Manipolazione meteo
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Sul sito dell’università di Harvard – tra le più note università angloamericane – sono pubblicati i resoconti degli esperimenti di modificazione degli eeventi meteo eseguiti dalla stessa università [https://projects.iq.harvard.edu/keutschgroup/scopex]. Questo dovrebbe farci pensare che, se perfino le scuole si divertono a fare esperimenti per manipolare le condizioni atmosferiche ed il meteo, figuriamoci cosa starà facendo chi sta nella stanza dei bottoni e quanto sia più elevato il livello dei loro progetti/esperimenti. E’ illusorio pensare che sia un unico paese a fare certi esperimenti. Per contro, è verosimile pensare che ogni paese stia mettendo a punto strumenti e stia facendo esperimenti in segreto, per evitare che le proprie conoscenze siano copiate. Quando si iniziano studi su materie mai affrontate prima, i risultati iniziali sono spesso imprevisti e poi nel corso del tempo si migliorano. E’ da immaginare qundi, che ogni stato – in segreto – stia facendo esperimente e che spesso questi esperimenti si rivelino sbagliati. In questi casi è probabile che le reazioni siano incontrollate e inaspettate. Se proviamo a pensare alla moltitudine di esperimenti che ogni stato (ma anche multinazionali), starà eseguendo, non possiamo non pensare che gli effetti degli esperimenti non riusciti si possono sommare tra loro, aumentando ancor più l’imprevedibilità delle reazioni finali…. Ed a guardare bene è proprio quello che sta accadendo anche in Italia!!! Era fortemente illusorio pensare che nessuno avviasse delle ricerche scientifiche nella direzione di orientare o influenzare il clima. Fin dai tempi del colonnello Bernacca, la scienza si è occupata di prevedere […]

Potranno salvarci solo musulmani o cinesi
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Il progresso scientifico e la rivincita del neoliberismo sugli stati sociali hanno aperto a nuovi rapporti fra soggetti umani e non umani. Il dramma dell’umanità è che gli spazi istituzionali sono stati pervasi da “enti non umani“, sempre più potenti, che li hanno colonizzati, alterandone il rapporto con gli umani, deviandoli verso i propri fini e snaturando la Politica e le democrazie. In pochi decenni siamo precipitati da cittadini coesi e consapevoli, a sudditi egoisti, a meri consumatori astiosi, senza una luce a cui mirare. I mercanti del denaro dettano ai popoli i percorsi esclusivamente in nome dei profitti, incuranti di seminare morte e miseria. La massoneria finanziaria americana, la stessa che finanziò le armi di Hitler e le distrusse, ha destabilizzato il Medio Oriente, i Paesi Arabi, il continente africano, colonizzato politicamente e finanziariamente l’Unione Europea, svuotate le sue Costituzioni. Per meglio dominare l’Europa, ha creato la guerra civile in Ucraina e annullato le politiche d ’integrazione con il mercato russo, ridotto alla fame la Grecia, detenendone il debito pubblico. In nome di un anelito di pace e prosperità per tutti gli europei, ha sottomesso l’Italia, snaturato la nostra Costituzione, sottratto al popolo la sua sovranità monetaria e il diritto di votare i propri governi, inchiodato il principio lavoristico, l’ascensore sociale dei lavoratori, con un mortifero principio di stabilità, asfissiato la nostra economia, svenduto l’industria di Stato, venduta alla concorrenza estera la grande industria privata, immobilizzato le PMI, distrutta la fiducia. Nominando essa stessa i nostri governi, sta usando […]

Eliminare la pubblicità
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LA PROPOSTA DI LEGGE per gli sconti su alimenti sfusi…..Gli alimenti sfusi costavano gia’ meno di quelli etichettati, ma non li comprava nessuno. I detersivi SCALA sono quasi falliti perche’ caratterizzano il loro prodotto sul basso costo dovuto all’assenza di costi per la pubblicita’. Ma la gente esegue gli ordini della pubblicita’ e uno sconticino non cambiera’ molto. Cio’ che bisognerebbe fare per avere un impatto rivoluzionario e’: diminuire la pubblicita’ attraverso l’eliminazione della detassazione alle imprese delle campagne pubblicitarie. Oggi il 95% delle spes e di propaganda SONO DEDUCIBILI dal reddito d’impresa ed e’ cosi che le grandi imprese invece di pagare le tasse ci sommergono di pubblicita’ ed aumentano i bisogni indotti nelle persone. La risposta che si ottiene ad una proposta di questo genere e’ che cio’ farebbe crollare la crescita ed il commercio, ma in realta’ non e’ proprio questo che si vuole?? Fare uno sconto per un altro prodotto significa solo spingere i consumatori verso un DIVERSO CONSUMO e cio’ non fa altro che mutare il problema e libera le coscienze dei consumatori verso il nuovo consumo senza che essi si chiedano dove vanno a finire i detersivi sfusi, quali stabilimenti chimici li hanno prodotti e con che sostanze, da dove vengono quelle sostanze e da dove vengono quei detersivi…….. Lo sconto del 20% E’ SOLO MARKETING PUBBLICITARIO COME TANTE ALTRE OFFERTE che spingono a comprare un prodotto invece di un’altro e gruppi PSEUDO ECOLOGISTI come quelli che spalleggiano queste iniziative lo sanno bene perche’ […]

Liberalismo
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Il liberalismo e’ utile solo ad imporre la forza del piu forte nei confronti del piu debole, attraverso l’eliminazione delle regole. Le regole, se fatte bene, servono (o dovrebbero servire) a tutelare i piu deboli. Se lasciamo che i forti convincano i deboli che la loro debolezza deve essere punita, avremo un mondo di PECCATORI ed INSODDISFATTI.

Esasperazione dell’antifascismo
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La scala di valori che ci viene imposta attraverso il senso comune costruito artificialmente da scuola, giornali, cinema e tv, rispecchia unicamente la visione del mondo delle classi dominanti. Da diverso tempo, in ogni settore della vita ma particolarmente nei media, sembra si faccia una gara a chi riesce ad individuare – ma potremmo dire scovare – il germe del fascismo in qualsiasi cosa, anche quelle che sembrerebbero “disinfettate”. Ad osservare bene, il ruolo dell’analista politico (o del giornalista) in moltissimi casi si è trasformato nell’esacerbatore di aspetti infinitesimali di un argomento nei quali viene individuato un legame con qualcosa di appartenente al regime dell’Italia di 100 anni fa. Quanto più è contorto il ragionamento che mette in relazione l’argomento di passaggio e il fascismo, più  consensi raccoglie e viene osannato l’individuatore, secondo uno schema simile a quello di Sherlock Holmes quando risolve un caso difficilissimo. Sarà forse per questa diffusa inclinazione all’essere investigatori che questi individuatori di fascismo sembrano intelligenti? Questi individuatori di fascismo assumono un rilievo sociale mostruoso e creano un proselitismo che attecchisce facilmente in coloro si ritengono e si autoproclamano di cultura superiore perché vedono cose che gli altri non vedono, vale a dire in quel popolo accuratamente paranoicizzato da anni e anni di terrorismo fascistofobico, che vede il fascismo anche dove non esiste. L’esempio più assurdo di questi tempi è che si accusa di essere un dittatore a chi chiede di andare alle lezioni. Le analisi politiche seguono la stessa linea: individuare in un argomento […]

Definizione di dittatura
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Cos’è la dittatura se non il mantenimento del potere nonostante chi governa abbia la piena consapevolezza che il popolo non lo vuole? Poco conta che la dittatura sia attuata con l’utilizzo dei militari o attraverso lo storico “Dio me l’ha data guai a chi me la tocca” o attraverso il politically correct come avviene oggi in Italia. Si parla di dittatura laddove PER GIUSTIFICARE IL GOVERNO ci si aggrappa all’interpretazione arzigogolata di una norma elettorale emanata – tra l’altro – da un parlamento ILLEGALE in quanto era stato eletto sulla base di una legge elettorale che la corte costituzionale (della quale faceva parte l’attuale Presidente della Repubblica, Mattarella) dichiarò incostituzionale. Nel 1993 l’allora presidente Scalfaro decise di sciogliere le camere a seguito delle inchieste dei giudici di mani pulite che fecero crollare i partiti storici come la DC il PSI il PCI il PRI …… che affollavano il parlamento. Scalfaro decise quindi che il parlamento non rappresentava piu’ il volere del popolo, come aveva dimostrato il famoso lancio di monetine a Craxi, e quindi SCIOLSE LE CAMERE. Immaginiamo cosa sarebbe successo se avesse continuato a tenere in parlamento quei parlamentari SOLO PERCHE ERANO STATI VOTATI e la costituzione dice che bisogna provare a fare di tutto per avere un governo. Berlusconi non sarebbe sceso in politica e probabilmente ancora oggi avremmo la DC e il PSI che governano. NON Solo. Il nuovo governo italiano che ha ripudiato le proprie posizioni elettorali – e che gli elettori non potevano immaginare – […]

