Olimpiadi maschiliste

L’OLIMPIADE #MASCHILISTA E #SOVRANISTA DURERÀ ANCORA POCO: non ci si oppone al sorosismo.   Forse questa sarà l’ultima edizione o al massimo ce ne saranno ancora 1 o 2 per diversi motivi:   1) Sono lì a ricordare in continuazione la superiorità maschile rispetto a quella femminile anche nelle specialità dove il fisico non conta, come tiro con l’arco o equitazione. 2) Sono lì a ricordare il sovranismo nazionale e suonare orgogliosamente inni di stati che si vorrebbero cancellare. 3) Sono lì a dimostrare che il fisico di un eritreo è diverso da quello di uno di colore o da quello di un cinese e nelle varie specialità è importante l’etnia (in pratica la r.) a cui si appartiene. 5) Non sono rappresentati gli lgbtxyz provocando in essi una forte frustrazione per non poter partecipare alle competizioni a cui vorrebbero loro in base a come si sentono quel giorno.   Alla luce di tutto questo, c’è da chiedersi perché i globalisti , melting pottisti, femministi, lgbtxyz stiano a guardare il trionfo del maschilismo e della sovranità nazionale invece di andare a manifestare e boicottare……

Cani abbandonati
Cani

CANI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI CONTRO I VOSTRI PADRONI A guardare bene non è difficile riconoscere nel rapporto cane / padrone lo stesso dispotico e schiavista rapporto con chi ti fa lavorare in cambio di un tozzo di pane e di un giaciglio, sfruttando tutta la tua insicurezza nel vivere da solo in un mondo nel quale non sei più abituato a vivere e dove nessuno ti ha insegnato a vivere anzi, nemmeno ti ha lasciato provare ad imparare a vivere autonomamente. Una vita trascorsa all’ombra del padrone (già il termine dice tutto) obbligato a pisciare solo dove e quando viene concesso, accoppiandosi solo con chi decide il tuo padrone, mangiando quello che il tuo padrone vede in TV o che piace a lui guadagnato con il fare le feste al rientro del padrone. Come se non bastasse li portano al ristorante incuranti della sofferenza di chi ha un olfatto sviluppatissimo e sente odori di bistecca alla brace e ne elemosina un pezzo guardando il tavolo strabordante senza poter dire niente…..   A volte ti mettono un vestitino idiota o ti fanno fare giochi stupidi come riportare il bastone, in altri il lavaggio del cervello è più profondo e ti addestrano ad.eseguire ordini a comando per poi fare vedere ad altri padroni quanto è bravo il loro dipendente. Ti lavano e ti profumano senza.pensare al tuo olfatto 10000 volte più potente del loro. Ti fanno passeggiare sull’asfalto bollente senza scarpe…..ma tanto ormai hai fatto il callo.   CANI DI […]

Colonizzazione sportiva
IMPERIALISMO-USA

LA COLONIZZAZIONE SPORTIVA Non esiste solo la colonizzazione militare e quella economica, il cui obiettivo è quello di sfruttare i Paesi poveri e portare a casa propria materie prime e quanto c’è di prezioso nel paese colonizzato. Guardando le olimpiadi è evidente che moltissime medaglie attribuite a paesi come USA e Gran Bretagna ma anche Francia e Olanda, riescono grazie alla burocrazia (che ha permesso di attribuire la cittadinanza con stratagemmi vari) ad essere attribuite anche economicamente ai paesi colonizzatori. Grazie a vari stratagemmi le nazioni si appropriano di medaglie d’oro di individui spesso nati e cresciuti in paesi africani o dell’Europa dell’est. Non sarebbe forse meglio lasciare le medaglie ai paesi di origine degli atleti (e di conseguenza il premio economico alle federazioni) o forse abbiamo paura che Etiopia Nigeria Congo ma anche Cuba e i paesi dell’est guadagnino un numero di medaglie superiore a quello dei paesi occidentali e possano destinare fondi alle loro federazioni per sviluppare le attività sportive in quel paese? L’est Europa non ha un ricambio sportivo proprio per via del fatto che GLI SPORTIVI VANNO IN ALTRI PAESI dotati di attrezzature migliori e metodi all’avanguardia. MA COME.POTRANNO I OAESI POVERI AVERE ATTREZZATURE NUOVE SE I PREMI DEI KORO SFORZI VANNO NELLE CASSE DEI PAESI RICCHI? I globalisti sono convinti che la.migrazione sportiva sia un bene per quei paesi e le loro popolazioni che invece potrebbero trarre profitto e avviare attività sportive per giovani e comunità che altrimenti non avrebbero mai i fondi? C’è da […]

Dall’illuminismo al romanticismo
rosa-tirchio

È il passaggio dall’illuminismo al romanticismo che già abbiamo vissuto in passato e che riviviamo amplificato dai media. La ragione, dominatrice fino a qualche decennio fa, sta lasciando il posto all #ultraromanticismo in ogni ambito, addirittura quello bellico: oggi non si dichiara guerra per conquistare o perché si è attaccati, ma perché un certo paese non si comporta bene (Siria, Libia). A direzionare il cervello verso l’abbandono della logica e della ragione è l’esaltazione dell’empatia ma sopratutto delle #EMOZIONI utilizzando a grandi dosi la pseudo-arte e la pseudo-scienza, basi fondamentali della cultura standardizzata. L’occidente è ormai supino, la razza umana può solo sperare nella filosofia orientale o nei musulmani, unici capaci di vedere la realtà senza occhiali distorsivi, e per questo additati come retrogradi.

