatto che.milioni di stranieri sono arrivati in Italia negli ultimi 30 ed hanno trovato tutti lavoro, ma il tasso di disoccupazione resta costante. È evidente che proprio la politica dell’aumento dei posti di lavoro e la causa primaria dell’arrivo degli immigrati necessari a non far salire il costo del lavoro che potrebbe danneggiare i nostri imprenditori. LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI Grazie alla scusa dell’AUMENTO DEI POSTI DI LAVORO da tempo i governi che si sono succeduti hanno attuato politiche economiche favorevoli unicamente al grande capitale, non solo italiano. Anche a seguito della pandemia, si conferma sempre più la tendenza dei governi italiani a dare sostanziosi aiuti a multinazionali e industriali. Aiuti che provengono da quei soldi che i cittadini hanno pagato con le tasse. Dov’erano gli imprenditori privati quando c’era da pagare le tasse? Multinazionali e grandi imprenditori hanno alle loro dipendenze i migliori gruppi di consulenti fiscali per pagare meno tasse ed adottano strategie inimmaginabili pur di ridurre la tassazione. Non sono evasori, sono perfezionisti della fiscalita’. Contrariamente a chi riceve uno stipendio gia’ decurtato delle imposte e nemmeno si rende conto dell’ammontare versato all’erario mensilmente. C’e’ da chiedersi perche’ dovrebbero essere i primi a ricevere aiuti coloro che hanno sempre […]

Lo Stato deve assumere

Lo Stato in questa particolare situazione e prospettiva DEVE ASSUMERE personale, a valanga in tutti i settori!! Invece si pensa solo ad assicurarsi consensi regalando soldi a tutti, esattamente come racconta CETTO LA QUALUNQUE.   Il governo continua a fare errori iniziali per poi a cambiare idea e correre ai ripari in maniera estrema (come gia’ fatto per il virus). Anche per la ripresa si useranno le tradizionali logiche economiche senza pensare che quelle logiche potevano essere valide in un altro contesto ma NON in questo. In un momento come questo dove il futuro e’ difficilmente prevedibile, piuttosto che dare soldi in maniera oggettivamente impossibile da controllare (vedendoli cosi bruciare velocemente senza alcun risultato futuro sia pur con un beneficio minimo immediato), sarebbe molto più lungimirante SEMINARE per il futuro.   IL MEDICO PIETOSO FA LA PIAGA PURULENTA !!   Le societa’ fino ad oggi “zoppicanti” non si rialzeranno piu’ ed e’ controproducente tenerle in vita. Meglio sarebbe se venissero finanziati loro i cambi di attivita’ verso settori piu’ in crescita attualmente (consegne, farmaceutico….). Societa’ come Linee aeree, crociere, tour operator ecc ….. venditori porta a porta, organizzatori di eventi, cinema ecc. i settori che NON si prevede riprenderanno in un anno o due NON ha senso vengano foraggiati con soldi pubblici che risulterebbero bruciati. … benzina sul fuoco del debito pubblico. Se lo Stato proprio vuole intervenire in questi casi, dovrebbe farlo verso i creditori di queste societa’ evitando cosi l’effetto domino. Le societa’ con possibilita’ di ripresa, dovrebbero […]

homo oeconomicus
sfascismo e consumismo

Solo perche’ chiamata Patria, l’homo oeconomicus prova – di fatto – indifferenza per le sorti della propria comunità ed il dolore di una notizia dura il tempo che questa appare sui giornali. Chi e’ l’homo oeconomicus? E’ quello che vive un assorbimento totale nel proprio lavoro, insegue l’iperproduttivismo e pratica la religione dell’iperconsumismo: Quelli del fare! E’ auspicabile che questo periodo di disagio si trasformi in un occasione per “riordinarsi”, prendere consapevolezza di sé, comprendere la “missione” per la quale è venuto al mondo. Si è costruito un mondo dove si pensava che “la storia fosse finita”, che i prodigi della globalizzazione e della società di mercato, della tecnologia e dell’“ideologia del progresso” avrebbero dispensato l’uomo, e l’Occidente, da qualunque crisi e situazione straordinaria. Ma non è così, e non è stato così!   L’homo oeconomicus si è costruito un mondo dove pensava che “la storia fosse finita”, che i prodigi della globalizzazione e della società di mercato, della tecnologia e dell’“ideologia del progresso” avrebbero dispensato l’uomo, e l’Occidente, da qualunque crisi e situazione straordinaria. Ma non è così!   L’homo oeconomicus pensava che il disinteresse politico fosse la stessa cosa della partecipazione attiva, che per davvero nella vita bisogna pensare solo agli affari propri, magari comportandosi in maniera scorretta per affermarli. Ma non è così!   L’homo oeconomicus pensava che tutto il sistema che vede l’individuo come un’“isola sganciata dal resto della comunità” avrebbe pagato. Ma non è così!   L’epidemia di Coronavirus afferma la necessità dell’atteggiamento esattamente opposto! […]

Diritti umani e imperialismo

A chi parla di diritti umani riferendosi ai migranti bisognerebbe ricordare che la terribile situazione attuale è una tragica conseguenza delle guerre a Gheddafi e ad Assad mosse NEL NOME DEI DIRITTI UMANI. I diritti umani sono il miglior travestimento dell #imperialismo   La parola #DIRITTIUMANI viene USAta per accalappiare tutti coloro che per farsi un’idea hanno bisogno di “etichette”, gli incapaci di ragionare che hanno bisogno di sapere da che parte stare, chi vuole sentirsi buono e per questo superiore agli altri….   I 200.000 profughi che stanno entrando in Europa attraverso le frontiere con la Grecia e la Bulgaria sono per lo più siriani, afghani, e iracheni. Chi non ricorda le guerre “umanitarie” occidentali? Quelle fatte per esportare democrazia e diritti umani? Eccole le conseguenze! Profughi, civili ammazzati e immigrazione di massa in Europa dove a causa di questo cresce razzismo e xenofobia.   https://www.maurizioblondet.it/sulla-grecia-la-sinistra-ha-un-disturbo-oculistico-lo-stesso-di-soros/

Lo sterminio degli indiani del Nord America
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«Ci fecero tante promesse, più di quante ne possa ricordare, ma non ne mantennero una; decisero di prendersi la nostra terra e l’hanno presa» (anziano Sioux, 1890) Quando Cristoforo Colombo toccò le coste del continente americano, pensando di aver raggiunto le Indie, denominò le popolazioni locali “indiani”. L’espressione più corretta per designare i popoli indigeni delle Americhe che abitarono il continente prima della colonizzazione europea, secondo alcuni studiosi, sarebbe “nativi americani”. Tuttavia, entrambi gli appellativi vengono adottati ormai indifferentemente, anche dal mondo accademico. Le recenti scoperte di alcuni genetisti italiani hanno dimostrato che furono almeno quattro le migrazioni che portarono al primo popolamento delle Americhe. Gruppi distinti penetrarono nel continente americano dalla Beringia, dall’Alaska e dalla Siberia. E questo spiegherebbe le diversità linguistiche e culturali dei Nativi Americani (studio pubblicato in un articolo intitolato Reconciling Migration Models to the Americas with the Variation of North American Native Mitogenomes). Il popolamento iniziale cominciò approssimativamente 15-18mila anni fa quando i primi uomini arrivarono in Nord America dall’Asia attraverso un corridoio di terra chiamato Beringia, che connetteva la Siberia orientale e l’Alaska; seguendo la costa del Pacifico, in poche migliaia di anni raggiunsero la parte meridionale del Sud America. Un secondo gruppo umano penetrò sempre dalla Beringia ma ebbe un’espansione geografica più limitata. Circa 5mila anni fa ci fu una terza espansione, in questo caso dall’Alaska, che contribuì alla formazione degli Eschimesi. Infine, vi furono flussi migratori più recenti provenienti dall’estremità orientale della Siberia. La penetrazione dell’uomo bianco nell’America del Nord. Dalla colonizzazione […]