Pubblicita detraibile
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La pubblicita, ossessivamente presente ovunque e che utilizza tecniche sperimentate e messe a punto scientificamente, è la base di tutto il sistema consumistico.Quando qualcuno diceva che la pubblicità è l’anima del commercio non esagerava affatto, anzi. Il rovescio della medaglia è sempre più conosciuto da tutti. Creando continuamente nuovi bisogni da soddisfare, crea frustrazioni ogni giorno piu grandi che intristiscono la gente e la rendono isterica e stressata. La diminuzione della pubblicita’ porterebbe ad un graduale rallentamento dei consumi che permetterebbe di adattarsi a nuove situazioni economiche che potrebbero essere sorprendenti. E’ impensabile che una famiglia debba accrescere ogni mese i propri consumi e quindi i propri redditi, per lo stato e’ la stessa cosa. Molto meglio capire quali sono le esigenze cui far fronte ed adattarsi. Lo svantaggio di mettere sempre gli stessi vestiti (ad esempio) potrebbe essere compensato da un minor inquinamento e sfruttamento di materie prime ecc. ecc. SCOPRITE CHE PER AVERE UN AUMENTO DI STIPENDIO BASTA DIMINUIRE I BISOGNI, io l’ho scoperto e non vado piu a lavorare

Democrazia inutile
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La dimostrazione dell’inutilità della democrazia è ancora una volta davanti ai nostri occhi e la scena che si presenta è quella dove alcuni anni fa un comico ed uno sconosciuto rimasto sempre nell’ombra (quindi non accusabile di conflitti d’interesse) fomentano la piazza con il vaffa day e creano un partito ampliando lo stile “Roma ladrona” che aveva avuto molto successo con la lega di bossi. Il popolo bue – eternamente insoddisfatto – abbocca anche questa volta e fa vincere il partito uguale agli altri e che sa dire le stesse cose ma in maniera più stupida, grazie all’ottenimento del consenso dei più stupidi tra gli elettori che – basta guardarsi intorno – sono la maggioranza. A niente servono le rivendicazioni di chi aveva brevettato lo slogan “Roma ladrona” ormai obsoleto come un computer ed il tentativo di modernizzarlo redirezionando in “Bruxelles ladrona”, non attecchisce perché il popolo non sa cosa sia Bruxelles In conclusione: la democrazia è un livellamento verso il basso delle istituzioni governative che sarà facilmente manipolabile da intelligenti persuasori assoldati dalle varie lobby o da paesi stranieri.

La deforestazione mondiale e la crescita perpetua
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PERCHE I PAESI POVERI DOVREBBERO RIMANERE POVERI PER RIPULIRE L’ARIA CHE NOI CONTINUIAMO AD INQUINARE?? Non sarebbe forse giusto dare loro un compenso direttamente proporzionale al mantenimento delle foreste equatoriali? Le Nazioni Unite spendono miliardi per mantenere il patrimonio UNESCO ma le foreste equatoriali non sono anch’esse patrimonio dell’umanita? È tempo che le nazioni unite decidano di fare fatti concreti contro la deforestazione e smetterla con le CHIACCHIERE che non toccano le multinazionali. È altamente scorretto oltre che senza risultato, pretendere che paesi come l’Indonesia o il Brasile continuino a rinunciare ai profitti derivanti dalla deforestazione per permettere ai paesi industriali di continuare ad inquinare sempre di più. FIRMA LA PETIZIONE PER RISARCIRE GLI INDIGENI (Purtroppo il sito Change.org fa di tutto per oscurare questa raccolta di firme che evidentemente da fastidio ai sorosiani) È altamente egoistico e prepotente chiedere agli indigeni di continuare a vivere nella povertà rinunciando ai guadagni dell’agricoltura, del legname, piantagioni o altri posti di lavoro che potrebbero provenire dalla deforestazione delle loro zone. Per quale motivo questi paesi dovrebbero rinunciare al loro sviluppo senza che i paesi che inquinano l’aria di tutto il mondo risarciscano in modo adeguato chi sacrifica il proprio popolo per ripulire l’aria che altri hanno inquinato e che pretendono di inquinare sempre di più? Chi ha stabilito quali devono essere i paesi da adibire a SPAZZINI DELL’ATMOSFERA?? Sarebbe molto più corretto – ed ecologicamente utile all’intera umanità – monitorizzare per ogni paese la superficie delle aree ricoperte da foreste e fornire […]

Pecore mutanti
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OGGIGIORNO LE PECORE SONO MUTANTI Nelle società dove il consumismo ha preso piede è in azione una macchina infernale che trasforma ogni cosa, destituisce tutto di senso, modifica la realtà e noi stessi, trasformati in gregge di mutanti. La moda viene considerata come progresso, il conformismo chiede entusiasmo dinanzi al nuovo, continuo cambiamento come fervore modernista. Nessuna epoca – per quanto ci facciano credere il contrario – ha tanto amato il nuovo quanto la nostra, trasformando un sistema economico, addirittura in uno stile di vita. Anzi a guardarci bene è diventata una religione con i suoi comandamenti, le sue festività, predicatori e luoghi di culto dove esercitare quello che gli spot dei predicatori ci intimano o ci convincono subdolamente ad eseguire. Nella mitologia greca, Proteo era l’immortale vecchio del mare in grado di predire il destino, non perché dotato di poteri paranormali ma solo perché utilizzava l’esperienza del vissuto, la memoria di quanto già accaduto, la capacita di identificare situazioni simili: in poche parole l’esperienza. L’esperienza che mai come oggi sembra aver così poco valore in tutti campi, sconfitta dal comandamento consumista che dispone che “i tempi sono cambiati”. E’ il fascino che il consumismo esercita su molti arriva a influenzare la concezione di vita e di natura la cui lentissima mutabilità è alla base dell’evoluzione della specie di durata millenaria. Le società occidentali oggi – come vertice dell’assurdo – ritengono evoluzione il comportamento omosessuale come ritengono evoluzione la scarsa prolificità delle donne. La megamacchina del denaro, del consumo, dello […]

Giudici o presidenti
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Negli anni 90 l’Italia, grazie all’ex magistrato Oscar Luigi Scalfaro, ha cancellato la prima repubblica attraverso l’operato dei giudici (ottimamente supportato dai media). Da quel momento i giudici hanno sempre deciso chi governava e come governa, attaccando chiunque non facesse parte di una casta oggi denominata PD. Anche l’attuale presidente della repubblica Mattarella è stato un giudice ad altissimo livello, ed e strano come oggi nessun media si permette di mettere in relazione il presidente con le deviazioni emerse all’interno della Magistratura. Sarebbe da chiedersi se il nostro presidente è veramente cosi ingenuo da non essersi accorto di niente in tutti questi anni. Ma qual’e’ il ruolo della magistratura all’interno del potere costituzionale? Forse vi e’ un potere di livello superiore al quale deve rispondere. Facendo un passo indietro, e’ verosimile sintetizzare come, dopo la seconda guerra mondiale, il controllo della politica italiana era stato delegato dagli USA – liberatori dell’italia e quindi governanti di fatto, esattamente come oggi in Iraq – al vaticano, ben sapendo che sarebbe riuscito a direzionare non solo la politica ma la vita degli italiani. Ad un certo momento – intorno agli anni 90 – gli Stati uniti cercavano nuove strategie che permettessero loro di vincere la guerra fredda ed hanno capito che la religione poteva essere il cavallo di troia per far cadere l’Unione sovietica. Dopo la misteriosa morte di papa Luciani hanno avviato il piano Woytila-Gorbaciov (entrambi al governo grazie a morti misteriose dei predecessori) i cui risultati sono oggi davanti agli occhi […]

Contributi UE

Tante BELLE PAROLE inserite nei programmi UE che nascondono fra le righe i modi in cui ONG e propagandisti vari ricevono finanziamenti ingentissimi pagati da tutti noi (perche contrariamente a quello che si crede l’Unione europea non regala soldi ma ridistribuisce i contributi che ogni paese paga). Basta inserire delle linee guida estremamente vaghe che prospettano concetti verso i quali nessuno puo’ dirsi contrario, per poi creare un legame lontanissimo con un’attivita’ che magari stravolge il senso del concetto ma che ottiene fondi cospicui. Ecco quindi che basta fare un film (un’attività che di fatto è A SCOPO DI LUCRO ) dove si toccano argomenti vagamente riconducibili a concetti umanitari o sociologici, per avere assicurato il contributo UE, oltre al lucro. Questa rappresenta una evidente concorrenza sleale che permette solo all’arte e alle conoscenze che rispondo a determinate correnti di pensiero (basate sul lucro) di poter diffondere il loro pensiero. ESATTAMENTE COME AVVIENE NELLE DITTATURE. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX%3A52018PC0383R%2801%29&from=EN&fbclid=IwAR3JJ9uBlbi55fj4g7Mi5lUOCDt-9RMV-qzz0K2n7tYoJ-oZ_odCnyyz2_A