Buonisti
buonismo

I #sinistroidi si scagliano allo stesso modo contro chi non vuole vaccinarsi e contro chi distingue i maschi dalle femmine. Ma guai a scagliarsi contro la finanza e il capitale! Quando – grazie all’opera dei media – si aizzano scontri sociali di tale portata, difficilmente si torna indietro. Con molta probabilità il piano inclinato porterà a crescere l’odio degli autodefiniti buonisti e di conseguenza la reazione di odio di chi si sente nel giusto ritenendosi libero di scegliere o ritenendo esemplare il millenario corso della natura. È solo questione di tempo e si arriverà allo scontro fisico, dapprima tra manifestanti di opposta fazione per poi passare ad attentati e quindi alla guerra civile. È la cosa che i media sanno fare meglio, ben istruiti ed orchestrati dall’alto e al di sopra delle leggi grazie alla casta del diritto di formazione. A guardar bene, in quei paesi dove arriva la stampa “libera”, quasi sempre scoppiano proteste e guerre civili: dalla Catalogna a Hong Kong, dalla Francia a Cape Town, da Caracas a Cuba alla Bielorussia. In India, invece, va tutto benissimo e i diritti umani sono rispettati…guarda caso

Pubblicita e commercio
sfascismo e consumismo

LA PUBBLICITÀ È L’ANIMA DEL COMMERCIO ed IL COMMERCIO È IL BRACCIO DESTRO DEL CAPITALE. #indipendentismo e #orgoglio nazionale sono ormai etichettati dispregiativamente con il termine #sovranismo : ne uccide più la penna che la spada. Si può anche resistere eroicamente all’esercito più armato del mondo, ma non si resiste alla manipolazione individuale consumistica della pubblicità ben utilizzata anche dalla propaganda politica. E’ difficile per chi ha idee proprie mantenerle a lungo se si leggono i giornali. Con il continuo martellamento di notizie date solo per far proselitismo, anche il piu tenace pensato libero verrà fatto vittima delle sviluppatissime tecniche di persuasione e di convincimento messe in atto da giornali che, a poco per volta, subdolamente iniziano a far in maniera che ogni nuova idea o presa di posizione rispetto un nuovo argomento, sia veicolata dalle notizie già indotte che entrano cosi a far parte dei prori schemi di pensiero. Diffidare dagli articoli che non giungono a conclusione ma forniscono elementi e lasciano che sia il lettore a tirare quella che – dopo essere stato adeguatamete imboccato – è l’unica conclusione logica. () Cuba è l’unico paese dove la pubblicità ancora non è attiva. È questa la grande differenza. È questo che li porta a fregarsene del #bloqueo e ad avere una stabilità ideologica ed una coerenza politica. LIBERO MERCATO MA PUBBLICITÀ CONTROLLATA DALLO STATO. La domanda interna cresce in maniera direttamente proporzionale alla quantità di #pubblicità assimilata dalla popolazione. Anche se siamo restii ad accettarlo, gran parte dei nostri […]

Insegnamento parentale
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Anche se camuffata da buonismo e antibullismo, quella dell’insegnamento parentale è una modalità socialmente tossica e utile solo alla mancata rottura del cordone materno, secondo un mammonismo dilagante sostenuto da un individualismo consumista. Quando entreranno questi bambini nella società? Con il primo amore o forse il matrimonio combinato da.mammina in maniera da evitare il bullismo/femminicidio o l’insoddisfazione sessuale per i diversi tempi di raggiungimento dell’orgasmo? Giustificazioni ridicole. La scuola è il primo distacco dai genitori nel quale il nuovo essere vivente deve creare e gestire rapporti interpersonali senza la mediazione e la difesa dei genitori sempre pronti a creare una cupola protettiva. La fobia indotta del bullismo è stata la spinta principale alla cancellazione della leva utilissima socialmente perché strappava per la prima.volta ai genitori quei figli che oggi a 50 annivivono ancora con i genitori. Capisco perché oggi sono in molti a farsi un cane…..perché non te lo leva nessuno e sarà sempre ai tuoi ordini

Empatia e emozioni

L’#ultraromanticismo tipico di questa decade, che sta facendo scomparire l’illuminismo razionale a favore di una società delle #emozioni e dell’#empatia sulla quale ben si innesta il #consumismo utile al rafforzamento del #capitale e alla scomparsa degli #ideali e delle lotte di classe così come dei valori.

Sono solo canzonette
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Bennato cantava sono solo canzonette ma in realtà non è così. La musica moderna – quella che si riproduce migliaia di volte alla radio ecc – è tra le più forti forme di lavaggio del cervello per via del fatto che ripete migliaia di volte e porta a ripetere frasi che senza accorgersene entrano nei nostri pensieri, pronte ad essere richiamate ad ogni minimo accadimento che le ricorda. Esattamente come la pubblicità. Basta dire “più lo mandi giu” e tutti sapranno terminare la frase, ripetendosi inconsciamente che il caffè fa bene. La musica leggera è la più forte arma di propaganda ideologica degli ultimi 50 anni, superiore anche al cinema ed ai libri che n cessitano di tempo ed attenzione. Per questo motivo, la distribuzione musicale censura la musica non angloamericana. Avete mai sentito musica francese o russa o giapponese, ungherese, tedesca, greca…. Solo rarissimi casi isolati. Questo ha creato la convinzione che gli altri paesi non abbiano musica rock o sia di qualità scadente ai livelli del sirtaki e del kasaciov. La musica ha insinuato il concetto di superiorità anglousa che sta alla base della convinzione che la lingua inglese sia superiore alle altre, anche se di fatto è superiore solo in stupidità. Partendo da questa considerazione, risulta più evidente come il piano inclinato avviato dai Queen o da Renato zero abbia nel tempo accelerato sempre più velocemente arrivando oggi a velocità veramente pericolose che, prevedibilmente, provocheranno incidenti mortali come quelli della mancata riproduzione che affliggera questa generazione. Moriranno […]