I francesi fanno la rivoluzione e noi ci lasciamo invadere
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LORO HANNO I GILET GIALLI NOI LE SARDINE E KAROLA: La storia si ripete! https://www.tgcom24.mediaset.it/2020/video/pensioni-continuano-le-proteste-in-francia_13622782.shtml Mentre i giovani francesi portano avanti lotte per tutelare chi ha lavorato una vita ed è alle soglie della pensione, da noi il volere popolare viene calpestato a favore di qualsiasi straniero sconosciuto che esibisca il patentino da immigrato. Viene calpestato e al tempo stesso ci vorrebbero far credere che il volere popolare è quello dove la gente si raduna come ad una sagra rionale : la SAGRA DELLE SARDINE. Una sagra nella quale i partecipanti si dichiarano contro l’odio ma odiano chi odia…. Chiedono il rispetto delle regole ma non le rispettano… Accusano di populismo chi fa il volere del popolo e di sovranismo chi vuole che nessuno comandi l’Italia e gli italiani, dimostrando cosi di non conoscere il significato della parola libertà. Ma dagli eredi di COMUNIONE E LIBERAZIONE (cioe’ le sardine: volemose bene….viva il papa…) traspare chiaramente una presunta superiorità nei confronti di chi è più anziano, superiorità che spesso diventa avversione, nell’esaltazione di un conflitto generazionale sempre più palpabile. Per raccogliere i consensi dei giovani politicamente tabula rasa, si fanno portatori dell’idea che I GIOVANI NE SANNO PIU DEGLI ALTRI storpiando un concetto popolare che vede i giovani essere “la speranza del futuro”. Ma questo concetto era valido quando i giovani avrebbero portato avanti le lotte e le idee di generazioni di persone. Certamente non possono essere una speranza per il futuro quando pensano di buttare nella differenziata tutto quanto viene […]

Supervisione giudiziale
L'Italia è quel paese

Dalla fine della prima Repubblica, avvenuta grazie ai giudici di mani pulite durante la presidenza dell’ex giudice Scalfaro, l’Italia ed il governo italiano non sono piu’ supervisionati dal vaticano che, fino a Paolo VI, ha sempre determinato le linee guida del paese cosi come i politici di governo ecc. Con la nomina di Woytila a pontefice, il vaticano si e’ dovuto occupare di problematiche piu’ ampie come quella di far crollare l’unione sovietica attraverso la Polonia e Solidarnosc. Nel momento in cui il Vaticano ha avuto altre priorita’, la competenza sulla “supervisione” e’ passata alla magistratura e da quel momento sono stati i giudici che hanno deciso chi lasciar governare e chi no ed ancora oggi siedono con Mattarella sulla sedia piu’ alta della Repubblica Italiana. Con l’avvio della seconda repubblica, quando dalle urne usciva vincitore un presidente del consiglio che non era gradito alla magistratura, si avviava una battaglia mediatico-giudiziaria che oltre a sfiancare e far diminuire i consensi, si concludeva con l’esclusione dalle cariche pubbliche. Ma il ruolo della magistratura nel direzionare il paese non si limita a questo e va anche in profondita’ alle basi della democrazia e del volere popolare. Ha suscitato un nuovo focolaio di polemiche la recente decisione della consulta di bocciare il referendum proposto da otto consigli Regionali e sostenuto dalla Lega per abrogare la quota proporzionale nel sistema elettorale a vantaggio di un maggioritario puro. Salvini non ha perso l’occasione per gridare allo “scandalo e alla vergogna” definendo la decisione come un […]

Le $ardine contro l’opposizione
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Le $ardine hanno raggiunto un primato: hanno dato luogo a manifestazioni pubbliche contro l’opposizione. L’Italia è un paese veramente strano. Un movimento spontaneo e autoproclamatosi apartitico che scende in piazza contro..l’opposizione al governo! Sono mossi da spinte ideologiche impersonali, prive di reale orientamento costruttivo e di valori eticamente fondanti: manca il potenziale per un impatto effettivo, ma vi è abbondanza di retorica, concetti indefiniti e titillevoli come “libertà”, “accoglienza” e sopratutto “incita all’odio” esattamente come riportano le pagine di facebook a dimostrazione di una forte influenza nella formazione delle idee. Sfuggenti “testimonial” appartenenti all’iconografia patinata dei mezzi di comunicazione di massa e delle loro narrazioni: Greta Thunberg, Carola Rackete, etc, , personaggi pubblici legati a vicende mediaticamente vistose, anche anonimi sconosciuti la cui comparsa in un video inserisce parimenti nella teca del sacro reliquiario. Suona oltremodo anomalo che riunioni sporadiche di 5/10.000 persone vengano innalzate dai mass media allo stesso livello delle manifestazioni sindacali e politiche alle quale partecipano CENTINAIA DI MIGLIAIA di persone o di operai. E’ chiaro che L’UNICO RISULTATO CHE NE SCATURIRA’ E’ QUELLO DI INFLAZIONARE E SVALUTARE LE MANIFESTAZIONI DI PIAZZA che , è solo questione di tempo, si sposteranno solo sui social le cui redini sono ben tenute da chi decide se e quante persone devono essere raggiunte da un determinato messaggio. E’ forse complottista pensare che dietro ci siano i soliti gruppi di “destabillizzazione”? Ho chiesto ai pesci del mio acquario: Com’è l’acqua? Mi hanno risposto: Quale Acqua?

Consolati RAZZISTI
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Quale sarà la prossima trovata “Antistato” camuffata da politically correct? E facile prevedere che cavalcherà l’onda della fobia razzista RIPUDIANDO  il “Prima gli italiani” per poi scivolare velocemente verso l’accusa di “razzismo” e immediatamente dopo a quella di “fascismo” secondo un processo ormai applicato a chiunque sia orgoglioso del tricolore o anche della pasta alla carbonara. A pensarci bene, potrebbe essere da aspettarci un atteggiamento destabilizzante SFASCISTA nei confronti di un settore e di una categoria che, a intervalli di tempo ben precisi, viene utilizzata per facili consensi: Gli italiani all’estero ed i diplomatici. Nel rispetto del politically correct, viene da chiedersi per quale motivo nei consolati italiani all’estero siano adottati comportamenti RAZZISTI e DISCRIMINANTI come quelli che prevedono un diverso accesso e quindi SEPARATE file per l’accesso per i nostri connazionali e per gli stranieri (quelle per stranieri quasi sempre lunghissime) . Non bisognerebbe forse fare una fila unica come al check-in dei moderni aeroporti? O forse i nostri connazionali pretendono di avere la precedenza nel momento che entrano in un consolato d’Italia? Ma, volendo sviscerare a fondo la questione, non possiamo non considerare che i consolati italiani sono uffici aperti solo ed esclusivamente per offrire servizi ed aiuti ai cittadini italiani e sono pertanto da ritenersi, secondo un’interpretazine che va per la maggiore, velatamente razzisti. Quindi, con pieno RIPUDIO del “PRIMA GLI ITALIANI” e all’insegna del “SIAMO CITTADINI DEL MONDO” e senza tralasciare i costi mostruosi sostenuti per il mantenimento dei consolati e dell’assistenza agli italiani all’estero, I […]

Potranno salvarci solo musulmani o cinesi
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Il progresso scientifico e la rivincita del neoliberismo sugli stati sociali hanno aperto a nuovi rapporti fra soggetti umani e non umani. Il dramma dell’umanità è che gli spazi istituzionali sono stati pervasi da “enti non umani“, sempre più potenti, che li hanno colonizzati, alterandone il rapporto con gli umani, deviandoli verso i propri fini e snaturando la Politica e le democrazie. In pochi decenni siamo precipitati da cittadini coesi e consapevoli, a sudditi egoisti, a meri consumatori astiosi, senza una luce a cui mirare. I mercanti del denaro dettano ai popoli i percorsi esclusivamente in nome dei profitti, incuranti di seminare morte e miseria. La massoneria finanziaria americana, la stessa che finanziò le armi di Hitler e le distrusse, ha destabilizzato il Medio Oriente, i Paesi Arabi, il continente africano, colonizzato politicamente e finanziariamente l’Unione Europea, svuotate le sue Costituzioni. Per meglio dominare l’Europa, ha creato la guerra civile in Ucraina e annullato le politiche d ’integrazione con il mercato russo, ridotto alla fame la Grecia, detenendone il debito pubblico. In nome di un anelito di pace e prosperità per tutti gli europei, ha sottomesso l’Italia, snaturato la nostra Costituzione, sottratto al popolo la sua sovranità monetaria e il diritto di votare i propri governi, inchiodato il principio lavoristico, l’ascensore sociale dei lavoratori, con un mortifero principio di stabilità, asfissiato la nostra economia, svenduto l’industria di Stato, venduta alla concorrenza estera la grande industria privata, immobilizzato le PMI, distrutta la fiducia. Nominando essa stessa i nostri governi, sta usando […]