Antistatale

L’ideale antistatale è inculcato strategicamente nelle masse per favorire l’ingresso straniero. Non si spiega altrimenti il concertato e tambureggiante negativismo verso la politica iniettatoci da TG e giornali che in realtà dovrebbero essere manovrabili da politica e stato…… #antistatale  

il cavallo di Troia
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CANTAMI O DIVA DEL PELIDE ACHILLE…. Gli autoproclamati acculturati, dimenticano gli insegnamenti di Omero e relegano l’Eneide nell’angolo delle poesie di battaglie. In realtà uno dei messaggi di Omero – nemmeno troppo ermetico – era quello di come la religione si presti ad essere utilizzata da chi ha tentato vanamente di conquistare e rompere l’assedio della città nemica. E’ difficile non fare un parallelo con chi oggi, dopo oltre duemila anni, intende far entrare dentro le proprie mura “canotti o imbarcazioni di troia” cariche di sconosciuti provenienti da paesi ai quali abbiamo fatto la guerra per millenni e che crediamo che oggi non ce l’abbiano più con noi e siano tutti buoni e pronti a venire a lavorare per pagarci le pensioni. Dietro questo cavallo di troia ci sono sempre le religioni. Quelle religioni che fecero credere che il cavallo fosse un dono di dio ricevuto per la loro bontà e che oggi predicano bontà e umanità per far entrare lo stesso cavallo/barcone dentro le mura. Cosa ci impedisce di pensare che – come a Troia – una volta entrati in Italia, non chiameranno parenti e amici che a loro volta chiameranno parenti e amici. Cosa ci impedisce di pensare che loro applicheranno la legge del più forte come hanno da sempre visto fare nei loro paesi e nella natura circostante? In Kosovo è iniziato in questo modo il processo che nel corso di qualche decennio ha portato alla guerra civile e quindi alla scomparsa della Jugoslavia. La jugoslavia è […]

Lenin ed il buon samaritano
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COME TRASFORMARE LENIN NEL BUON SAMARITANO. Ritenere che il pensiero comunista possa coincidere con quello del vaticano, delle nazioni unite e della nato dovrebbe far sorgere qualche dubbio di manipolazione messa in atto da parte di chi ancora oggi considera reato penale essere comunisti, come avviene in USA. Se poi il pensiero considerato comunista si discosta totalmente da quello russo, cubano, venezuelano ecc….. Forse bisogna rendersi conto di ragionare come preti spretati….Il lavoro e l’elemosina sono due cose diverse es il lavoro non deve essere concesso come elemosina. Dell’Elemosina e dei poveri si occupa la chiesa. Il comunismo deve occuparsi dei lavoratori. Chi porge l’altra guancia ed assolve dai peccati È IL PAPA. Il comunista riconosce il bene e condanna il male. Non trasformiamo Lenin in un samaritano

Vinceranno i media o i social
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Quello che bisogna chiedersi è: Se Berlusconi arrivò al potere grazie alla sua potenza mediatica, com’è possibile che i due attuali partiti di governo (ed i loro leader)  NON sono proprietari alcun giornale o televisione? e come mai nessuno lo ha evidenziato? Dopo il fallimento de l’unità durante il governo PD (a dimostrazione dell’incapacità gestionale) il pensiero e gli ideali dei due partiti (che non usano il termine “partito”) vengono diffusi al popolo attraverso facebook o la piu limitata Rousseau. In altre parole si può affermare senza timore di smentita che ADESSO SIAMO DIRETTAMENTE e pubblicamente controllati dagli USA che decideranno se e quanto limitare la diffusione di un post oppure di sbandierarlo e proporlo (non richiesto, come sarà capitato a tutti) a tutti gli utenti per settimane, magari a pagamento. E’ facilissimo per Facebook limitare la diffusione di un post evitando o di ritardare la sua pubblicazione, ed altrettanto facile è diffondere in maniera massiva e tambureggiante come accade per i post a pagamento. Si perche, per chi non lo sapesse ancora, facebook fa pagare il numero di visualizzazioni di post o pagine, ed infatti risultano quasi isolate quelle pagine che non pagano le inserzioni mentre vengo amplificate in maniera proporzionale a quanto pagano (loro direbbero :investono in pubblicità) le pagine dei clienti facebook più fedeli. È davanti agli occhi di tutti ma la gente sembra non rendersene conto….. Questi sono i nuovi direzionatori di masse ed il loro ruolo sarà tutt’altro che da sottovalutare nelle prossime elezioni che […]

Pedolatria + ambiente = Greta
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Manifestare per il clima e l’ecologia ARMATI DI TELEFONINO? Quella che passa per una storia nata spontaneamente è in realtà una studiata operazione di marketing, cosa che tra l’altro non ci voleva molto a capire. Chi ha un minimo di attenzione alle dinamiche dei media e della manipolazione dell’opinione pubblica ha riconosciuto in una frazione di secondo il tipo di operazione che viene condotta, gia utilizzata a partire dal voto sulla Brexit si accusarono i “vecchi” di egoismo puntando a porre le generazioni le une contro le altre, si è puntato a dipingere gli adulti con più esperienza come egoisti mossi a privare i giovani del loro futuro per biechi interessi immediati, in pratica si è puntato alla frattura generazionale per rendere ancora una volta di più tutti soli ed isolati in una società liquida. Ma in più sono tutte bambine quelle che rimproverano gli adulti, nella frattura generazionale si inserisce quella tra maschi e femmine che già a livello di adulti ha introdotto la diffidenza come base del rapporto. Dunque non solo marketing per i provvedimenti sulle emissioni di CO2 ma più propriamente manipolazione sociale operata sfruttando dei minori che dovrebbero invece essere tutelati anziché venire sovraesposti mediaticamente. Una grande operazione di spin che distoglie l’attenzione dal vero futuro negato ai giovani, quelli che non troveranno un lavoro, che nella migliore delle ipotesi saranno precari a vita e sottopagati, che saranno privati della possibilità di farsi una famiglia, che non avranno una sanità pubblica, che avranno una cultura di […]

La cannabis come la caffeina
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Grazie a soros e alla Monsanto tra qualche anno potremo assistere alla sostituzione della più grande droga di massa. Assistiamo da alcuni anni ad un diverso atteggiamento tenuto da giornali, televisioni, film e tutti i media in generale, nei confronti della marijuana. Un atteggiamento NON tanto generalizzato verso tutte le droghe leggere quanto esclusivo per la marijuana (o meglio “cannabis” il termine utilizzato in sostituzione). Un’accelerazione particolare in questa direzione c’è stata circa un anno/un anno e mezzo fa quando è giunto a termine il processo di registrazione del brevetto presentato nel 2014 da una societa nella quale compaiono Monsanto e soros (azionista di Monsanto): il brevetto di un seme di una particolare specie di marijuana. Nel 2014, quando venne presentata la domanda di registrazione di brevetto, Soros e la Monsanto decidono di avviare questa azione del tutto rivoluzionaria in un mondo dove le nazioni unite hanno al loro interno organizzazioni di livello altissimo dedite alla lotta contro gli stupefacenti. In quel tempo erano in pochi a credere quello che oggi diventa sempre piu’ evidente. Il piano era ed e’ molto semplice: gestire gradualmente l’opinione pubblica mondiale, portandola ad un diverso approccio nei confronti della marijuana ed arrivare a liberalizzarla in tutto il mondo. Ma in questo non ci sarebbe niente di commerciale e quinhdi di redditizio. Infatti lo scopo finale non è che ognuno potra fare quello che vuole, la marijuana sarà certamente libera ma – con la scusa della tutela della salute dei consumatori e della lotta alla […]

State of Power
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Il controllo dell’informazione appartiene quasi totalmente ai grandi monopoli digitali che costruiscono un’immagine del mondo specchio dei loro interessi. Solo 6 compagnie possiedono il 90% dei media statunitensi, e solo Google e Facebook controllano il 70% dei siti di informazione.   State of Power è il rapporto annuale presentato dal Transnational Institute (TNI) che indaga il processo culturale tramite cui le grandi imprese e le élite militari rendono il loro potere apparentemente naturale e irreversibile. L’infografica Manufactured Consent mostra numeri su cui riflettere. Secondo una stima del 2012,solo 6 compagnie possiedono il 90% dei media statunitensi e solo Google e Facebook controllano il 70% dei siti di informazione. Il fenomeno è in crescita: nel 1983 erano 50 imprese a detenere il 90% dei media. L’origine dell’accentramento del potere mediatico risiede nella concentrazione del controllo economico, che passa per il meccanismo delle porte girevoli, per il finanziamento delle campagne elettorali e per i grandi think tank. Lo studio The network of global corporate control – condotto da Stefania Vitali, Stefano Battiston e James Glattfelder del Politecnico federale di Zurigo – riporta che l’1% dei gruppi economici controlla il 40% delle imprese mondiali. Questo avviene anche grazie al fenomeno dell’interlocking directorate, il legame tra diverse amministrazioni societarie. Secondo il TNI, ad esempio, l’azienda satunitense Alphabet possiede Google, Android, Youtube e Waze e, mediante l’interlocking, è connesso anche con Netflix, la Ford Motor Company, la NASA e la Stanford University. Mentre la Walt Disney è legata, tra gli altri, a Facebook, Apple, Mc Donald’s, Blackberry, Nike e a diverse università. Altri giganti mediatici sono Comcast, legato alla Federal […]

Totalitarismo progressista
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Il totalitarismo è un “sistema politico autoritario in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, che tende a dominare l’intera società grazie al controllo centralizzato dell’economia, della politica, della cultura, e alla repressione poliziesca” (Treccani). Sembrerebbe l’opposto del regime vigente, senonché la politica, i partiti e gli Stati sono stati destituiti dall’economia e dalla finanza, che li utilizza per mantenere le forme liberali e le procedure democratiche. Nella definizione, sostituiamo politica con economia e finanza, ed il carattere totalitario del nostro presente emergerà senza ombra di dubbio. Il potere di chi possiede l’intero apparato economico e finanziario, i mezzi di comunicazione e impone la sua cultura attraverso il dominio sul sistema educativo ha un unico nome: totalitarismo. L’antidemocrazia chiamata di volta in volta “governance”, regole dei mercati, autorità monetarie, investitori…… rappresenta un pilota automatico totalitarista che è vietato infastidire con la volontà popolare o il principio di maggioranza. Le reazioni sono liquidate con disprezzo dai padroni di tutto, a partire dal discredito di cui il potere circonda il termine populismo. Eppure la democrazia è più democratica quanto meno è liberale. Il liberismo per definizione non è democratico. Il Partito Democratico, autonominatosi “sinistra progressista” sta riconfigurando l’immagine del nemico: nell’oblio delle antiche celebrazioni dei movimenti di liberazione nazionale, bollano qualsiasi forma di nazionalismo come fascismo, al punto che perfino gli atteggiamenti positivi nei confronti della propria identità culturale vengono percepiti come negazione della ineluttabilità di un futuro cosmopolita, quindi sostanzialmente reazionari.