Nuovo oppio
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Sarebbe interessante se uno storico – meglio ancora una storica – si applicasse a ricercare e ad analizzare le ragioni per le quali dal materialismo storico, criterio di interpretazione di tutto ciò che è reale, la sinistra sia passata a un vero e proprio immaterialismo post-umano, chiave di un’ossessiva politica dei diritti basati su “percepiti” invisibili e cangianti, surrogati di quell’anima la cui negazione ha strutturato ogni forma di socialismo reale. Il nuovo oppio dei popoli è l’identità di genere, madre di tutti i percepiti, sedativo distribuito a piene mani dalle formazioni progressiste dell’Occidente, da Joe Biden a Enrico Letta. Sarebbe interessante se uno storico – meglio ancora una storica – si applicasse a ricercare e ad analizzare le ragioni per le quali dal materialismo storico, criterio di interpretazione di tutto ciò che è reale, la sinistra sia passata a un vero e proprio immaterialismo post-umano, chiave di un’ossessiva politica dei diritti basati su “percepiti” invisibili e cangianti, surrogati di quell’anima la cui negazione ha strutturato ogni forma di socialismo reale. Il nuovo oppio dei popoli è l’identità di genere, madre di tutti i percepiti, sedativo distribuito a piene mani dalle formazioni progressiste dell’Occidente, da Joe Biden a Enrico Letta.

luce ebraica su montecitorio
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Nella ristrutturazione della pavimentazione di piazza Montecitorio, a Roma, è stata inserita una enorme menorah. (…) la Kabbalah è parte della tradizione esoterica ebraica, è l’atto di ricevere, è spiritualizzare il mondo, è il livello più profondo della tradizione ebraica … ci sono anche esempi di recenti di «invasioni» della Kabbalah nell’arte italiana. Basta guardare la nuova piazza Montecitorio dell’architetto Franco Zagari. All’inaugurazione del 7 giugno 1998 nessuno si accorse del «segno». Eppure basta guardare la piazza dall’alto per accorgersene. Alla base del palazzo che ospita la Camera dei deputati ci sono tre strisce bianche ad anello tagliate in mezzo da una quarta linea bianca. Tutto questo forma un candelabro ebraico a sette bracci, la Menorah, che fa concludere le sue fiammelle all’interno di Palazzo Montecitorio nella speranza che la luce potesse simbolicamente illuminare il tempio della democrazia (…) In effetti, tutto ciò è vero! …

Patriarcale e matriarcale
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Se la società #patriarcale ha sottomesso le donne (e qui il discorso andrebbe approfondito) ma le ha preservate nella loro #femminilità, perche dovrebbe essere migliore una società #matriarcale dove le donne non solo vogliono sottomettere gli uomini ma vogliono renderli del tutto simili a #donne cancellandone l’identità? Eppure la #propaganda ha creato ormai un gran numero di #castrati psichici convinti che le donne siano migliori dei maschi e un gran numero di bambini saturi di sensi di colpa non loro e dispiaciuti di non essere nati donna, ma non per #disforia bensì perché vengono trattati da criminali per il solo fatto di essere #maschi. Ma le #associazioni per l’infanzia da che parte stanno? Da quella di #Soros ovviamente….. Probabilmente le nuove generazioni seguiranno lo stesso percorso seguito dalla parola #compagno che fino a qualche decennio fa aveva un significato politico ben preciso e profondo che oggi i giovani nemmeno conoscono: per loro compagno significa quello con cui scopo.

Tradizione e consumismo
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La tradizione è l’antagonista del #consumismo ed il consumismo è il braccio destro del #capitale.

ideologia del melting pot
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Saremo ben disposti ad accettare l’ideologia del melting pot, ma solo quando sarà attuata anche da Israele. Secondo l’ideologia obbligatoria ufficiale, in Italia dobbiamo accettare di buon grado e con animo grato che il paese venga progressivamente invaso da un’immigrazione di massa africana e medio orientale, cioè, in prospettiva, che da qui a pochi anni (un paio di generazioni? Tre?), l’Italia non esista più come un paese abitato da gente di cultura e tradizione italiana, ma divenga un luogo anonimo (crogiuolo di razze o melying pot che fa tanto figo) a popolazione mista, probabilmente a prevalenza culturale islamica con tutti i mutamenti politici e di costume che ne conseguono, senza più un’identità che la diversifichi dal Belgio o dalla Svezia, che a loro volta saranno nelle stesse condizioni. Questa ideologia obbligatoria ufficiale, qualifica come fascista e razzista chiunque abbia dubbi in proposito, ed è pronta a giudicarlo di conseguenza in deroga a tutti i principi di libertà di opinione e di parola Questa stessa ideologia obbligatoria di massa è curiosamente schierata a favore di Israele in qualsiasi ambito, compreso quello sportivo. Israele infatti, sbandierando in ogni situazione il famoso “diritto ad esistere” sbandiera che deve rimanere uno stato ebraico, cioè abitato da persone di sangue puro (e, presumibilmente, superiore), confinando quelli che di sangue puro non sono, in apposite aeree recintate, formalmente extraterritoriali, affinché il sangue puro ebraico continui ad avere la maggioranza e Israele rimanga tale. Per questo motivo la televisione ci insegna che Israele, per difendere la propria […]