L’unificazione di due religioni
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BERGOGLIO METTE UNA STATUA DI MIGRANTI IN PIAZZA S. PIETRO. Avrebbe potuto – per coerenza – mettere un bel campo profughi o ROM in piazza san Pietro o nelle vicinanze, invece di mettere una statua di migranti. Gia mi immagino la felicita dei ROM ad avere vicino casa tutti quei turisti pellegrini. Ad essere credenti ci sarebbe da chiedersi comemai per la prima volta NELLA CATTEDRALE DEL CRISTIANESIMO TROVANO POSTO STATUE NON CRISTIANE. Un sacrilegio vero e proprio se pensiamo che a S.Pietro trovano posto le rappresentazioni dei papi e dei santi che hanno dedicato la loro vita alla religione E SOPRATUTTO AGLI ALTRI. Un evidente caduta di “meritocrazia” affiancare loro una statua di gente che pensa unicamente a se stessa e quasi certamente NON legati alla nostra religione. Ho sempre dubitato di un papa che sale al trono dopo le inspiegabili dimissioni di benedetto XIV che ancora gode ottima salute. Era evidente la similitudine con papa Luciani ucciso per far salire al soglio pontificio woytila ed abbattere il sistema sovietico. (Papa Luciani, Papa Wojtyla ed il muro di Berlino). Purtroppo molte persone non riescono a vedere lontano e cosi anche bergoglio è stato accolto dallla gente con la simpatia che un popolo di consumatori solitamente dedica ad una novità. Dopo la statua del BARCONE in piazza c’è’ da aspettarsi che sull’altro lato della piazza del Bernini appaia un bel “TRENINO” di omosessuali verso i quali il papa si è già dichiarato “aperto” ….come del resto altri preti Che dire? […]

Liberalismo
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Il liberalismo e’ utile solo ad imporre la forza del piu forte nei confronti del piu debole, attraverso l’eliminazione delle regole. Le regole, se fatte bene, servono (o dovrebbero servire) a tutelare i piu deboli. Se lasciamo che i forti convincano i deboli che la loro debolezza deve essere punita, avremo un mondo di PECCATORI ed INSODDISFATTI.

Esasperazione dell’antifascismo
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La scala di valori che ci viene imposta attraverso il senso comune costruito artificialmente da scuola, giornali, cinema e tv, rispecchia unicamente la visione del mondo delle classi dominanti. Da diverso tempo, in ogni settore della vita ma particolarmente nei media, sembra si faccia una gara a chi riesce ad individuare – ma potremmo dire scovare – il germe del fascismo in qualsiasi cosa, anche quelle che sembrerebbero “disinfettate”. Ad osservare bene, il ruolo dell’analista politico (o del giornalista) in moltissimi casi si è trasformato nell’esacerbatore di aspetti infinitesimali di un argomento nei quali viene individuato un legame con qualcosa di appartenente al regime dell’Italia di 100 anni fa. Quanto più è contorto il ragionamento che mette in relazione l’argomento di passaggio e il fascismo, più  consensi raccoglie e viene osannato l’individuatore, secondo uno schema simile a quello di Sherlock Holmes quando risolve un caso difficilissimo. Sarà forse per questa diffusa inclinazione all’essere investigatori che questi individuatori di fascismo sembrano intelligenti? Questi individuatori di fascismo assumono un rilievo sociale mostruoso e creano un proselitismo che attecchisce facilmente in coloro si ritengono e si autoproclamano di cultura superiore perché vedono cose che gli altri non vedono, vale a dire in quel popolo accuratamente paranoicizzato da anni e anni di terrorismo fascistofobico, che vede il fascismo anche dove non esiste. L’esempio più assurdo di questi tempi è che si accusa di essere un dittatore a chi chiede di andare alle lezioni. Le analisi politiche seguono la stessa linea: individuare in un argomento […]

Definizione di dittatura
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Cos’è la dittatura se non il mantenimento del potere nonostante chi governa abbia la piena consapevolezza che il popolo non lo vuole? Poco conta che la dittatura sia attuata con l’utilizzo dei militari o attraverso lo storico “Dio me l’ha data guai a chi me la tocca” o attraverso il politically correct come avviene oggi in Italia. Si parla di dittatura laddove PER GIUSTIFICARE IL GOVERNO ci si aggrappa all’interpretazione arzigogolata di una norma elettorale emanata – tra l’altro – da un parlamento ILLEGALE in quanto era stato eletto sulla base di una legge elettorale che la corte costituzionale (della quale faceva parte l’attuale Presidente della Repubblica, Mattarella) dichiarò incostituzionale. Nel 1993 l’allora presidente Scalfaro decise di sciogliere le camere a seguito delle inchieste dei giudici di mani pulite che fecero crollare i partiti storici come la DC il PSI il PCI il PRI …… che affollavano il parlamento. Scalfaro decise quindi che il parlamento non rappresentava piu’ il volere del popolo, come aveva dimostrato il famoso lancio di monetine a Craxi, e quindi SCIOLSE LE CAMERE. Immaginiamo cosa sarebbe successo se avesse continuato a tenere in parlamento quei parlamentari SOLO PERCHE ERANO STATI VOTATI e la costituzione dice che bisogna provare a fare di tutto per avere un governo. Berlusconi non sarebbe sceso in politica e probabilmente ancora oggi avremmo la DC e il PSI che governano. NON Solo. Il nuovo governo italiano che ha ripudiato le proprie posizioni elettorali – e che gli elettori non potevano immaginare – […]

La deforestazione mondiale e la crescita perpetua
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PERCHE I PAESI POVERI DOVREBBERO RIMANERE POVERI PER RIPULIRE L’ARIA CHE NOI CONTINUIAMO AD INQUINARE?? Non sarebbe forse giusto dare loro un compenso direttamente proporzionale al mantenimento delle foreste equatoriali? Le Nazioni Unite spendono miliardi per mantenere il patrimonio UNESCO ma le foreste equatoriali non sono anch’esse patrimonio dell’umanita? È tempo che le nazioni unite decidano di fare fatti concreti contro la deforestazione e smetterla con le CHIACCHIERE che non toccano le multinazionali. È altamente scorretto oltre che senza risultato, pretendere che paesi come l’Indonesia o il Brasile continuino a rinunciare ai profitti derivanti dalla deforestazione per permettere ai paesi industriali di continuare ad inquinare sempre di più. FIRMA LA PETIZIONE PER RISARCIRE GLI INDIGENI (Purtroppo il sito Change.org fa di tutto per oscurare questa raccolta di firme che evidentemente da fastidio ai sorosiani) È altamente egoistico e prepotente chiedere agli indigeni di continuare a vivere nella povertà rinunciando ai guadagni dell’agricoltura, del legname, piantagioni o altri posti di lavoro che potrebbero provenire dalla deforestazione delle loro zone. Per quale motivo questi paesi dovrebbero rinunciare al loro sviluppo senza che i paesi che inquinano l’aria di tutto il mondo risarciscano in modo adeguato chi sacrifica il proprio popolo per ripulire l’aria che altri hanno inquinato e che pretendono di inquinare sempre di più? Chi ha stabilito quali devono essere i paesi da adibire a SPAZZINI DELL’ATMOSFERA?? Sarebbe molto più corretto – ed ecologicamente utile all’intera umanità – monitorizzare per ogni paese la superficie delle aree ricoperte da foreste e fornire […]

Pecore mutanti
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OGGIGIORNO LE PECORE SONO MUTANTI Nelle società dove il consumismo ha preso piede è in azione una macchina infernale che trasforma ogni cosa, destituisce tutto di senso, modifica la realtà e noi stessi, trasformati in gregge di mutanti. La moda viene considerata come progresso, il conformismo chiede entusiasmo dinanzi al nuovo, continuo cambiamento come fervore modernista. Nessuna epoca – per quanto ci facciano credere il contrario – ha tanto amato il nuovo quanto la nostra, trasformando un sistema economico, addirittura in uno stile di vita. Anzi a guardarci bene è diventata una religione con i suoi comandamenti, le sue festività, predicatori e luoghi di culto dove esercitare quello che gli spot dei predicatori ci intimano o ci convincono subdolamente ad eseguire. Nella mitologia greca, Proteo era l’immortale vecchio del mare in grado di predire il destino, non perché dotato di poteri paranormali ma solo perché utilizzava l’esperienza del vissuto, la memoria di quanto già accaduto, la capacita di identificare situazioni simili: in poche parole l’esperienza. L’esperienza che mai come oggi sembra aver così poco valore in tutti campi, sconfitta dal comandamento consumista che dispone che “i tempi sono cambiati”. E’ il fascino che il consumismo esercita su molti arriva a influenzare la concezione di vita e di natura la cui lentissima mutabilità è alla base dell’evoluzione della specie di durata millenaria. Le società occidentali oggi – come vertice dell’assurdo – ritengono evoluzione il comportamento omosessuale come ritengono evoluzione la scarsa prolificità delle donne. La megamacchina del denaro, del consumo, dello […]