Come la società occidentale trasforma il consumismo in globalizzazione.
Libratedelcapitalismo

L’omologazione dei bisogni indotti e la massificazione di pseudo-ideali, attitudini, interessi, modelli di relazione e percezione di senso sono la caratteristica di questo momento storico, così assurdamente svilito da una globalizzazione che è tutt’altro che una condivisione interculturale di valori basata sullo scambio fra popoli. In realtà è un processo di natura molto più economica che umana, che sembra paradossalmente unire ed allontanare il senso dell’altro. L’altro diventa sempre più simile a me: lo svedese e il macedone consumano gli stessi hamburger di gomma paraffinica, un bulgaro e un canadese desiderano magari la stessa macchina sportiva o lo stesso cellulare. Insomma, sempre più vicini e sempre più lontani, in quanto l’inquadramento in una medesima cornice di senso svuota quelle peculiari specificità che non sono più il risultato di processi sani e collaterali di incontri interetnici dovuti a flussi migratori e contaminazioni culturali, sono invece la risultante di uno schiacciante e violento processo di uniformità che prevede la svalutazione del singolo e della sua unicità, a vantaggio di un collettivismo provvisto – paradossalmente – di scollamento fra i suoi elementi. Siamo passati da un sistema basato su valori sociali, a considerare normale che il mercato regoli anche sfere che fino a 30 anni fa erano considerate beni sociali non commerciabili: sicurezza nazionale, giustizia, scuola, salute, protezione ambientale, la stessa procreazione. Perché preoccuparsi di questa mercatizzazione? Innanzi tutto perchè in una società nella quale tutto è in vendita, la vita diventa ancora più difficile per chi ha meno. Ma anche perchè dare un […]

40.000 bambini nelle miniere della colonia francese del Congo
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Generalmente non andrebbero riprodotti articoli nei quali i bambini sono strumentalizzati dalle Nazioni Unite per direzionare opinioni utili agli scopi di chi deve guadagnare sempre di più. Provo a fare un’eccezione, tenendo ben presente che anche questo argomento è influenzato dalla propaganda che – invece di spingere per limitare i consumi di inutili batterie – spinge ognuno verso il buonismo e fa sorgere nei CONSUMATORI LA NECESSITA’ DI LAVARSI LA COSCIENZA . Secondo le ultime stime dell’Unicef sono circa 40.000 i ragazzi e le ragazze minorenni impegnati nelle miniere del sud della Repubblica democratica del Congo. Molti di loro lavorano nelle miniere di cobalto, prezioso minerale utilizzato per la produzione di batterie ricaricabili utilizzate per i nostri cellulari, tablet, computer e altri dispositivi elettronici. I bambini – ovviamente – lavorano come gli adulti

Stati Uniti d’Europa
IMPERIALISMO-USA

È il populismo che inquina la democrazia e più aumenta la concentrazione di populismo e più la democrazia diviene tossica. Questo è il limite intrinseco della democrazia, amplificato dall’influenza del consumismo che la fa necessitare di concetti sempre nuovi ma incompatibili. Che fare? Probabilmente ci avviamo verso una guerra civile e i motivi potrebbero essere gli stessi che portarono alla guerra civile americana tra nordisti e sudisti vale a dire il ruolo degli stranieri nella società. Il problema lo hanno avuto gli americani per primi e non solo NON lo hanno risolto ma, come sempre, lo hanno trasmesso agli altri paesi grazie all‘imperialismo culturale. D’altra parte gli USA sono un misto di popoli con solo 300 anni di storia e politiche di standardizzazione umana a causa dell’afflusso da tutti i paesi e quindi della necessità di un pensiero comune che omogeneizzasse la popolazione. Gli USA hanno ragione di esistere in quanto privi di storia e tradizioni che determinano l’evoluzione di una società, ma non devono cercare di distruggere le società che hanno una storia, come ionvece tentano subdolamente di fare per togliersi da dosso la loro evidente inferiorità. Ipotizzare gli stati uniti d’Europa significa cancellare il nostro bagaglio e assoggettarsi agli americani. Per gli USA è normale non distinguere. Per gli italiani lo è un po meno ed anche per gli europei, gli arabi, gli asiatici. Perche, ad esempio, dovrei rinnegare di discendere dai romani le cui opere sono ancora davanti ai miei occhi? Perche dovrei rinunciare a quello che […]

Attrazione Investimenti Esteri
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L’Italia dovrebbe smettere di avere una politica economica tipica di paesi come la Thailandia o il Vietnam. Sarebbe ora di rendersi conto che quei principi che ci hanno inculcato riguardo le ricadute positive dell’attrazione di investimenti esteri (occupazione, indotto…..) sono solo specchietti per allodole che si prestano straordinariamente per andare a favore dei colonizzatori economici cioè gli investitori stranieri. Fin dalla sua fondazione, l’organizzazione mondiale del commercio (WTO) ha sempre predicato questa politica, portandola avanti attraverso uno strumento ad hoc: gli accordi bilaterali per la tutela degli investimenti. Questi accordi una volta raggiunti, permettono ai paesi più ricchi di poter costruire le loro fabbriche laddove vi erano materie prime da sfruttare e manodopera a basso costo, invertendo così il flusso che per secoli ha visto saccheggiare le colonie e portare in patria le materie prime per essere lavorate. Oggi la colonizzazione non avviene atttraverso l’occupazione militare bensì acquistando piantagioni, miniere, giacimenti e quant’altro sia necessario al proprio paese.Una volta acquisite le materie prime non rimane che farle lavorare in loco e poi spedire i prodotti ai mercati. Il profitto sarà quindi inviato “a casa” e permette al proprio popolo una vita agiata. Ma come convincere questi paesi a farsi cedere le loro ricchezze naturali, farli lavorare per pochi soldi e lasciare poi che il profitto voli verso paesi ricchissimi che vivono nell’ultra-superfluo? Per convincere i paesi a fornire quasi gratuitamente terreni, materie prime, energia, manodopera….. È stata usata la collaudata politica delle perline colorate già ben sperimentata quando venne utilizzata […]

Disinformazione
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L’ultima arma per continuare a manipolare la gente consiste nella creazione dell’etichetta COMPLOTTISTA da affibbiare a chiunque faccia il minimo ragionamento che vada in direzione contraria a quello che i giornali e le TV vogliono farci credere.  I complottisti sono tutti coloro che riescono a guardare la realtà con i loro occhi e sanno immaginare cose che sembrerebbero scontate ma sono ignorate dai mass media e dai formatori di opinione in generale e per questo motivo diventano impossibili. E’ davanti agli occhi di tutti lo stupore per il comportamento di facebook (svelato solo in minima parte) nonostante fosse evidente che la società commerciale con il maggior fatturato al mondo non poteva essere basata sull’utilizzo gratuito dei suoi programmi. Le persone che ragionano con la propria testa sono sempre meno e saranno prossimamente sconfitte dall’introduzione delle norme contro le “Fake News” e quando un termine inglese come per incanto viene immediatamente utilizzato in tutto il mondo, significa che la campagna di propaganda è stata avviata e segue le normali procedure già sperimentate in passato