Gli psicologi al servizio del consumismo
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Quando si perde il diritto ad essere aiutati anche psicologicamente si diventa prede del mercato farmaceutico che ha una pillola per ogni problema e, se i problemi non li hai, te li crea. Diceva Bauman che laddove la società sempre più liquida perde radici, tradizioni e paradigmi culturali, chi non riesce ad omologarsi cerca disperatamente un’identità sociale riconosciuta, sia essa una setta, una bandiera o un logo colorato, in cui identificarsi pur di sentirsi parte di qualcosa. I nostri bistrattati giovani, gli adolescenti che in numero sempre maggiore presentano depressione, disturbi della personalità, atti di autolesionismo ecc. dove sono stati rinchiusi in questo lunghissimo periodo di lockdown? Nei social, e lì hanno cercato la propria identità. Molti psichiatri e neuropsichiatri infantili stanno rilevando che oggi i ragazzi in terapia non sono alla ricerca di un aiuto all’introspezione, non cercano la forza di affrontare nuovi riti di passaggio per emanciparsi dalla famiglia e accedere alla realizzazione del sé. No, da due anni questi ragazzi concentrano sempre più numerosi il proprio disagio nell’identità sessuale. È il non sapere di che sesso sei, il trend del momento. Poiché lo stigma etero allontana dai “gruppi più fighi”, con il pericolo di essere isolati come omofobi, questi giovani frequentano gruppi social in cui si discute esclusivamente di sesso incerto, a-sessualità, in cui lo stesso desiderio erotico viene colpevolizzato, poiché caratterizza un’identità sessuale definita. Il tutto ammantato di scientificità inesistente ma sopratutto di un #ultraromanticismo ormai padrone del pensiero dominante che ha totalmente sconfitto – come già […]

Lotta di genere
vibra

Da tempo, chiunque riuscisse a guardare più lontano del proprio naso, aveva previsto che si arriverà alla guerra civile tra donne e uomini molti dei quali, vittime di castrazione psicologica (attuata con il solito metodo dell’induzione del senso di colpa e già in atto da tempo) si schiereranno come paladini femminili nel vano tentativo di trovare qualcuna disposta ad accoppiarsi con loro. È sempre più evidente come la società italiana sia distolta dalla #lottadiclasse e direzionata verso una lotta di genere in maniera da annacquare le richieste del proletariato. D’altra parte fin dall’inizio le #donne sono state (forse) inconsapevolmente utilizzate dal capitale e dall’industria per bloccare le rivendicazioni sindacali e la nota canzone “Chi non lavora non fa l’amore” sta li a dimostrarlo. Chissà perchè le femministe non sono li a chiedere la censura di quella canzone dove la donna riflette un sistema nel quale la moglie si concede carnalmente solo alla vista dello stipendio, secondo una visione che restringe di molto le differenze tra matrimonio e prostituzione. Chissa poi perchè non è stato fatto il seguito di tale canzone, quando l’operaio grazie all’aver scioperato ha portato a casa uno stipendio maggiorato. Cosa avrà fatto a quel punto quella moglie che risponde all’ideale proposto da Celentano (il grande capitale)? È veramente indicativo che l’annacquamento del #proletariato provenga proprio da quelle sinistre i cui seguaci si sono dimostrati facilmente manipolabili da media e dalla propaganda spacciata per arte (musica, cinema, pittura, libri) che fa loro deglutire qualsiasi cosa venga proposta in […]

Sfiate di moda e sfilate militari
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Siamo proprio sicuri che le sfilate di #moda siano migliori delle sfilate #militari? A prima vista si è portati a pensare che i militari uccidono, la moda no. Ma per approfondire il ragionamento chiediamoci quante persone al mondo ancora oggi muoiono nel tinteggiare e trattare capi creati da operai che lavorano in condizioni spesso disumane ed al limite dello schiavismo. Milioni, forse miliardi, di persone vivono in fabbriche tessili, nelle piantagioni di cotone, allevamenti ….. Siamo certi che queste persone vedano ricompensato adeguatamente il loro #lavoro o vi è forse il dubbio che siano in condizioni peggiori degli animali da pelliccia la cui tutela ha mosso campagne mondiali che però tralasciavano la tutela di chi lavorava in conceria e degli effetti di queste sull’ambiente? Il #consumismo è peggiore di tutte le guerre, perché non uccide solo gli uomini ma distrugge l’ambiente e l’intero pianeta anche in tempo di pace. #anticonsumismo

Scusate se non sono più cosi giovane da sapere tutto
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Scusate se non sono più cosi giovane da sapere tutto. A chi crede di saperne più degli altri grazie alla sua data di nascita, è inutile spiegare che non è che si nasce istruiti e man mano che si invecchia si diventa ignoranti MA IL CONTRARIO.