Le leggi dovrebbero difendere i piu poveri

Resto sempre dubbioso quando sento criminali assassini accusare di essere “maltrattati” ed elevano a tortura qualche schiaffo ricevuto. Non mi sembra che ci siano paesi al mondo dove la criminalità sia bassa grazie al fatto che la legge lega le mani alle forze dell’ordine. Certo queste ultime non devono approfittarsene, ma stare ad analizzare con la lente ogni loro comportamento, non migliora la società e aiuta solo i criminali più forti, quelli senza scrupoli. È come giocare a carte e voler vincere contro un baro professionista e pretendere di farlo senza barare. In Italia, la MAFIA si e approfittata di questo lagnarsi dei piccoli criminali (che hanno PIU ragione di lamentarsi) per pretendere anche per i peggiori criminali trattamenti da reati minori. La mafia non è stata sconfitta anzi si è installata nelle stanze del pitere ed anche al nord domina grazie agli ingenti capitali reinvestiti in attività lecite, rispettando le leggi….. Proprio come si vanta di aver fatto il giudice Grasso in questi giorni. È forse questo lo stato che voleva il giudice? Ha catturato uno o due capi mafiosi ma ha lasciato passare il messaggio *ti trattiamo coi guanti” attraendo proseliti al crimine mafioso. Le leggi dovrebbero difendere i più poveri ed invece vengono applicate a favore dei forti e dei potenti che hanno i mezzi per approfittarne….. Per fare un esempio: Se la polizia stradale rispettare le leggi nel traffico….arriverebbe sempre tardi, ma per fortuna a suo tempo qualcuno ha pensato alla possibilità di METTERE LA SIRENA […]

Contributi UE

Tante BELLE PAROLE inserite nei programmi UE che nascondono fra le righe i modi in cui ONG e propagandisti vari ricevono finanziamenti ingentissimi pagati da tutti noi (perche contrariamente a quello che si crede l’Unione europea non regala soldi ma ridistribuisce i contributi che ogni paese paga). Basta inserire delle linee guida estremamente vaghe che prospettano concetti verso i quali nessuno puo’ dirsi contrario, per poi creare un legame lontanissimo con un’attivita’ che magari stravolge il senso del concetto ma che ottiene fondi cospicui. Ecco quindi che basta fare un film (un’attività che di fatto è A SCOPO DI LUCRO ) dove si toccano argomenti vagamente riconducibili a concetti umanitari o sociologici, per avere assicurato il contributo UE, oltre al lucro. Questa rappresenta una evidente concorrenza sleale che permette solo all’arte e alle conoscenze che rispondo a determinate correnti di pensiero (basate sul lucro) di poter diffondere il loro pensiero. ESATTAMENTE COME AVVIENE NELLE DITTATURE. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX%3A52018PC0383R%2801%29&from=EN&fbclid=IwAR3JJ9uBlbi55fj4g7Mi5lUOCDt-9RMV-qzz0K2n7tYoJ-oZ_odCnyyz2_A

gheddafi il nostro miglior nemico

Una ricostruzione da brividi che fa pensare come ogni paese potrebbe fare la fine della Libia, solo perche contrario al potere delle nazioni unite. C’è da dire che da quando trump è al potere le guerre USA sono diminuite se non azzerate. #imperialismo https://www.la7.it/atlantide/rivedila7/atlantide-con-andrea-purgatori-gheddafi-il-nostro-miglior-nemico-01-07-2019-275883

Melting pot
Melting Pot

Tutto si mescola, che noi vogliamo o no, e si presenta diverso da come era in passato. Il “melting pot”, cioè la pentola dove le cose si mescolano insieme, era l’espressione creata, negli Stai Uniti, qualche anno fa, per descrivere la mescolanza delle razze, delle culture, delle tradizioni, degli stili che confluivano a comporre la società americana. L’ignoranza degli americani associata alla loro  presunzione, li spinge a cercare di modificare gli altri per farli divenire come loro (del resto i pellirosse avevano ben capito) ed ha portato a far credere anche agli italiani i cui lobi sono stati modellati da lunghi anni di propaganda culturale dello zio tom, che anche l’italia dovrebbe diventare una pentola dove mescolare le verdure. L’incapacita di ragionare però, non fa compiere a queste persone il minimo ragionamento che consiste nell’individuare la provenienza delle verdure da porre nella pentola per creare le pietanze. Le verdure, infatti, provengono ognuna dal loro orto nel quale bisogna stare bene attenti a coltivarle in maniera diversa e secondo le loro specifiche esigenze, in maniera che  ognuna possa crescere rigogliosamente vedendo rispettate le esigenze di acqua, sole, ombra o siccità ecc. ecc. come un buon coltivatore sa benissimo.  Sarebbe una follia pensare di coltivare ortaggi senza creare appositi settori dedicati ad ogni prodotto: immaginiamo un orto dove le patate, il prezzemolo, i cocomeri, le cipolle, i fagioli….. fossero tutti seminati alla rinfusa. I risultati sarebbero certamente inferiori a quelli di un orto nel quale ogni prodotto vede rispettate le sue esigenze, […]

L’individualità e la psicologia delle emozioni
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Anni e anni di traffico di Roma mi hanno fatto maturare l’idea che nel traffico automobilistico si può individuare la dimostrazione inequivocabile di come (e quanto) si riveli dannosa e controproducente l’individualità, e tutte le pedagogie orientate all’esaltazione dell’individualità, del carattere e della personalità. L’interpretazione soggettiva delle regole, le giustificazioni alle proprie infrazioni, la condanna di tutti gli altri infrattori fino ad arrivare spesso anche all’odio generalizzato verso chi sanziona, sono i sintomi emblematici di una “malattia” sociale che risiede nel deviato concetto di carattere, oggi condiviso quasi unanimemente. Quel concetto di carattere che per emergere e confermarsi deve scontrarsi fin dall’adolescenza con i genitori prima e con la società poi secondo uno schema che prevede (e fomenta) l’esigenza di differenziarsi in virtù del credersi superiori. Di conseguenza non se ne esce mai e si resta “Peter pan” a vita (ben rifocillati da quelli che ti dicono “ascolta il bambino che c’è in te”). Siamo sicuri che questa esaltazione del carattere in contrapposizione alla società, non si limiti alla trasgressione ma raggiunga, in quei casi limite, la voglia di imbracciare un fucile mitragliatore e sparare all’impazzata per uccidere chiunque si trovi sul tuo cammino. E’ difficile credere che sia casuale che questo tipo di fenomeno sia cosi diffuso proprio negli USA il paese che ha sempre caldeggiato e spinto per diffondere le psicologie che puntano su carattere e personalità? Non dovrebbe forse farci preoccupare il fatto che anche in Italia oggi sia sempre più utilizzata l’espressione “prendere un fucile ed […]

Sembrare comunisti
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Negli anni 70 chi sapeva guardare lontano senza farsi affascinare dal piacere immediato capiva benissimo che con il tempo anche il mare si sarebbe inquinato e anche l’aria…. Anche se sembrava impossibile ….. esattamente come oggi, a chi ha la vista corta, appare impossibile che spingendo sull’acceleratore dell’omosessualità fra 40 o 50 anni gli uomini e le donne non saranno più in grado di riprodursi e la nostra società farà la fine dei dinosauri o dei Maya.