Lo SPREAD….Aiuto!!!
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LO SPREAD….. LO SPREAD….. da un po’ di tempo giornali e TV non fanno altro che ripertere che è salito lo spread, spaventanto in questo modo molti dei risparmiatori che, nel dubbio, preferiscono vendere facendo ulteriormente scadere il valore dei titoli italiani. Proviamo a chiederci cosa succederebbe se i mass media presentassero la notizia in questo modo: AUMENTA IL RENDIMENTO DEI TITOLI DI STATO!! Il fatto sarebbe lo stesso, ma l’impatto sulla popolazione di sottoscrittori sarebbe totalmente diverso e molti invece di vendere, comprerebbero “… tanto figurati se l’Italia va fallita…”. In questo modo i buoni del tesori si livellerebbero con quelli che rendono meno riequilibrandosi in maniera del tutto naturale secondo le leggi del mercato. Purtroppo, quello che avviene nella realtà è di mettere tutto in cattiva luce e questo innesca un perverso circolo vizioso. Mi chiedo allora: sarà un a caso che giornali e tv hanno tra i loro azionisti di maggioranza banche e società finanziarie che potrebbero trarre profitto da speculazioni di un certo tipo? E se l’alta finanza padrona dei mezzi di informazione orchestrasse saltuariamente campagne per direzionare i governi dei paesi recalcitranti? Perchè non  dovrei dubitare, mentre vedo che il trattamento riservato alle banche è di tutt’altro tipo? Astraendosi momentaneamente ed osservando che la pubblicità degli istituti di credito è in gran parte basata sul migliore rendimento rispetto quello offerto da conti correnti presso altri istituti. Perchè non rendere noto lo SPREAD dei conti correnti? Perchè se una banca concede un interesse maggiore sui suoi […]

Libertà = Non essere avido
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Non essere avido è la più grande forma di libertà perchè mi permette di dire ciò che voglio e non dover sottostare a nessuno. Ma anche l’anonimato o il nome fasullo è una gran bella tutela per poter dire quello che si vuole. Quando la libertà di parola e di espressione diventa libera di offendere, la società è molto più che matura per la democrazia: è marcia. Molti paesi (ai quali vogliamo imporre la democrazia) NON sono maturi per la democrazia. Così come non lo eravamo noi a suo tempo. Poi siamo maturati, siamo passato dall’essere verde scuro al verde chiaro, al giallo ed al rosso. Ormai stiamo incominciando a diventare marroni….  

Prima gli italiani profughi

Secondo una linea che individua nei profughi una risorsa in grado di permettere di continuare a rincorrere una crescita che prima o poi si dovrà fermare, diventa contraddittorio e incongruente quello che accade in Venezuela. Ci dicono che i profughi sono una risorsa, che pagheranno le nostre pensioni perche non facciamo figli e la popolazione diminuisce. (In realtà gli stranieri che arrivano hanno diritto al ricongiungimento familiare con i genitori anziani e bisognosi di cure che fornirà la nostra sanità) Se anche fosse vero, perché NON FAR VENIRE IN ITALIA QUEGLI ITALIANI CHE VORREBBERO VENIRE MA LO STATO GLI IMPEDISCE DI FARLO? Proprio cosi, le TV ci nascondono che in Venezuela, in argentina, in Brasile….. ci sono figli e nipoti di emigrati italiani che vorrebbero tornare a vivere in Italia ma le ambasciate non hanno personale e risorse a sufficienza per rilasciare passaporti e cittadinanze. TV e giornali ci parlano del Venezuela solo per dirci quanto è cattivo maduro, ma ci nascondono che oltre 1.000.000 di cittadini italiani, molti dei quali benestanti, vorrebbero fuggire dalla crisi di quel paese e tornare nella terra dei genitori e magari rivitalizzare qualche paesello ormai disabitato. Purtroppo l’ambasciata di Caracas e il consolato di Maracaibo danno appuntamenti DOPO UN ANNO per i passaporti e DOPO DUE ANNI per avere la cittadinanza che, per chi non lo sapesse, È UN DIRITTO. A Maracaibo lavorano 5 persone che rilasciano 45.000 passaporti l’anno che ovviamente non possono essere rilasciati senza minuziosi e lunghi controlli. Negli altri paesi […]

Differenze tra destra e sinistra
Io voglio girare a destra

Nell’attuale quadro politico totalmente prostrato al profitto e al liberismo, nel quale risulta difficile se non impossibile stabilire chi abbia il diritto di definirsi “destra” e chi “sinistra”, un argomento riesce (sembra) a tenere abbastanza le posizioni dei due estremi abbastanza distanti da non sovrapporsi. Sembra che sia proprio la questione del cosiddetto “gender” o “transgender” a rivelare l’estensione e la profondità della complicità tra quanto si pretende di sinistra e quanto esprime strategia ed obiettivi dell’élite restauratrice mondialista. L’operazione di valorizzazione LGBT, a implicito discapito dell’eterosessualità e della famiglia come basilare unità sociale e produttrice di vita, dovrebbe essere vista accanto all’altra campagna martellante: quella dell’esaltazione delle donne, “a prescindere”

Persuasione mediatica graduale
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E’ difficile per chi ha idee proprie mantenerle a lungo se si leggono i giornali. Con il continuo martellamento di ripetitive notizie che vengono date con il solo scopo di far proselitismo, anche il piu tenace pensatore libero verrà fatto vittima delle sviluppatissime tecniche di persuasione e di convincimento messe in atto da giornali (e media in generale) che, a poco per volta, subdolamente, senza rendersene conto, iniziano ad “applicare filtri alla sorgente” e fare così in maniera che ogni nuova idea o presa di posizione, rispetto un nuovo argomento, sia veicolata dalle notizie già indotte che entrano cosi a far parte dei prori schemi di pensiero. L’eventuale contraddizione delle nuove posizioni con i vecchi ideali posseduti non è un problema che limita il processo di persuasione mediatica graduale, al massimo fa sorgere frustrazioni e per questo oggi si vedono politici ed elettori sostenere idee in forte contraddizione tra loro stesse. Pensiamo a tutti coloro contrari alla pena di morte, all’uccisione di animali ecc. che però sono favorevoli all’aborto. Diffidare dagli articoli che non giungono a conclusione ma forniscono elementi e lasciano che sia il lettore a tirare quella che – dopo essere stato adeguatameten imboccato – è l’unica conclusione logica. E la televisione non è da meno…. anzi!!! vedi anche come rendere accettabile una cosa inaccettabile Se ne saranno accorti in pochi ma da un po’ di tempo nelle nostre televisioni c’è una vera INVASIONE di canali digitali AMERICANI facenti capo ad un’unica società: Discovery media (NOVE, Real Time, […]

L’immigrazione nazionicida e i similzingari
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Da qualche tempo, si è avviata in molti paesi (guarda caso, contemporaneamente) una nuova ondata migratoria simile o anche superiore a quelle già vissute dall’europa nel momento della caduta del muro di Berlino o della Guerra in ex Jugoslavia. Le tempistiche e l’alta organizzazione dei movimenti di profughi rendono lecito pensare che vi sia una regia nascosta capace di mettere bene a punto organismi che coordinano persone distanti migliaia di chilometri ma che riescono – inspiegabilmente – ad organizzarsi alla perfezione, ma quale sarebbe lo scopo di questa regia nascosta? La migrazione di massa, continuando in questi termini porterà con il tempo alla distruzione di ogni statalità attraverso la creazione di masse, estratte dal proprio contesto storico e culturale, omologate dall’abbandono, dalla disperazione, dalla perdita di anima e nome collettivi e da un destino di subalternità irrimediabile a un unico superstato. Una massa enorme di simil-zingari. Gli effetti collaterali della migrazione

Come gli algoritmi influenzano il nostro voto
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Forse non lo sappiamo, o meglio, non lo sapevamo. Ma per tracciare la nostra identità politica bastano i clic istintivi che lasciamo ogni giorno su Facebook: i like, i «mi piace» disseminati senza troppa attenzione sui contenuti che rinveniamo sulle nostre bacheche online. I famosi dati “rubati” a Facebook da Global source research (Gsr) e ceduti a Cambridge Analytica (SCL Group) servono esattamente a questo: profilare gruppi di utenti secondo tratti caratteriali, a propria volta rivelatori di attitudini politiche. L’utente può essere inquadrato e bersagliato con contenuti vicini alla propria sensibilità,

Giovani

I giovani…. i giovani….. il calcio e’ lo specchio della societa’ italiana, ma non riusciamo a imparare niente. Ventura e’ stato messo li per lanciare i giovani come faceva col torino ed è stato acclamato per epurare “i senatori”. I risultati si sono visti ed in piu siamo anche senza dirigenza alla federazione. Perche’ in politica dovrebbe andare diversamente? http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/2016/6/8/GIAMPIERO-VENTURA-Nuovo-CT-della-Nazionale-il-commento-di-Claudio-Onofri-esclusiva-/709882/ Giovani e pirla

Resilienza
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Attraverso l’accumulo di ricchezze, impensabili nel quadro della vecchia lotta di classe e con gli strumenti tecnologici di cui mantiene il monopolio, viene assicurata una concentrazione di potere senza precedenti nella storia della vita su questo pianeta. Quello che abbiamo di fronte sono anni di austerità, con un declino drammatico nei livelli di vita dappertutto. Una volta che diventi chiaro che questa crisi non andrà via dopo un breve periodo di austerità, una volta che diventi chiaro che questo sistema non offre nessun futuro, allora l’unica strada sarà verso un rovesciamento rivoluzionario dell’intero sistema. Questo è dove sta portando la situazione attuale.” La resilienza delle idee di Karl Marx