Il grande capitale e il gender
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Perché il grande capitale e l’industria sono favorevoli alla fluidità di genere? Ci sono voluti DECENNI per capire che il #fumo uccide e che uccide anche chi sta vicino (molti ancora non lo credono). Ci sono voluti DECENNI per capire che l’acqua conservata nelle bottiglie di #plastica fa male perché assorbe micro-plastiche che si depositano nell’organismo (moti ancora non lo credono). Ci vorranno decenni per capire che l’immensa quantità di #onde magnetiche cui siamo sottoposti fa male, che le piante #OGM diventano #mangimi per animali ed entrano nella catena alimentare arrivando così all’uomo. Ci vorranno decenni per capire che gli #ormoni con cui vengono cresciuti manzi, polli e maiali destinati all’alimentazione umana, si depositano negli organismi e, grazie alle modifiche che determinano nel metabolismo, si trasportano attraverso le generazioni, sommandosi, ed al raggiungimento di determinati livelli danno luogo a scompensi che sono all’origine dell’esplosione della disforia di genere (guarda caso nei paesi dove si mangia piu carne). Mentre i media si sgolano nell’attribuire scientificità alle disforie di #genere (utilizzando gli stessi metodi della ADHD, la #sindrome da mancanza di attenzione, malattia inesistente) NESSUNO, ma proprio nessuno, sembra interessato a ricercare le CAUSE che avrebbero provocato questo esponenziale aumento del numero di casi identificati come disforia avvenuta nei paesi del mondo occidentale e senza precedenti nella storia dell’umanità. Nonostante sia chiaro e condiviso che “SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO”, molto spesso sembra che tutto il mondo se ne dimentichi. Con l’utilizzo di tecniche mediatiche e con la diffusione di opportune campagne si […]

Bibbia, Corano e Kamasutra
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La Bibbia ed il Corano ci insegnano ad amarci l’un l’altro. Il Kamasutra però è più preciso. La superiorità orientale è disarmante!!! Secondo le ultime tendenze, dovremmo cancellare questo libri e le loro culture per il semplice fatto che lo 0,…..% della popolazione non si sente a proprio agio con il vestito che madre natura gli ha cucito addosso. Va bene il consumismo degli ideali, ma qui bisogna riaprire i manicomi. Coloro che pretendono delle leggi per imporre una nuova realtà basata sulla convinzione che “il sesso non è quello #biologico ma quello che ognuno si sente di essere”, non riescono a capire che questa loro teoria poggia le sue basi fondamentali sul #sessismo e sulle #differenze tra sessi? E’ implicito in tale concetto, che vi sia una differenza tra sentirsi #uomo e sentirsi #donna. E come si sentono le donne? e come si sentono gli uomini? E’ possibile stabilire a quale sesso ci si sente di appartenere senza ricorrere a stereotipi come “fare la calzetta” o “lavare la macchina” ? Ci sarebbe inoltre da spiegare come pensano che le loro teorie vadano d’accordo con le teorie di altri cultori del “nuovo ad ogni costo” cui appartengono a che coloro che vorrebbero la totale eliminazione del maschile e del femminile anche dalla grammatica ed un mondo completamente #asessuato? L’errore della #democrazia sta nel dare lo stesso valore al voto di chiunque, anche al voto di persone che solo 50 anni fa sarebbero state rinchiuse in #manicomio perchè con evidenti problemi […]

Scelte minori = piu soddisfazione

Barry Schwartz teorizzò nel 2004, sostenendo che l’abbondanza di opzioni di scelta può influire negativamente sulla nostra felicità. Lo sviluppo tecnologico, l’evoluzione societaria e la diffusione capillare dei social network – che non solo ci offrono infinite possibilità materiali, ma anche infiniti modelli estetici, morali e politici di riferimento – hanno reso sempre più difficile prendere decisioni consapevoli e gratificanti. Spesso quando abbiamo una scelta minore, siamo più soddisfatti di ciò che ci viene dato. La visione della realtà che emerge dal provvedimento della regione Lazio con il quale ha diramato una serie di linee guida pro gender da applicare nelle scuole, affonda le sue radici nel #consumismo ed in quell’egoismo insito che mira ad eliminare le rinunce conseguenti alle scelte. Lo ritroviamo pari pari nel nuovo modo di educare i bambini e quindi di mostrar loro la vita. Nel passato un bambino sceglieva ad esempio un solo regalo a Natale, differentemente dall’infinita lista di desideri di oggi (una lista di nozze impallidirebbe al riguardo). Sceglieva sapendo che una volta fatta la scelta, c’era qualcosa a cui rinunciava. Optava quindi per quello che voleva di più e da più da tempo; oggi vuole quello e quell’altro, conscio che probabilmente riceverà entrambi. Un bambino nella nostra società non fa nemmeno più delle scelte, viene anticipato addirittura nei suoi desideri, non deve nemmeno chiedere, nè sforzarsi di fare più di tanto capricci; ha un esercito di nonne, zii, cugini, vicini, colleghi di lavoro dei genitori, amici-zii, genitori che lo ingozzano di desideri […]

Come nasce la voglia di cambiare sesso
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Le modalità con cui l’uomo del ventunesimo secolo prova intima sofferenza e tedio e assenza di vitalità sono da ricollegare al contesto che lo circonda, e più nel dettaglio, alle migliaia di stimoli, influssi, condizionamenti, pulsioni che grazie al consumismo lo bombardano quotidianamente nell’interezza della sua esistenza. Le persone hanno tutto, e tutto continuano a desiderare, a ricercare. È una tendenza maldestra e improduttiva per l’accrescimento personale, poiché arreca unicamente insoddisfazione. L’individuo insoddisfatto protrae la sua insoddisfazione al di fuori di sé, la fa circolare come fosse un bene comune, come fosse l’acqua e il pane, beni ordinari di prima necessità. X paga per l’oggetto Y spinto da un senso di incompletezza, a causa della triste smania di salvaguardare il suo umore traballante in forza di qualcosa che lo possa appagare nell’immediato. E il consumismo altro non fa che alimentare spropositatamente questo circolo vizioso. Ad alcuni di loro – senza escludere la categoria dei bambini, fin da piccoli bombardati degli stessi stimoli ricevuti dagli adulti – l’insoddisfazione si scarica sul sesso e l’insoddisfazione prende diverse strade: sempre più spesso si verificano fenomeni di adulti e bambini che ritengono di essere insoddisfatti del loro sesso biologico e non poter convivere con esso. Un sentimento simile sia a quello di chi non riesce a vivere la propria vita meditando il suicidio , sia a quello di chi non sopporta il proprio colore o taglio di capelli e ddecide di cambiarlo. La leggerezza con la quale si arriva alle conclusioni è la stessa, […]