il cavallo di Troia
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CANTAMI O DIVA DEL PELIDE ACHILLE…. Gli autoproclamati acculturati, dimenticano gli insegnamenti di Omero e relegano l’Eneide nell’angolo delle poesie di battaglie. In realtà uno dei messaggi di Omero – nemmeno troppo ermetico – era quello di come la religione si presti ad essere utilizzata da chi ha tentato vanamente di conquistare e rompere l’assedio della città nemica. E’ difficile non fare un parallelo con chi oggi, dopo oltre duemila anni, intende far entrare dentro le proprie mura “canotti o imbarcazioni di troia” cariche di sconosciuti provenienti da paesi ai quali abbiamo fatto la guerra per millenni e che crediamo che oggi non ce l’abbiano più con noi e siano tutti buoni e pronti a venire a lavorare per pagarci le pensioni. Dietro questo cavallo di troia ci sono sempre le religioni. Quelle religioni che fecero credere che il cavallo fosse un dono di dio ricevuto per la loro bontà e che oggi predicano bontà e umanità per far entrare lo stesso cavallo/barcone dentro le mura. Cosa ci impedisce di pensare che – come a Troia – una volta entrati in Italia, non chiameranno parenti e amici che a loro volta chiameranno parenti e amici. Cosa ci impedisce di pensare che loro applicheranno la legge del più forte come hanno da sempre visto fare nei loro paesi e nella natura circostante? In Kosovo è iniziato in questo modo il processo che nel corso di qualche decennio ha portato alla guerra civile e quindi alla scomparsa della Jugoslavia. La jugoslavia è […]

Vivere nell’ottusità
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Si vive in un’epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso. Il problema del vivere da svegli in un mondo di addormentati è che poi bisogna sopportare questo scempio pur praticando l’autarchia nel proprio piccolo, e continuare ad assistere a teatrini squallidi e senza senso.

La guerra per il posto di lavoro
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Le lenzuola calate dai balconi. Gli antagonisti e i centri sociali in piazza a prendersela con le forze dell’ordine. I progressisti nei talk show a lanciare l’allarme fascismo. Le élite europeiste a fare appelli per fermare l’avanzata populista. E i vescovi dai pulpiti a tuonare contro chi affida la propria campagna elettorale al sacro rosario. Poi buonisti, i fan dell’accoglienza e i professionisti dell’immigrazione. Tutti a bocca asciutta. C’è da chiedersi cosa sarebbe stato senza la forte offensiva contraria che ha accerchiato da tutte le direzioni, e cosa sarebbe stato se ile votazioni avessero riguardato l’Italia invece di riguardare il parlamento europeo (cui i leghisti non ripongono alcuna fiducia e possono aver disertato). Un’Europa che in pochi ormai considerano come continente plurimillenario fatto di storia e cultura, e forgiato dalle imprese di Leonida, di Giulio Cesare, di Giovanna D’Arco, Federico II di Svevia, Napoleone e dal sangue sulla Somme o sul Piave, attaccato quotidianamente da notizie terrificanti: uteri surrogati, suicidi assistiti, legalizzazione della polizia della Sharia e fine di ogni sentimento nazionale e identitario. Tutti figli non di un ventre materno, ma del perbenismo e del mondialismo, accuditi non da una levatrice, ma da una sinistra mondialista e globalista che ha ammainato ogni sua bandiera culturale. La sinistra nata nel solco del marxismo ottocentesco, fondata su basi anti utilitariste e comunitarie e incentrata sulla fabbrica, sulla Nazione, ma anche sulla società patriarcale, che come centro nevralgico aveva la famiglia operaia, oramai non esiste più, come non esistono più i celebri […]

etnocentrismo dei diritti umani
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Non vi è nulla di più etnocentrico delle rivendicazioni universalistiche. I media non pronunciano più la parola IMPERIALISMO ma il piano va avanti da decenni ed ormai ha quasi conquistato tutti i paesi che forniscono energia (guarda caso). La presunzione di superiorità che l’Occidente (leggi USA), almeno nella sua categorizzazione concettuale, riversa nei confronti di altri popoli, dei loro sistemi di vita e dei loro modelli tradizionali di riferimento. Un discorso che ci rimanda a tutto quell’insieme di luoghi comuni, stereotipi e nel migliore dei casi assiomi validi per il modello occidentale, ma non per il resto del mondo, e che va sotto il nome di “diritti civili e umani”. In nome dei “diritti umani”, e di logiche simili, si è proceduto a guerre di invasione, saccheggio e sterminio a danno di numerosi Stati, definiti dispregiativamente “canaglia” e guidati da cosiddetti “dittatori” e “tiranni”. Dalle guerre del Golfo alla Jugoslavia, dall’Afghanistan alle primavere arabe (Libia e Siria su tutti), dall’Ucraina al Baltico e comprendendo le innumerevoli frizioni nei confronti di Russia, Cina, Corea del Nord, Iran, Venezuela e sud America in generale, tutti questi scenari sono stati investiti da questo ragionamento.  

Continuamente indaffarati
Corriere-Print-Nazionale

L’ americano medio associa l’indaffaratezza con l’essere molto richiesto quando, in realtà, nella maggior parte dei casi essere molto indaffarati significa non sapersi organizzare. Cosa porta le donne a dover conciliare il lavoro i figli e la famiglia? Le statistiche indicano che le donne sono più indaffarate degli uomini, cosa le fa combattere per avere un lavoro invece che combattere per non averlo? Secondo il modello americano che ormai ha preso molto piede anche in Italia, essere super-impegnati è diventato quasi un obbligo sociale. Ci si lamenta dei troppi impegni, ma si fa anche a gara a chi ne ha di più. Essere occupati è uno status, ci fa sentire importanti Sempre di corsa, sovraccarichi, stressati. Quelli con la sensazione costante di non potersi concedere neppure una pausa. Quand’è che abbiamo iniziato a essere così indaffarati? Chi ha fatto scattare la trappola? “Ognuno brucia la sua vita e soffre per il desiderio del futuro e il disgusto del presente. Ma chi sfrutta per sé ogni ora, non desidera il domani né lo teme. L’animo degli affaccendati , come sotto un giogo, non può voltarsi e guardare indietro. La loro vita è come voler riempire un vaso senza fondo.” (Seneca) Questa società costringe a troppi ruoli tutti insieme, ma la storia  secondo la quale l’uomo è in grado di fare solo una cosa alla volta, mentre le donne agiscono in multitasking sta rovinando tante persone. Agire in multitasking, proprio questa una è tra le cause dell’ infelicità. Una delle prerogative della […]

E’ democratico votare due volte?
Doppia+cittadinanza

Da un po’ di tempo si parla spesso della cittadinanza e quasi sempre questa viene definita come se fosse una specie di tessera di un club e molti la vorrebbero rilasciata per il semplice fatto di pagare le tasse in Italia o per essere capaci di parlare l’italiano. In realtà la cittadinanza è una cosa ben più profonda e che fornisce – ad esempio – la possibilità di diventare giudice o poliziotto o addirittura Presidente della Repubblica. Quante donne sarebbero felici di veder processare da giudici musulmani i loro molestatori? Quanti sarebbero contenti di rilevare una rigidità esasperata nei controlli alcoolemici se questa venisse applicata da poliziotti dai lineamenti pakistani? Ma c’è un’altra cosa che ha un’importanza estrema e meriterebbe forse di essere recepita nella vita sociale: In Italia e in altri paesi uno dei maggiori diritti legati alla cittadinanza è il diritto di voto. Attualmente chi ha doppia cittadinanza ha diritto di votare nei due paesi dei quali è cittadino e, nel caso siano entrambi europei, può addirittura esprimere due voti per la composizione del parlamento europeo. Dovremmo forse iniziare a chiederci quanto sia corretto votare per più parlamenti o per più presidenti di uno Stato! Quali conseguenze potrebbero scaturire a breve o lungo termine? Una conseguenza dell’aumentare smisurato delle persone che avranno doppia cittadinanza, è quella di aspettarsi che coloro che in un paese votano per un partito, voteranno nell’altro paese per il partito ad esso collegato. Questo con il tempo porterà alla creazione di schieramenti sovranazionali e […]

Concorrenza
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Il concetto che la concorrenza fa abbassare i prezzi, ripetuto continuamente fin dalle scuole dell’obbligo, implicitamente include il concetto che gli imprenditori siano stupidi e si facciano la guerra tra loro mentre i consumatori sono intelligenti e sanno scegliere: questo è populismo puro!!! In realtà gli imprenditori sanno associarsi e andare d’accordo molto più dei consumatori tra i quali la competizione è molto superiore di quella che vi è tra gli imprenditori, come dimostrano le file ai saldi o ai nuovi prodotti…. Pensare che il prezzo lo decide il consumatore significa attribuirgli una capacita che non possiede e fornire al venditore una giustificazione al ricaricarico eccessivo. Una volta acquistata l’auto si diventa schiavi del prezzo della benzina ed anche usandola meno le compagnie petrolifere guadagneranno di più per ogni litro venduto grazie all’abbattimento dei costi unitari. Si diventa schiavi dei pezzi di ricambio, delle officine autorizzate, delle assicurazioni….. Consumismo è schiavitù!  