I partiti fanno PUBBLICITA’ non propaganda
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“Mio nonno è un pò confuso.” “Perché dici cosi’?” “Perché l’altro giorno ha visto Mastrota che vendeva le pentole in TV e ha detto: ‘Io voto per questo qui”. Se osserviamo bene oggi i partiti NON FANNO PROPAGANDA, FANNO PUBBLICITÀ. D’altra parte se il pubblico si beve tutto quello che dice la pubblicita’ perche’ non dovrebbero beversi quello che raccontano i partiti poliniti? Anzi, dato che la gente e’ talmente abituata a essere continuamente bombardata (nella cassetta della posta, sui tergicristalli, sms, email, cartelloni stradali, tv, radio, giornali….) dalla pubblicita’ che non solo non se ne accorge ma pensa di esserne immune. Parlando in una maniera diversa ci sarebbe un istintivo distacco, una diffidenza verso cio’ cui non si e’ abituati…… Non dimentichiamoci che 20 anni fa e’ stato fatto un referendum sul permettere o meno la pubblicita’ nei film ed il popolo ha detto che vuole la pubblicita’ dimostrando cosi di non avere idea di cosa puo fare. I partiti quindi devono promettere cose non vere, esattamente come fa la pubblicita’ …… questo vuole la gente! Non solo: se la pubblicita’ prevale sulla propaganda, anche i metodi per raggiungere le persone dovranno essere diversi. Ecco quindi che prendono forza quelle societa’ in grado di vendere pubblicita’ personalizzata, prime fra tutte Facebooke e Google che riescono a modificare quantita di opinioni immense grazie agli stessi algoritmi usati per la pubblicita’  (segue) La politica è diventata una pratica di consumo più che l’espressione di un’ideologia, non rappresentando più delle istanze sociali […]

Il pastore
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Il pastore cerca sempre di convincere il gregge che l’interesse delle pecore ed il proprio siano gli stessi. (Stendhal)     Se fossero le pecore a dover scegliere il loro cane pastore, siamo sicuri che farebbero la scelta giusta? O inconsapevolmente farebbero gli interessi del lupo scegliendo quel cane pastore che le lascia allontanarsi dal branco con la scusa di essere libere e di fare quello che vogliono?

Legislativo, Esecutivo e di controllo: Twitter, Facebook e Google
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Ormai la lotta e’ tra Facebook, Google e Twitter ognuno indispensabile all’altro. C’e’ chi si occupa di diffondere idee e persuadere le persone, grazie ai dati rilevati dall’altro e che grazie a tali dati puo’ scegliere quali siano le regole (o le leggi) da diffondere, o le mosse da effettuare. Basta pensare a quanto sia facile (e importante) conoscere il numero esatto e dove sono posizionati i black block che vogliono manifestare contro il G8 e che manderanno foto e saluti su facebook…… La stessa cosa vale per i soldati russi in Crimea o chissa cosa altro. Non e’ dificile immaginare il mondo del futuro dove i poteri legisativo, esecutivo e di controllo saranno affidati rispettivamente a Tweetter, Google e Facebook  i quali certamente non lasceranno ad altri la possibilita’ di creare moneta elettronica e che in caso di mancato rispetto delle “regole della comunity”potranno anche chiuderti il conto in banca impedendoti cosi di pagare l’affitto, il mutuo, le bollette e il supermercato: METTENDOTI IN MEZZO A UNA STRADA letteralmente e senza possibilita’ che qualcuno possa aiutarti. Altro che 1984…….. una dittatura assoluta ed inimmaginabile, ma non cosi’ lontana. Immaginatevi un mondo in cui tutti hanno rinunciato alla propria libertà,

“Repubblica” in declino? Però ha vinto: ha spento la sinistra

Volano stracci tra Eugenio Scalfari e Carlo De Benedetti, che forse vorrebbe liberarsi del giornale-partito nato nel 1976 «per traghettare la sinistra dall’ideologia sovietico-marxista a quella atlantico-liberale». Non è strano che saltino i nervi, scrive Federico Dezzani nella sua “breve storia, non ortodossa”, del secondo quotidiano italiano: “Repubblica” è scesa a poco più di 200.000 copie, contro le oltre 400.000 di appena sette anni fa, quando Ezio Mauro la schierò frontalmente nella battaglia contro Berlusconi. «Il crepuscolo della Seconda Repubblica avanza minaccioso e non è certo casuale che sia accompagnato dalla crisi del quotidiano che, senza dubbio, ha dominato questo periodo della storia italiana», scrive Dezzani nel suo blog. Nato «per affiancare “L’Unità”», quotidiano del Pci, «e sensibilizzare Botteghe Oscure sulle tematiche “liberali”», il giornale «cavalca nei primi anni ‘80 il caso P2, poi assiste l’assalto giudiziario che nel 1992-93 demolisce la Prima Repubblica», quindi «assume la funzione di mentore della sinistra post-comunista, traghettandola nella metamorfosi Pci-Pds-Ds-Pd», e infine «detta l’agenda al governo se la sinistra vince le elezioni», oppure «guida l’opposizione antiberlusconiana, se la sinistra le perde». Assumendo la funzione di giornale-partito, “Repubblica”

Trionfo della Morte
P. Bruegel - 'Il Trionfo della Morte' Pensate alla patogenesi di un tumore; cioè una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e che persiste in questo stato anche dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo di formazione. Una crescita incontrollata, scriteriata che causerà, molto probabilmente, la morte dell'organismo, ormai malato.

P. Bruegel – ‘Il Trionfo della Morte’ Pensate alla patogenesi di un tumore; cioè una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e che persiste in questo stato anche dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo di formazione. Una crescita incontrollata, scriteriata che causerà, molto probabilmente, la morte dell’organismo, ormai malato.

La paura: Una spinta al consumismo

Istintivamente cerchiamo di sfuggire agli stimoli che generano paura. Producendo la paura possiamo alterare il comportamento della gente. Una volta impauriti, regrediamo, passo dopo passo a comportamenti infantili e animali. [Ernest Dichter e il suo libro The Handbook of Consumer Motivations.] Mi sono sempre chiesto cosa spinga la maggior parte delle persone a stare attaccato al televisore e vedere in continuazione film dove muore un loro simile . E più le scene sono realistiche e sofferenti e più lo spettatore non riesce a staccarsi. Cosa li tiene attaccati e sopratutto PERCHE’ CONTINUANO AD INONDARCI DI VIOLENZA? il cineme e la tv non dovrebbero essere un arte? possiamo definire arte una cosa che decurtata della violenza perde ogni attrattiva?

Nazionalmasochismo
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NAZIONAL MASOCHISMO: quella qualità tipicamente italiana di tirar fuori il peggio del nostro paese anche a costo di inventarlo di sana pianta. Il tutto grazie all’inconscia convinzione che se parli male di te stesso (o del tuo paese) vieni sicuramente creduto e considerato sincero. Perché mai siamo l’unico Paese che con ostinata coerenza fa di tutto per farsi male davanti al resto del mondo?

Berlusconi e Gesu
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Il potere unificante della religione è stato sostituito dal principio disgregante consumistico

La commemorazione del Che

Personalmente mi ha fatto molto pensare il necrologio che qualcuno si è sentito in dovere di voler pubblicare su uno dei giornali più distanti dalle posizioni del guerrigliero sudamericano.Mi ha fatto pensare al fatto se ci trovavamo di fronte a due personechi lo ha pubblicato lo avesse fattto con spirito sotterrare definitivamente le gesta e le idee oppure – ancor più grave – se qualcuno effettivamente sia stato convinto che inserire quel nome nell’elenco dei morti e sepolti possa essere stato un il modo giusto per ricordare uno degli uomini che hanno influenzato molto il secolo scorso e le nazioni unite.  

Chi controlla i media

UN GRAN BELL’ARTICOLO DA CONSERVARE …… tratto da www.centrosangiorgio.com Pur essendo stata scattata nel 2010, questa istantanea dei mass media è ancora di grande attualità. Tenga inoltre ben presente il lettore che pur facendo riferimento alla realtà statunitense, buona parte delle trasmissioni, dei film, dei serial televisivi e delle notizie diffusi in America vengono quasi tutti riproposti al pubblico italiano. «Hollywood è guidata dagli ebrei».– Così l’attore Marlon Brando (1924-2004) durante il Larry King Live, andato in onda il 5 aprile 1996.  «Lo faccio a causa dello strapotere ebraico nel mondo dei media […]. Loro (gli ebrei) sono sempre in cima a qualsiasi commento, sono la lobby più potente che agisca a Washington. Israele ha fottuto la politica estera americana per anni». – Così il regista Oliver Stone, durante un’intervista rilasciata al London Sunday Times nel luglio del 2010. Stone è ebreo dalla parte paterna.  «Il potere e l’influenza economica degli ebrei sono concentrati in modo spropositato a Hollywood, nella televisione e nell‘industria mediatica». – Così Stephen Steinlights, ex direttore del National Affairs of the American Jews Committeee, in «The Jewish Stake in America’s Changing Demography: Reconsidering a Misguided Immigration Policy», Center For Immigration Studies, novembre 2001. Steinlights è ebreo.  «Nei settori chiave dei media, specialmente negli studi cinematografici di Hollywood, gli ebrei sono così numericamente dominanti che definire questi affari sotto controllo ebreo è poco più che un’osservazione statistica […].Hollywood alla fine del ventesimo secolo è ancora un’industria con una pronunciata coloritura etnica. Praticamente tutti i capi delle produzioni cinematografiche sono ebrei.Scrittori, produttori, e anche i meno evoluti direttori sono in larga maggioranza ebrei. Un recente studio ha mostrato come superino il 59% tra i produttori […]