Non servono soldi per fare figli

NON SERVONO #SOLDI PER FARE #FIGLI e i paesi #poveri sono lì a dimostrarlo. Per tornare a far crescere la natalità in Italia serve far tornare nelle persone la voglia irrefrenabile di avere figli ed avere una famiglia: l’istinto al mantenimento della #specie tanto calpestato dall’egocentrismo in tutte le sue forme. Per fare questo occorre agire in più direzioni la principale è quella di riportare lo scopo di ogni vita dal #lavoro alla #famiglia, vale a dire dalla produzione di ricchezza al mantenimento della specie. Da troppo tempo ormai lo scopo di vita più diffuso è il lavoro. Se prima lo era solo per gli uomini, dagli anni 70 lo è gradualmente diventato anche per le donne, soggiogate nei loro ideali totalmente sostituiti da quelli tipicamente maschili o utili ai maschi (e lo chiamano #femminismo). Per le.donne, da ormai molti anni, la priorità consiste nella realizzazione professionale individuale e l’indipendenza economica che rende godibile il divertimento egoistico del tutto legato ai consumi: esattamente il modo di pensare dei maschi degli anni 70 cui le donne rinfacciavano di pensare prima al lavoro e poi alla famiglia. Nel corso dei millenni della storia umana, i lavori manuali sono sempre stati riservati agli schiavi e ai prigionieri di guerra. I borghesi ed i nobili erano quelli che si godevano i frutti senza sporcarsi le mani. Da lì il termine “sangue blu” per via del fatto che non lavorando sotto il sole la carnagione chiara permette di vedere le vene color bluastro, invisibili in […]

Imperialismo passivo
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#Imperialismo passivo. È la definizione di quanto sono riusciti a inculcare nelle menti di coloro più facilmente manipolabili, utilizzando un concetto altisonante come #globalizzazione. La cancellazione dell’identità nazionale è indubbiamente un abbassamento delle difese dall’imperialismo e spesso riesce addirittura a renderlo attraente.

Matrimonio di interesse
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Altro che #ddlzansubito, Altro che #femminicidi… Il reato da introdurre dovrebbe essere il MATRIMONIO PER INTERESSE ! E così che gli #ultraromantici – tanto diffusi in questo periodo – si dimostrerebbero coerenti andando a punire chi TRUFFA I #SENTIMENTI e distrugge vite altrui. Il problema è che con una legge simile sarebbero molte di più le #donne colpevoli rispetto agli uomini. Se, inoltre, immaginiamo che l’interpretazione della legge si estendesse arrivando ad includere, non solo chi si sposa per i soldi ma anche a quelle donne che NON sposano chi NON è in grado di assicurare loro una vita agiata, probabilmente avremmo il 90% delle donne inquisite ed il reato si estende anche ai genitori per favoreggiamento o istigazione. Il discorso non è meno assurdo di tanti altri concetti ultra romantici diffusi da chi vuole apparire più buono degli altri e non mi stupirei se a breve anche questo diventasse legge, anzi: farebbe molto meno danni sociali di altri. Non sarebbe certo un problema stabilire quando vi sia colpevolezza, basterà la dichiarazione dell’uomo analogamente a quanto accade nei casi di violenza sessuale dove basta la parola di una donna per mandare in galera un uomo, poco importa poi se le circostanze dicono il contrario o se la donna sia stata provocata dalla ricchezza (avrebbe dovuto saper resistere) o se ci abbia ripensato ed abbia cambiato idea successivamente: il reato è reato, non si gioca coi sentimenti. O no?

Epoca di paladinismi
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Viviamo in un epoca caratterizzata da una moltitudine di #paladinismi. Spuntano dal nulla come funghi: paladini in cerca di seguaci ben intrisi dal senso di colpa verso questo o quello. Giornalmente ne nascono di nuovi e si cimentano immediatamente nel raschiare il fondo del serbatoio dei consensi e creare un altro paladinismo di nicchia in maniera che nessun senso di colpa vada sprecato. In tutto questo diluvio di paladini è ormai difficile ritrovare il #proletariato, sopratutto cercando a #sinistra.

Le diete del Ramadan

Il #consumismo – di fatto la nostra #religione – ci propone le #DIETE, molto simile al #ramadan ma da praticare solo DOPO essersi strafogati ed ingrassati come porci, il tutto ammantato di scientificità di nutrizionisti e palestrati (pronti a @pagareperfaticare pur di strafogarsi di nuovo). In questi giorni, i fedeli musulmani stanno celebrando il digiuno nel mese di Ramadan, un precetto che alla maggior parte di noi occidentali sembra assurdo e per alcuni addirittura ridicolo. A cosa serve il digiuno del Ramadan? L’aspetto religioso mira a risultati concreti per i fedeli che non la fedeltà, la devozione e l’amore incondizionato verso Dio. Il digiuno serve ad allenare la propria forza di volontà: dimostrare a noi stessi che non siamo delle piantine mollicce che si fanno piegare dal vento del consumismo, ma che sappiamo essere dei tronchi ben piantati e se ci mettiamo in testa di fare una cosa, siamo in grado di farla. Il digiuno serve ad allenare il proprio autocontrollo: dimostrare a noi stessi che siamo in grado di non farci guidare esclusivamente dal nostro istinto, ma siamo esseri umani e attraverso la ragione possiamo controllare i nostri comportamenti. Il digiuno serve alla purificazione, fisica e spirituale, cioè una condizione in cui viene tolto terreno alla voracità dell’Ego che vorrebbe divorare il mondo per la paura di perdere se stesso. Il digiuno sospende la voracità e con essa la paura. Il digiuno collettivo poi significa sinergia: è l’azione di una intera comunità che lo pratica contemporaneamente, dove i membri […]