Murales
consumismo

Vi sono molti casi di scuole che prendono l’iniziativa di portare i piccoli a disegnare sui muri della città pensando in questo modo di avviare i piccoli all’arte e rendere migliore il luogo dove vivi. Personalmente ritengo che avviare i piccoli ad imbrattare i muri e quanto di più diseducativo possa esserci e di socialmente dannoso. Gli street art (definizione in inglese usata per sentirsi più fighi) sono delle persone che impongono ad altre la loro idea di arte appropriandosi di spazi che sarebbero pubblici e quindi di tutti. Il tutto per appagare un loro desiderio di essere “famosi”, infatti gli scarabocchi vengono fatti in posti ad alta visibilità. Il fatto che alcuni (pochi) eseguano dei disegni che potrebbero risultare piacevoli (per favore non chiamiamole opere d’arte…..è offensivo per i veri artisti) non fa diminuire la responsabilità per l’appropriazione di cose pubbliche secondo un concetto che ha preso sempre più piede e cioè “se una cosa è pubblica io sono il padrone di questa cosa”. I bambini dovrebbero essere avviati verso un comportamento sociale più sentito e non verso un comportamento individualista ed egocentristico come quello di poter disporre dei muri cittadini per disegnare quello che si vuole. In questo modo il bambino avrà un’idea fuorviata perchè il messaggio che sarà trasmesso è quello che la cosa pubblica è a sua completa disposizione e che lui può fare quello che vuole. Potremo poi lamentarci se a casa fa la stessa cosa e sopratutto se oltre a dipingere sui muri dipingerà […]

La Crescita? Una cosa da bambini
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La Crescita? È UNA COSA DA BAMBINI ….. Molti ben ricorderanno come, quando si era bambini, non si vedeva l’ora di crescere. L’aspettativa era che crescendo, tutti i problemi si sarebbero risolti come per miracolo ed al tempo stesso si sarebbero potute fare cose prima impossibili. La crescita era uno degli obiettivi primari che in alcuni casi arrivava ad ossessionare l’esistenza di alcuni come accadeva a coloro che, ad esempio, che non crescevano in altezza quanto gli altri. Quante volte ci siamo ritrovati a misurare la nostra altezza, e confrontarla con quella dei compagni di classe, creando classifiche da utilizzare in ogni ambito. E quanto ci sentivamo grandi quando eravamo più alti di un amico che aveva un anno in più!! Il miglior complimento che ci potevano fare parenti e amici, era quello di dirci “ma quanto sei cresciuto…. Come sei diventato grande….”. Eravamo disposti a mangiare qualunque cosa “perché fa crescere”. Da bambini il tempo sembra trascorrere molto lentamente e si vorrebbe che scorresse più velocemente, impazienti di crescere ed essere sempre più grandi. Non c’è niente di strano in questo è successo a tutti ed in tutte le epoche Poi ad una certa età – chi prima chi dopo – ci si accorge di non crescere più: ce ne accorgiamo quando, nonostante il tempo continui a passare, i vestiti ci vanno ancora bene. (*) Da quel momento la concezione del tempo cambia ed è un fattore fondamentale del carattere e della personalità. Da quel momento, più passa il […]

Parla per te io non sono uguale a nessuno
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A Scuola: “Siamo tutti uguali!” “Parla per te, io non sono uguale a nessuno” Le disorientanti contraddizioni della pedagogia individualista che da oltre 20 anni monopolizza le scuole e che creano disorientamento nei piccoli. Disorientamento che da grandi potranno sanare facendo shopping e comprando beni che li caratterizzeranno e nei quali ricercare la loro identità.     Pedagogia mammoide e infantilismo sociale  

Governo consumista
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L’esercizio della democrazia, oggi, consta nell’assicurarsi un Governo che guidi il Paese in modo tale che i cittadini possano permettersi di acquistare i beni che desiderano e che non impedisca di godere tranquillamente i beni che già possiedono.

Cercare di lavorare meno è peccato?
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Siamo abituati a pensare che chi lavora tanto sia una persona di sani principi e da ammirare. Si dice infatti “è un gran lavoratore” per indicare una persona di qualità, con grandi pregi, un bravo padre di famiglia. Ma… Una delle differenze tra destra e sinistra è che una è per i diritti e l’altra per i doveri. Dal mio punto di vista privilegiato mi chiedo cosa sia per me il lavoro: un diritto individuale o un dovere sociale? L’unica cosa di cui sono certo è che il lavoro è encomiabile e, più è brutto più dovrebbe essere lodato. il lavoro è un mezzo per soddisfare i bisogni sopratutto i primari ma non solo. Una volta soddisfatti i bisogni, il lavoro può essere un’assicurazione per il futuro e per la vecchiaia. Soddisfatto questo scopo le motivazioni devono essere altre e di ampissimo raggio ben oltre il proprio individualismo ma quanti hanno la volontà e le capacità? Il lavoro dovrebbe essere il diritto ad assicurarsi la vecchiaia e poi il dovere di farsi da parte. L’aspirazione della società dovrebbe essere quella di diminuire il periodo lavorativo. Ma questo non avviene ed è un’altro discorso. Il lavoro per una gran fetta della società non sarebbe necessario ma lo reclama fortemente. Perché? Per arrivismo o per bisogni sempre maggiori da soddisfare. L’esasperazione dell’importanza del lavoro, quindi, confluisce nel consumismo e forse addirittura lo origina. E questo potrebbe essere dannoso per la società sempre più avida di risorse ed energia e produttrice di immondizia […]

40.000 bambini nelle miniere della colonia francese del Congo
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Generalmente non andrebbero riprodotti articoli nei quali i bambini sono strumentalizzati dalle Nazioni Unite per direzionare opinioni utili agli scopi di chi deve guadagnare sempre di più. Provo a fare un’eccezione, tenendo ben presente che anche questo argomento è influenzato dalla propaganda che – invece di spingere per limitare i consumi di inutili batterie – spinge ognuno verso il buonismo e fa sorgere nei CONSUMATORI LA NECESSITA’ DI LAVARSI LA COSCIENZA . Secondo le ultime stime dell’Unicef sono circa 40.000 i ragazzi e le ragazze minorenni impegnati nelle miniere del sud della Repubblica democratica del Congo. Molti di loro lavorano nelle miniere di cobalto, prezioso minerale utilizzato per la produzione di batterie ricaricabili utilizzate per i nostri cellulari, tablet, computer e altri dispositivi elettronici. I bambini – ovviamente – lavorano come gli adulti

Lezioni di democrazia
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È dura dover prendere LEZIONI DI DEMOCRAZIA DALLA ROMANIA, eppure è cosi. Fra due settimane in Romania ci sara un referemdum che chiederà alla popolazione se è d’accordo o meno sui matrimoni omosessuali. Quei matrimoni da noi denominati unioni civili (lasciando subdolamente intendere che le altre unioni sono incivili) IMPOSTI in Italia dal governo Renzi con una legge molto contestata e con una maggioranza trasversale evidentemente contraria. Secondo Renzi la democrazia è del tipo: si fa come dico io e se non siete d’accordo organizzatevi per fare un referendum abrogativo. Il tempo ha fatto pagare a Renzo la sua arroganza ed è stato assecondato nella sua originaria intenzione di rottamare il PD…… Tutto ilOD, lui compreso!! Ma non aveva alternative: gli ordini delle nazioni unite non si discutono e Renzo si è dimostrato un bravo soldatino che però ha pagato caro. In Romania la situazione è diversa, ma molto più democratica e nonostante le pressioni siano le stesse che si sono attivate contemporaneamente anche in Italia e nel mondo intero, in questo paese non hanno ottenuto il loro scopo pur avendo messo in campo le loro migliori tecniche di persuasione. Inizialmente, il progetto di legge venne bocciato per l’attiva movimentazione da parte della chiesa ortodossa (altro che Bergoglio) che raccolse le firme dei fedeli nelle chiese e presentò in parlamento milioni di firme contrarie facendo ritirare il progetto di legge. Ma le organizzazioni straniere hanno continuato la loro azione ed in un momento di debolezza dell’attuale governo PSD lo ha […]