Ma ti sembra che se fa male lo venderebbero?
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Negli anni 50/70 vi fu il boom delle sigarette e del tabacco che diventò uno status symbol ed un fenomeno di massa e per le donne addirittura un fenomeno di emancipazione (??). Al fenomeno contribuirono sicuramente i soldati americani che nel dopoguerra cosparsero le popolazioni concquistate di cioccolata e #sigarette (chissà perchè proprio questi due prodotti, sarà casuale?) e la pubblicità positiva continuò attraverso i grandi attori di hollywood , sponsorizzazione di eventi sportivi e sopratutto esaltazione scientifica dei benefici dell’uso del tabacco (calmante, contro l’ipertensione, rilassante, dimagrente…..) ed accurata censura delle ricerche che mettevano in relazione il tabacco con il cancro ai polmoni, allo stomaco, alla gola, alla bocca…. Ci sono voluti più di 50 anni per far apparire un minimo di divieto ma ancora oggi non è vietato vendere le sigarette nonostante lo stato vi faccia scrivere sopra che UCCIDONO, in virtu di uno pseudo liberismo sociale dove l’individuo sarebbe libero di uccidersi anche se l’ordinamento giuridico italiano vieta il suicidio e la Se non ci siamo mai soffermati a pensare a questo, potremmo essere portati a credere che sia un fatto eccezionale ma in reltà non vengono vendute e non sarebbero mai pubblicizzate sostanze o prodotti che sono dannosi per la popolazione. Ma siamo veramente sicuri sicuri?   Lo sport che fa bene a tutto cercando di capire se oltre che al fisico lo sport faccia bene anche alla mente i soliti ricercatori americani  (come se gli altri paesi non facessero ricerca) tra cui Todd McElroy hanno […]

TRASPARENZA nell’informazione rendendo noti i PATRIMONI dei giornalisti

Vi meravigliereste se vi dicessero che un giornalista ha preso soldi da una multinazionale o da un gruppo politico? Non vi preoccupate i giornalisti non parleranno mai male di un loro collega. Raccolta firme per eliminare i giornalisti paghettati da lobby e gruppi politici. BASTA CON LA CASTA – Firma per smascherare chi manipola l’informazione Tutti i giornalisti ed i direttori di testate giornalistiche dovrebbero rendere periodicamente note le loro DICHIARAZIONI DEI REDDITI e DEI POSSEDIMENTI inclusi quelli all’estero. Tali dichiarazioni dovrebbero venire esaminate dall’Ordine dei Giornalisti che, nel caso vi siano INSPIEGABILI INCREMENTI dei patrimoni o dei redditi,

il piano Kalergi

Dal 2012 si sente sempre pù spesso parlare del piano Kalergi. Molti sapranno ormai di cosa si tratta e le convinzioni che sia una bufala sono tante quante sono quelle del contrario. Quello che sta di fatto è che il piano Kalergi piace all’estrema Destra, ma anche all’estrema Sinistra (per cercare di opporsi al disegno di frantumazione dell’identità nazionale delle élite, beninteso). Sia Forza nuova, che Sel, infatti hanno ospitato in questi ultimi mesi le presentazioni del libro “La verità sul Piano Kalergi” che l’autore Matteo Simonetti, giornalista, scrittore, oltre che docente di storia e filosofia, sta proponendo lungo tutta la Penisola. Chi non sapesse ancora di cosa si tratta può fare una ricerca su google e trovare versioni e considerazioni a 360 gradi. Chi volesse leggere il libro e farsi autonomamente un’idea puo’ trovarlo nei link in fondo a questo articolo. In conclusione quello che riporta è: “Ma come mai gli immigrati non scelgono oltre rotte invece di sbarcare in paesi occidentali così culturalmente diversi dai loro ? Perchè non prediligono i paesi Arabi ricchi quali il Kuwait, l’Arabia Saudita, o il Qatar? Non avrebbero problemi di

Il quinto potere SFASCISTA

Da un po di tempo mi ripeto una domanda cercando di trovare una risposta convincente. La domanda riguarda i mezzi d’informazione ed i loro introiti. Molti non sono minimamente a conoscenza dei ricavi pubblicitari che determina uno spot di 30 secondi e molti sono restii ad accettare che uno spot di 30 secondi puo’ anche superare i 100.000 euro, anche se e’ facilmente verificabile sul sito di Publitalia. Ed ovviamente il prezzo degli spot varia a seconda del programma in onda in quel momento, al quale sono legate determinate previsioni di audience. A questo punto chiunque sarebbe portato a pensare che le TV cercheranno di avere programmi di alta qualita’ che possano attrarre un maggior numero di telespettatori e sopratutto cercare di non sprecare tempo prezioso che potrebbe essere destinato a produrre grandissimi introiti. E qui, per chi sa osservare attentamente la realta’ sorge il dubbio. Infatti questo presupposto nella realta’ trova applicazionema non in maniera cosi dominante. Se osserviamo la realta’ vediamo che la totalita’ dei canali dedica ampissimi spazi ad una pluralita’ di trasmissioni (talk show, inchieste, notiziari, approfondimenti politici…) che hanno un unico punto in comune vale a dire lo sfascismo inteso come la reiterazione di pseudo notizie strumentalizzate unicamente nella direzione del “e’ tutto un magna magna”. Con una ripetizione ossessiva di cose che non funzionano, di scandali, di ingiustizie. Molti di questi programmi sono evidentemente montati ma non e’ questo il punto.

Outbrain e Taboola i nuovi creatori di opinioni

Da un po di tempo sto facendo considerazioni su un particolare ormai presente su tutti gli organi d’informazione online. Anche se ormai siamo abituati alla pubblicita’ ed alle inserzioni varie che riempiono i siti internet, probabilmente in questo caso non e’ il caso di essere superficiali ed etichettare come pubblicita’ a scopo di lucro questa nuova pratica diffusissima. Mi riferisco al fatto di inserire al termine di un articolo di un giornale (o simili) di un riquadro dove vengono richiamate delle notizie “forse potrebbe interessarti…” oppure “guarda anche…” che vengono proposte in maniera tale da far pensare che siano notizie dello stesso giornale, con lo scopo di non far abbandonare il sito al lettore e di fornirgli ulteriori notizie sull’argomento trattato. Sembrerebbe insomma una delle tante pubblicita’ che ormai affollano in modalita’ sempre nuove e sempre piu invasive le pagine web di ogni tipo. Se non etichettiamo a priori la cosa come pubblicita’, ma osserviamo bene, facendo alcune verifiche iniziano ad emergere fatti concreti che lasciano spazio a dubbi sempre piu’ grandi. Innanzitutto si nota come questo riquadro non viene gestito dall’editore del giornale o dal sito web ma viene esplicitamente riportato che e’ “offerto” da una ditta privata. Si potrebbe immaginare che la ditta sia la solita societa’ parallella che si occupa della raccolta pubblicitaria ma non e’ cosi. Non e’ cosi perche’ la ditta e’ la stessa anche su altri giornali. Andando ad analizzare gli organi d’informazione e’ facile rilevare come tutti questi spazi siano gestiti da DUE […]

PRIVATIZZAZIONI: COSI’ CI SIAMO FATTI RUBARE TUTTO !

La storia delle privatizzazioni e dei privatizzatori che hanno svuotato questo Paese di ogni sua ricchezza, trasformandolo da settima potenza economica mondiale a un grande discount per ricchi speculatori senza scrupoli. Il racconto di Valerio Lo Monaco, direttore della Voce del Ribelle. Buongiorno Claudio e buongiorno a tutti i lettori del tuo blog! Verso la fine di novembre, il Ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, ha rilasciato una dichiarazione. Ha detto che, nel corso del 2016, il 40% delle Ferrovie dello Stato verrà privatizzato.  O meglio: Ferrovie dello Stato verrà quotata in borsa e in borsa saranno messi appunto il 40% delle azioni. Una postilla a questa operazione, epsressa nel classico “bizantinismo” del linguaggio politico, è il fatto che Ferrovie dello Stato si riserva di mantenere il controllo delle infrastrutture, cioè vale a dire della rete ferroviaria, mentre invece la veicolazione dei mezzi su questa rete ferroviaria, perlomeno per il 40%, verrà ulteriormente privatizzata. Questa è solo l’ultima, in ordine di tempo, di tutta una serie di privatizzazioni che sono state fatte nel corso degli anni. I criteri che vengono veicolati per giustificare le privatizzazioni sono da una parte quello di fare cassa (perché avendo un debito pubblico alle stelle, avremmo bisogno di vendere) e dall’altro lato quello di consentire un migliore utilizzo di opere pubbliche, di beni pubblici, di asset pubblici che invece, se gestiti dallo Stato, verrebbero gestiti male. Ma vediamo, in nome di questi criteri, cosa è stato fatto nel corso degli anni. Il divorzio tra la Banca d’Italia e il Tesoro […]

Per gente abituata a credere alla pubblicita’, la propaganda subdola e’ irrilevabile e per questo efficacissima