La lotta di classe trasformata in lotta di genere
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NON LASCIAMOCI SCIPPARE IL #1MAGGIO COME HANNO SCIPPATO L’ARCOBALENO AI PACIFISTI Quali sono le origini del 1° maggio in Italia? Facciamo un grande passo indietro, al 1 maggio 1891. Proprio in quel giorno a Roma, presso piazza Santa Croce di Gerusalemme, si verificò una delle più cruente repressioni fatte in Italia contro le manifestazioni dei lavoratori. Negli scontri con l’esercito, furono uccisi 4 operai e oltre 200 vennero arrestati. Già un anno prima, nel 1890, sulla rivista “La Rivendicazione”, pubblicata a Forlì, un articolo iniziava così: “Il 1 maggio è come una parola magica che corre di bocca in bocca, rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo ed è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento”. Il tutto avveniva a seguito della decisione adottata il 20 luglio 1889 a Parigi, durante il congresso della Seconda Internazionale, fu operata la scelta: “Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi”. Il 22 aprile 1922, sul giornaletto illustrato per ragazzi “Cuore”, il 1 maggio venne definito”la data in cui i lavoratori di tutto il mondo affermano il proposito e la speranza di affrettare il giorno in cui gli uomini saranno fratelli e la terra suonerà del canto del lavoro lieto, e […]

I nuovi etichettatori

Per aiutare i disorientati si aumentano le possibilità di disorientamento. Gran parte degli Psicologi sono ormai ridotti a semplici #ETICHETTATORI di persone, e la cosa più grave è che le etichette vengono applicate con criteri molto simili agli astrologi degli oroscopi, senza niente di scientifico. Negli ultimi decenni sono aumentati moltissimo e le facoltà continuano a sfornarne in soli 3 anni di studi. Sono un gran numero, un esercito di #ipocondriaci creati dal consumismo che approdano alla facoltà di psicologia per risolvere i loro problemi esistenziali, ed anche quando decidono di dedicarsi a fare del bene verso gli altri viene fatto per sentirsi superiori ai “colleghi”. Capita così che nelle università vengono astutamente carpiti dai loro predecessori e plagiati e trasformandoli nei diffusori del nuovo vangelo e nei formatori di coloro che avranno gli stessi loro problemi, problemi che nel frattempo sono diventati virtù. La deriva della psicologia è andata di pari passo con l’aumento della sua popolarità e non è casuale. La psicologia è stata scelta grazie alla sua efficacia come l’arma per conquistare il mondo senza sparare un colpo. La deriva è iniziata circa 30 anni fa con il riconoscimento di scientificità di una materia che non ha niente di scientifico ma, da allora, assomiglia sempre più ad una religione formata da diverse sette, a volte in contrasto fra loro. La psicologia, come le religioni, si propone di conoscere la parte oscura dell’uomo con l’obiettivo primario di aiutare i bisognosi ed anche di assistere nella crescita cognitiva. Per […]

L’economia che gira
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Cercano di farti spendere i pochi soldi che hai dicendoti che così fai girare l’economia. Se cosi fosse: perchè non convincete i miliardari a spendere tutti i loro patrimoni? E’ piu facile convincere poche persone che convincerne molte.  

Passaporto vaccinale
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RICORDO BENISSIMO DI AVER PRESO LA #VARICELLA NON DA CHI ERA AMMALATO, MA DA CHI L’AVEVA AVUTA ED È ANDATO A TROVARE UN AMMALATO PER POI VENIRE DA ME. Stiamo correndo incontro ad un errore che potrebbe rivelarsi fatale: scambiare un #vaccinato per un NON INFETTO. Facile prevedere cosa accadrà con il #passaporto #vaccinale: avremo untori vaccinati liberi di andare in giro per il mondo mettendo in contatto diverse varianti dei virus che creeranno così altre varianti. Tutti sembrano dimenticare che i vaccinati sono individui immunizzati al virus e nell’immaginario collettivo il virus muore appena li tocca, ma non è così. Il virus verrà attaccato dagli anticorpi una volta entrato nel metabolismo del vaccinato. Questo vuol dire che per un periodo imprecisato sarà ben presente nei liquidi organici corporei ma anche su pelle o vestiti. Se a questo associamo il fatto che i vaccinati, in virtù della loro #immunizzazione, non adotteranno più alcuna precauzione, è facile immaginare come saranno ben presto #portatori sani di alte cariche virali. E pensare che proprio loro saranno abilitati a circolare in diverse nazioni e tutti saranno costretti ad aprire loro le porte. Serviva proprio qualcuno che trasportasse il virus in giro per il mondo a scapito di chi non è o non può vaccinarsi. Non solo. Grazie al loro passaporto vaccinale, saranno quindi in grado di trasportare i loro #virus in altri paesi dove verrà in contatto con altre #varianti e presumibilmente darà luogo ad ulteriori varianti. Con un rapido aumento della circolazione di […]