Assicurazione obbligatoria sugli immobili

Se, invece del PONTE DI Genova, la scarsa manutenzione avesse interessato una CENTRALE NUCLEARE dove sarebbe oggi l’Italia e parte dell’Europa? A prescindere dal fatto che una crisi radioattiva avrebbe smantellato l’Italia intera, lo stato non può riuscire per lungo tempo a farsi carico di ricostruire o risarcire case e abitazioni delle vittime di terremoti, alluvioni, di crolli, frane e di quant’altro accada per cause naturali. Come risolvere il problema? Ci sono molti paesi – ad esempio la Romania – dove i proprietari di immobili sono obbligati a stipulare un’assicurazione sull’immobile posseduto, pagando poche decine di euro anno ad un apposito istituto di Stato (del privato non ci si può fidare, scapperebbe con la cassa nel momento più opportuno). l’istituto di Stato si occuperebbe quindi di ricostruire le case degli sfollati o delle vittime e di risarcire i danni, oltretutto senza gravare sul debito pubblico e facendo in maniera che i pagamenti dei premi assicurativi venissero reinvestiti nella società con un beneficio per l’economia del paese. Ci sarebbe inoltre l’ulteriore vantaggio dovuro al fatto che il premio assicurativo da pagare sarebbe graduale al valore della casa e del suo stato di conservazione e costruzione. Quindi, per pagare un premio inferiore, molti sarebbero maggiormente disposti ad effettuare lavori di messa in sicurezza delle case che non rispettano gli standard di costruzione o sono situate in luoghi a rischio elevato.

Meritocrazia
meritocrazia

Democrazia e meritocrazia sono perfettamente compatibili? O hanno delle ampie zone di incompatibilità? Finché il popolo decide quale sia il merito da premiare, entrambe possono coesistere. Nel momento in cui il popolo non è in grado di capire il merito o questo viene travisato, si ha il populismo che spesso si autoproclama meritocratico. Oggi la meritocrazia premia chi ha il merito di non avere alcun merito e questo avviene grazie alla democrazia

Frigoriferi sempre più grandi
Lezione imparata

Le famiglie numerose sono sempre di meno, ma i frigoriferi sono sempre più grandi (per non parlare dei carrelli del supermecato). Come si spiega? Con l’aumentata quantità di cibo che ogni occidentale consuma pro capite. Difficilmente si trovano dati e statistiche sulla quantità di cibo pro capite che trangugiamo e su quanto questo sia quantitativamente superiore a quello che abitualmente i nostri avi mangiavano in passato, quando facevano anche una vita più attiva e faticosa. Questo dovrebbe far riflettere su un concetto che oggi è diventato una ferma convinzione della quasi totalità dei consumatori ben indotti a credere che fare sport e andare in palestra FA DIMAGRIRE…. Fa bruciare i grassi (secondo un ragionamento diffuso). In realtà, approfondendo il ragionamento, non si può dimenticare che faticare di più fa venire più fame e quindi porta a mangiare di più anche i giorni successivi, perché il nostro metabolismo ha anche la capacita di prevedere e quindi adattarsi in previsione (concetto alla base dell’evoluzione darwiniana). Quindi il nostro corpo, prevedendo sforzi futuri, aumenterà la trasformazione del cibo in grasso, che non e automatica ne costante ma variabile, tra le altre cose, in previsione delle necessità (ecco perche c’è chi assimila e chi no) e potervi far fronte al momento giusto quando gli sforzi previsti si presenteranno. Ecco quindi che chi ha una vita molto attiva assimila molto di più di chi ha una vita sedentaria che invece mangia ed espelle gran parte di quanto ha mangiato. Questo, ovviamente, in mancanza di patologie. […]

Stati Uniti d’Europa
IMPERIALISMO-USA

È il populismo che inquina la democrazia e più aumenta la concentrazione di populismo e più la democrazia diviene tossica. Questo è il limite intrinseco della democrazia, amplificato dall’influenza del consumismo che la fa necessitare di concetti sempre nuovi ma incompatibili. Che fare? Probabilmente ci avviamo verso una guerra civile e i motivi potrebbero essere gli stessi che portarono alla guerra civile americana tra nordisti e sudisti vale a dire il ruolo degli stranieri nella società. Il problema lo hanno avuto gli americani per primi e non solo NON lo hanno risolto ma, come sempre, lo hanno trasmesso agli altri paesi grazie all‘imperialismo culturale. D’altra parte gli USA sono un misto di popoli con solo 300 anni di storia e politiche di standardizzazione umana a causa dell’afflusso da tutti i paesi e quindi della necessità di un pensiero comune che omogeneizzasse la popolazione. Gli USA hanno ragione di esistere in quanto privi di storia e tradizioni che determinano l’evoluzione di una società, ma non devono cercare di distruggere le società che hanno una storia, come ionvece tentano subdolamente di fare per togliersi da dosso la loro evidente inferiorità. Ipotizzare gli stati uniti d’Europa significa cancellare il nostro bagaglio e assoggettarsi agli americani. Per gli USA è normale non distinguere. Per gli italiani lo è un po meno ed anche per gli europei, gli arabi, gli asiatici. Perche, ad esempio, dovrei rinnegare di discendere dai romani le cui opere sono ancora davanti ai miei occhi? Perche dovrei rinunciare a quello che […]

Pedagogia consumista
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Uno dei principi basilari delle nuove pedagogie applicate a partire dagli anni 80, identifica come dannosissimo il fatto di cercare che i figli assomiglino ai propri genitori. Questo bel pensiero, tipico di coloro che vogliono apparire altruisti e disinteressati, è a mio giudizio la causa del principale errore alla base della disgregazione sociale e dell’individualismo consumista. La natura infatti ha fatto in modo che GENETICAMENTE il figlio abbia tratti somatici e carattere dei genitori: CI SARA UN PERCHÉ !! Il perché sta nella possibilità di evoluzione che Darwin ci ha spiegato. Non è lecito ritenersi presuntuosamentemente superiori alla natura al punto di andare contro quelle leggi che hanno permesso la vita e l’evoluzione umana. Sforzarsi di non trasmettere il proprio carattere o evitare di indirizzare i figli – come fanno molti genitori – serve solo a disorientare i figli e scaricare su di loro responsabilità genitoriali. >Troppo Comodo! Ma il problema più importante è il mancato trasferimento dell’esperienza che porterà facilmente i giovani a ripetere gli stessi errori dei genitori, che avrebbero potuto evitare se avessero utilizzando l’esperienza trasmessa dai genitori e sarebbero quindi “partiti avvantaggiati” grazie alle soluzioni tramandate. Le conseguenze però non sono solo individuali. Dal punto di vista sociale, l’applicazione di massa di questo principio, aumenta la frattura dovuta al salto generazionale aumentando ulteriormente la distanza dovuta al mutare dei tempi. Anche (o sopratutto) dal punto di vista economico l’effetto è veramente dannoso, e tutto a vantaggio delle banche. Sparpagliando le famiglie infatti si eliminano quei presupposti […]

Immunità di gregge e di cani
Cani

Incredibile come la globalizzazione – sbandierata come inevitabile dai sinistroidi (coloro che credono di essere di sinistra in realtà fanno solo gli interessi USA) – non venga presa in considerazione quando si parla di IMMUNITA DI GREGGE (definizione inventata per i vaccini secondo criteri marketing) a favore di immunodepressi. La cosiddettà globalizzazione, infatti, è fautrice della libera circolazione delle persone e di conseguenza porta turisti in Italia da ogni paese senza obbligo di essere stati vaccinati, cosi come porta gli italiani a visitare i posti più lontani (senza parlare di profughi, immigrati in vacanza, animali domestici e da allevamenti….) Basta poco per capire come – ad esempio – i potenziali portatori sani di virus come il morbillo sarebbero quindi CENTINAIA DI MILIONI. Come è realizzabile l’immunità di gregge in un porto di mare come il nostro paese? Per realizzarla bisognerebbe chiudere le frontiere a chi non è vaccinato. Ma questo non concorderebbe con il principio di libera circolazione che sembra essere un comandamento fondamentale ed ecco così un’altra contraddizione dei sinistroidi. Ma forse non è una contraddizione. nella realtà la cosa che sta maggiormente a cuore e deve essere tutelata prioritariamente è l’affluenza di turisti e non la salute degli immunodepressi e a guardar bene è proprio la salute generale dei bambini che interessa molto meno del fastidio perovato da un cane nel portare la museruola e grazie alle strambe decisioni della magistratura che sentenzia – di fatto – che non è obbligatoria la museruola per i cani oggi, muoiono […]

