La crescitofobia

Parallelamente alla diffusione del concetto di democrazia, in quest’ultimo secolo si è diffuso anche un concetto che “va a braccetto” con quello di democrazia: il consumismo. I due concetti vanno talmente d’accordo che non si capisce quale dei due sostenga l’altro. Entrambi, al giorno d’oggi risultano praticamente inattaccabili e sono giunti a a questo cavalcando un concetto che crea facili consensi: “la crescita economica” “…..Il mondo è cresciuto molto negli ultimi sessant’anni, anzi si è ammalato di crescita. La crescita è addirittura diventata una mania, l’unico modo per misurare il benessere, un modo facile da confrontare, che si vede bene anche nei grafici: quando sale tutto va bene, altrimenti tutto va male. Per far salire il PIL (il metro della crescita) e quindi crescere economicamente, basta includere nel conto qualsiasi voce: posso fare una rapina e comprare delle case, posso tagliare e vendere droga, posso costruire o comprare e vendere armi, posso creare e vendere “titoli tossici”, comunque, se faccio girare denaro contribuisco alla crescita.  Tutto aiuta, come le guerre, la corruzione, la criminalità. È una somma di voci, una addizione e pertanto non fa discriminazioni. Tutti, politici, finanzieri, economisti oggi ci spiegano che se non avremo crescita la crisi economica si aggraverà e si perderanno altri posti di lavoro:  questo perché lo stabilisce (secondo loro) una formula aritmetica. Si innescherà quindi la spirale della recessione. A nessuno conviene controllare se i fattori della formula sono giusti. Se si rivelasse che la popolazione mondiale potrebbe continuare a mantenere lo stesso … Leggi tutto La crescitofobia