La propaganda, per essere efficace, deve suddividere le persone in base al loro livello culturale e propinare azioni ben specifiche legate al livello culturale delle persone sulle quali vuole far presa. Quindi la propaganda ha diversi target in base al livello culturale a cui e’ diretta, con il risultato che risultera’ piu’ esplicita (e per molti comica) quella diretta a persone con un livello culturale piu basso, per poi raffinarsi e divenire via via piu subdola e raffinata man mano che il target culturale cresce. Per la maggior parte delle persone abituate quotidianamente a credere alla pubblicita, la propaganda subdola e’ totalmente irrilevabile e per questo efficacissima. E’ difficile, per motivi di orgoglio, accettare che il prodotto del nostro pensiero non sia nostro ma sia stato indotto da altri, ancor piu’ se l’induttore ci tranquillizza dicendo: “non siete cosi stupidi da farvi mettere idee in testa da altri“, ed in questo modo lo spettatore abbassa le difese e, alla fine, permette alle grandi aziende di non gettare al vento i miliardi spesi in pubblicita’ (se cosi non fosse, dovrebbero spiegarci perche’ spendono cifre stratosferiche in spot pubblicitari. Sono forse loro gli stupidi?). Ma la propaganda non e’ solo commerciale. Il commercio ha imparato che per vendere bene qualsiasi prodotto bisogna creare il terreno. Se la societa’ non va in una certa direzione, certi prodotti non si vendono (es. i prodotti suini ed alcolici nei paesi musulmani; acqua minerale dove vi e’ acqua potabile disponibile), quindi bisogna prima direzionare la societa’ in […]

Ma quali scuse di Castro?

Nei giorni scorsi si e’ svolta la Cumbre de Las Americas il meeting di tutti i capi di governo di america del nord, sud e caraibi (che fanno parte della CELAC, da non confondere con OSA). In tutto il mondo i giornali e le tv hanno ripetuto all’unisono la solita falsa canzoncina: “Castro chiede scusa a Obama” hanno riportato tantissimi media anche quelli che sembrano schierarsi contro gli stati uniti. In realta’ le cose non sono andate affatto cosi’ e Raul Castro nel suo intervento ha riportato per 17 minuti la storia dell’invasione USA di Cuba, dei loro bombardamenti, dei loro sbarchi e dei tentativi di uccidere Fidel e lui stesso, di quante persone sono morte a causa

Il vero scandalo e’ scandalizzarsi

tratto da comedonchisciotte Lo scandalo è… il vero scandalo, […] Non vi hanno detto apertamente che è stata combattuta una guerra – naturalmente non con mezzi militari, ma, soprattutto, con strumenti finanziari, psicologici, teconologici, culturali e mediatici – contro gli altri, la gente comune, gli indifesi, i disarmati, gli umili, i poveri, i meserabili, ecc… Non vi hanno detto apertamente che la famosa Caduta del Muro ha cancellato progressivamente le conquiste sul piano del welfare, della politica sociale, sanitaria, dell’istruzione universalista, ecc… E’ tuttavia, ovvio che la grande vittoria della “superclasse dei supericchi” – e di quei ricchi che vi si riconoscono senza se e senza ma – ha comportata la denigrazione, la demonizzazione e la criminalizzazone dello Stato “dirigista” o, comunque, interventista sul piano economico, finanziario e , quindi, sociale. Lo stato – e quindi ogni partito – di tinte anche solo socialdemocratiche è stato tranquillamente e sbrigativamente bollato come “tirannico” e “antidemocratico, reo di imporre una spesa pubblica eccessiva e troppe tasse deprimendo così la libera iniziativa dell’impresa privata. Così l’”anarcocapitalismo” alla Nozick ha fatto scuola e tendenza e così

Stipendi dei parlamentari e destabilizzazione

A tutti sara’ capitato di ricevere una messaggio di facebook o una email di quelle che si scandalizzano degli stipendi dei deputati e delle loro agevolazioni. Da anni, a ritmi ben precisi, ritornano a circolare ed anche se non sono le stesse riportano sempre numeri e spese per attirare l’attenzione e finiscono con l’incitazione a far girare la mail inoltrandola a quante piu’ persone possibile. Evitando di usare attenzione soltanto al contenuto ho iniziato a fare delle considerazioni banali che pero’ evidentemente non vengono effettuate spesso. Ho iniziato con il chiedermi: “Chi ha iniziato la catena di S.Antonio di queste email?” dato che la mail colpisce il lettore per il suo intrinseco senso di giustizia, la prima risposta che viene in mente e’ che il mittente sia un giustiziere che vuol fare qualcosa per cambiare quella che viene percepita come un ingiustizia da lettore. E chi sarebbe questo giustiziere e sopratutto perche’ non si firma? Nel tentativo di una difesa strenua mi sento di pensare che non si firma per non ricevere ripercussioni da questa sua azione; pero’ chiede subdolamente di girare la mail e quindi intrinsecamente ognuno firmera’ la sua adesione al contenuto: strano! Andando per deduzioni, il giustiziere autore della

Democrazia in musica e a teatro

La maggior parte delle persone ritiene che le canzonette non trasmettano la cultura di un popolo e non abbiano avuto parte nell’imperialismo culturale americano che abbiamo subito. Vorrei ricordare a questi come una piccola e sconosciuta isola come la Giamaica sia riuscita a diventare famosa nel mondo e ad avere milioni di seguaci, di pellegrini e di adepti grazie a BOB MARLEY che ha portato – tra l’altro – la cultura della marijuana a diffondersi nel mondo

Le vere armi di distruzione di massa

tratto da: comedonchisciotte.it “Perché io dico poveri noi? Perché voi, il pubblico, ed altri sessantadue milioni di Americani, ascoltate me in quest’istante. Perché meno del 3% di voialtri legge libri, capito? Perché meno del 15% di voi legge giornali o riviste. Perché l’unica verità che conoscete è quella che ricevete alla tv. Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla tv. La tv è la loro Bibbia, la suprema rivelazione! La tv può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La tv è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio. E poveri noi se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati. […] Perché questa società è ora nella mani della CCA, la Communication Corporation of America […]. E quando una tra le più grandi corporazioni del mondo controlla la più efficiente macchina per una propaganda fasulla e vuota, in questo mondo senza Dio, io non so quali altre cazzate verranno spacciate per verità, qui! Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere. Quindi, se volete la verità andate da Dio, andate dal vostro guru. Andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l’unico posto dove troverete mai la verità vera! Sapete, da noi non potrete mai ottenere […]

Ancora su Disney

Il Re Leone, regia di Roger Allers, Rob Minkoff In questo film per bambini è nascosto uno dei primi piani più erotici e conturbanti della storia del cinema. Lo sguardo di Nala sdraiata per terra verso Simba che le sta sopra, gli occhi semisocchiusi dal desiderio, a richiamare il momento dell’orgasmo, è un richiamo sessuale fortissimo che mai e poi mai ci si aspetterebbe da un cartone destinato all’infanzia (messaggi subliminali a parte). Qual’è la motivazione ad inserire questi messaggi in cartoni destinati ad un pubblico nel quale le pulsioni sessuali non sono ancora comparse? Pensare che sia casuale è ingenuo, forse la motivazione principale è che i cartoni animati NON sono diretti verso i bambini ma verso coloro che pagano il biglietto e portano i bambini al cinema i quali saranno molto meno restii a soddisfare le richieste dei loro piccoli indotte dalla campagna pubblicitaria del film.    

Italia: repubblica mediatica fondata sul telefonino

L’Italia e’ una democrazia mediatica basata sul telefonino. cosi dovrebbe recitare l’art.1 della nostra costituzione per rendere il giusto onore al ruolo che ormai l’apparecchio elettronico esercita nel nostro paese dove e’ diventato uno strumento essenziale per la magistratura ed una specie di macchina della verita’ dove tutto cio che in esso viene detto, NON PUO ESSERE FALSO. Bisogna stare veramente attenti quando si parla al telefono perche’ raccontare una balla potrebbe avere effetti disastrosi. Se durante intercettazioni si registra una qualsiasi “bravata” detta magari per farsi grande questa – per il semplice fatto che e’ stata intercettata diventa auteomaticamente verita’ assoluta senza bisogno di ulteriori verifiche ed addirittura senza bisogno di confermare la dichiarazione stessa davanti ai giudici come avviene per le dichiarazioni scritte, pentimenti o quant’altro. se parlando al telefono con qualcuno ci si vantasse di aver percorso l’Autostrada A1 a oltre 250 kmh di media, l’intercettatore immediatamente arresterebbe il pronunciatore della frase per aver oltrepassato il limite di velocita’. E se al telefono si parla di qualcun’altro del tipo: ” mi ha detto tizio di aver fatto Roma Firenze a 250 kmh” be questa intercettazione sarebbe piu che sufficiente per far arrestare il tizio e sequestrare la sua auto. Questo grazie alla democrazia mediatica che oggi vige in Italia. In questi giorni il re della destabilizzazione, instupiditore di masse e principe dell’informazione stolta scrive “…. Nell’ordinanza si ribadisce che nel “centro benessere Salaria sport village, riconducibile alla stessa famiglia Anemone”, Bertolaso usufruì “non solo di ‘massaggi’, ma anche […]