Quanto c’è di consumistico nel farsi tatuare?
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Quanto c’è di consumistico nel farsi tatuare? Il tatuaggio non è una creazione propria quindi non è un espressione della propria capacita artistica. Al massimo è una scelta su un catalogo o un proprio disegno che qualcuno deve reinterpretare più fedelmente possibile. Quale significato dare e sopratutto, quale motivazione spinge a tatuarsi senza minimamente soffermarsi a valutare le conseguenze per la salute e per la propria pelle prodotte dall’inchiostro, di per se velenosissimo dimostrando il predominio ormai conclamato dell’apparire rispetto alla cura del corpo al punto che nessuno sembra chiedersi il grado di tossicità dell’inchiostro che irreversibilmente entra nelle nostre cellule e nel metabolismo. Nei giovani di oggi il tatuaggio sembrerebbe essere al di sopra di tutti i comportamenti “salutari” da moltissimi messi in atto quando si tratta di cibo, di praticare sport, di immondizia differenziata…..Il tatuaggio è immune o evidentemente ha delle motivazioni profonde che ne hanno determinato la recente diffusione nonostante la tossicità e il dubbio gusto. Sembrerebbe proprio venire dal desiderio di voler mostrare agli altri qual’è la vera identità (con la convinzione implicita che non si riuscirebbe ad identificarci altrimenti): una specie di etichetta che ci identifica e ci rende orgogliosi di esibirla esattamente come un’etichetta dei pantaloni dimostra la convinzione di sapersi vestire, di saper scegliere, di potersi permettere…… Anche per i tatuaggi, sono molti punti in comune con i principi del marketing riguardanti il BRAND e tatuarsi sembrerebbe quasi derivare dagli effetti dell’introiezione dei principi del marchio, una specie di fidelizzazione verso le proprie […]

I comunisti sono di sinistra?
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I COMUNISTI SONO DI SINISTRA? La sinistra – come è iontesa e propagandata oggi – è solo la nuova vaselina escogitata dal potere per migliorare la penetrazione consumistica. Come possiamo far accettare a otto miliardi di individui una schiavitù dolce e una esistenza piatta, miserabile, stupida, idiota? La sinistra e quanto di più lontano dal socialismo possa esserci. La sinistra italiana e un prodotto delle prime rivoluzioni colorate del 1968 e dintorni, ordite proprio per depotenziare il socialismo assieme a correi come Marco Pannella. Distinguere i due ambiti sociali, storici, psicologici, antropologici è essenziale: il comunista vuole liberare l’uomo dall’ignoranza, la sinistra dal nozionismo. Risultato: mai visti tanti ignoranti. Il comunista vuole liberare l’uomo dalla povertà, la sinistra fa della povertà una bandiera fashion come i jeans stracciati (e, infatti, mai visti tanti miserabili con l’I-Phone come oggi). Il comunista crede nell’eguaglianza dei diritti materiali, la sinistra nell’espansione dei diritti civili (cioè a niente) come se esistessero diritti incivili. Il comunista è fuori della Storia, ormai; la sinistra, invece, è la Storia. LA SINISTRA È CONSUMISMO nel pensiero nei sentimenti nelle opinioni nei concetti ….. il consumismo è l’arma che ha distrutto il socialismo e messo da parte le religioni. L’esterofilia è consumismo, volere sempre piu è consumismo, essere ambiziosi è consumismo, cambiare i propri ideali è consumismo….. “Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo” è consumismo puro che non fa costruire niente, ma questo non importa tanto a breve la gente non sarà più capace di costruire niente. A […]

Giovani e pirla
Bus

Tutti siamo stati giovani e un po’ pirla, ma non credere che rimanendo pirla resterai anche giovane       Il fascino del ribelle attrae sopratutto i giovani e i giovanilisti

Prima gli italiani profughi

Secondo una linea che individua nei profughi una risorsa in grado di permettere di continuare a rincorrere una crescita che prima o poi si dovrà fermare, diventa contraddittorio e incongruente quello che accade in Venezuela. Ci dicono che i profughi sono una risorsa, che pagheranno le nostre pensioni perche non facciamo figli e la popolazione diminuisce. (In realtà gli stranieri che arrivano hanno diritto al ricongiungimento familiare con i genitori anziani e bisognosi di cure che fornirà la nostra sanità) Se anche fosse vero, perché NON FAR VENIRE IN ITALIA QUEGLI ITALIANI CHE VORREBBERO VENIRE MA LO STATO GLI IMPEDISCE DI FARLO? Proprio cosi, le TV ci nascondono che in Venezuela, in argentina, in Brasile….. ci sono figli e nipoti di emigrati italiani che vorrebbero tornare a vivere in Italia ma le ambasciate non hanno personale e risorse a sufficienza per rilasciare passaporti e cittadinanze. TV e giornali ci parlano del Venezuela solo per dirci quanto è cattivo maduro, ma ci nascondono che oltre 1.000.000 di cittadini italiani, molti dei quali benestanti, vorrebbero fuggire dalla crisi di quel paese e tornare nella terra dei genitori e magari rivitalizzare qualche paesello ormai disabitato. Purtroppo l’ambasciata di Caracas e il consolato di Maracaibo danno appuntamenti DOPO UN ANNO per i passaporti e DOPO DUE ANNI per avere la cittadinanza che, per chi non lo sapesse, È UN DIRITTO. A Maracaibo lavorano 5 persone che rilasciano 45.000 passaporti l’anno che ovviamente non possono essere rilasciati senza minuziosi e lunghi controlli. Negli altri paesi […]

Prevaricazioni femminili
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Dal presidente Americano ai premi nobel. Dalla religione al cinema, polici, medici, religiosi…. ed anche le porno star accusano di essere state molestate durante le riprese(???) Il manto delle molestie sembra stia avvolgendo tutto e tutti in una modalità che ha molto in comune con la propaganda delle ideologie favorevoli agli omosessuali e che mirano a ricevere privilegi grazie alla presunta prevaricazione che alcuni di essi avrebbero subito. Un metodo di propaganda utilizzato anche da chi con la scusa dell’antisemitismo sottomette altri popoli e nazioni…… Un po come la storia delle rivoluzioni colorate che ogni tanto scoppiano nei paesi i cui governi non sono sottomessi allo sceriffo del mondo…… che pensare? dove andremo a finire? Si finirà che prima di prendere l’ascensore si dovra verificare che all’interno non vi siano donne (tanto il video non conterebbe come a pamplona) gli autobus saranno separati per uomini e donne (come in giappone) in ufficio si dovrà lavorare a gruppi dello stesso sesso, le calciatrici dovranno essere pagate come i colleghi della serie A nonostante nessuno veda le loro partite….. insomma un bel mondo quasi quanto quello musulmano!! La società occidentale vive quotidianamente un conflitto nel quale l’uomo deve continuamente resistere alle provocazioni femminili dimostrando di poter soffocare gli istinti più primordiali e profondi, legati alla riproduzione (senza valutare la frustrazione che ciò determina). Nello stesso tempo la donna deve poter essere libera di esternare tali propri istinti per attrarre potenziali fecondatori, mettendo in bella mostra genitali che vengono esaltati da interventi chirurgici, […]

Differenze tra destra e sinistra
Io voglio girare a destra

Nell’attuale quadro politico totalmente prostrato al profitto e al liberismo, nel quale risulta difficile se non impossibile stabilire chi abbia il diritto di definirsi “destra” e chi “sinistra”, un argomento riesce (sembra) a tenere abbastanza le posizioni dei due estremi abbastanza distanti da non sovrapporsi. Sembra che sia proprio la questione del cosiddetto “gender” o “transgender” a rivelare l’estensione e la profondità della complicità tra quanto si pretende di sinistra e quanto esprime strategia ed obiettivi dell’élite restauratrice mondialista. L’operazione di valorizzazione LGBT, a implicito discapito dell’eterosessualità e della famiglia come basilare unità sociale e produttrice di vita, dovrebbe essere vista accanto all’altra campagna martellante: quella dell’esaltazione delle donne, “a prescindere”