Scienza o religione delle multinazionali
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Dopo millenni di incontrastato dominio, la #scienza ha prevalso sulla #religione, grazie al fatto che poteva dimostrare quanto asseriva, cosa che la #religione non può fare. Negli ultimi anni alcuni partiti politici, particolarmente il #PD, hanno portato avanti il discorso che nella #scienza bisogna credere per il semplice fatto che è scienza, senza alcuna possibilità di contraddire (che per secoli è stata la molla della scienza) e senza dover dimostrare quanto la scienza afferma. L’esempio più evidente di questo atteggiamento si ha con la discussione sui vaccini, sia anticovid che in generale. Lascia molto perplessi, già da prima della pandemia, che al diffondersi sempre più di voci contrarie alle #vaccinazioni (sopratutto per malattie banali), la risposta dei governi avvicendati non è stata quella di fornire verifiche o approfondimenti redatti da commissioni o autorità in materia, bensi quella di etichettare come #complottisti o #novax chiunque non condivdesse in maniera totalitaria la dottrina vaccinista. La stessa cosa è accaduta per il covid ed oggi assistiamo alla celebrazione del “miracolo della scienza” per aver creato un #vaccino in cosi poco tempo. Stranamente, nessuno si chiede come mai questa #scienza cosi miracolosa non abbia fatto il vero miracolo della “#cura” del covid, in maniera da salvare immediatamente vite umane ed in maniera che gli effetti positivi siano visibili immediatamente. Se il “miracolo” fosse stato direzionato verso la #cura, oggi non avremmo problematiche mondiali insormontabili sulle #consegne e sulle #somministrazioni di vaccini, anzi ….. forse le morti per covid sarebbero diminuite di molto se non […]

Se non spendi sei più ricco
Periodi difficili

Basta con la storia che il virus ha distrutto l’economia! Non c’è stata alcuna distruzione di ricchezza. In realtà la #pandemia ha solo trattenuto nelle tasche dei consumatori quella #ricchezza che di solito andava a finire ai venditori di cose #superflue o #ultrasuperflue, restituendoci una #sobrietaeconomica. Si può certamente dire che i consumatori grazie al covid hanno più soldi in tasca. Chi viveva grazie al commercio è stato ridimensionato dal covid, mentre chi viveva facendo un lavoro utile o creativo, come idraulici, medici, pompieri….tanto per fare esempi facilmente comprensibili, ha trattenuto in tasca quella parte di ricchezza che solitamente veniva destinata ad arricchire cinema, stadi, ristoranti, alberghi….. La rivincita dei NON commercianti !!!! È vero che se la gente non va al ristorante questi non guadagnano, ma è anche vero che quelli che non sono andati al ristorante hanno conservato i soldi in tasca e sono più #ricchi nella stessa misura di quanto sono più poveri i ristoranti. Per la verità, sono in molti ad essere un poco più ricchi (tutti i clienti perduti dal ristorante) ed in pochi ad aver guadagnato meno (e l’indotto avrà venduto direttamente o a supermercati visto che la gente deve pur mangiare). La pandemia quindi non è solo morte e disgrazie ma può anche essere considerata da un punto di vista positivo, considerando la redistribuzione della ricchezza ottenuta attraverso l’eliminazione o la riduzione delle spese superflue, destinate ad arricchire coloro che avevano soldi da investire per poi raccogliere più di quanto seminato. Del tutto […]

Consumismo nuova religione
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Il consumismo è la nuova religione. Se osserviamo la maggior parte di coloro che si professano atei o laici – così come buona parte dei religiosi – noteremo come questi hanno sostituito i concetti basilari di vita,per secoli dettati dalla religione, rimpiazzandoli con quelli tipici del consumismo. Lo scopo principale della vita è diventato quello di consumare il più possibile. Il bene ed il male si stabilisce in base a vecchio e nuovo e alle mode. Le feste sono solo quelle del consumismo. I predicatori vestiti da spot pubblicitari ripetono le.stesse.preghiere più volte al giorno e ti spingono ad andare la domenica nella cattedrale del centro commerciale da dove tornerai soddisfatto come la vecchietta tornava dalla messa. Anche il paradiso è ormai un luogo di consumo

Non si scappa alla pubbicità
dg

Decenni di invadentissima #pubblicità a rossetti, trucchi e vestiti hanno inquinato le menti non solo delle #donne ma anche di quella percentuale di #uomini più facilmente influenzabili e #manipolabili. Che lo crediate o no, il lavaggio del cervello viene fatto con tecniche e metodi ultrasofisticati e pieni di messaggi subliminali e parasubliminali, che, però, non possono scegliere conla massima precisione i destinatari finali della pubblicità (sia pur cercando di selezionarli individuando il target). Per forza di cose i messggi raggiungono anche persone a cui non erano destinati. Ecco quindi che il bisogno indotto da quegli spot di rossetti, trucchi, e acconciature, destinati alle donne appare anche negli uomini maggiormente influenzati e riceve i consensi di quella parte di uomini leggermente meno influenzati ed ovviamente delle donne che erano il target originario. Inoltre molti spot inseriscono non solo messaggi destinati alle donne per dire loro come devono essere per piacere ma anche messaggi destinati agli uomini per dire loro cosa è bello e come scegliere. La stragrande maggioranza non accetterà che il proprio cervello sia stato manipolato e preferirà ritenere giusto travestirsi da pagliaccio senza rendersi conto che se una volta travestirsi da donna faceva ridere oggi viene considerato un atto di avanguardia progressista. D’altra parte se un comico è a capo del primo partito d’Italia è evidente che la nostra attuale cultura faccia ridere

come è degradato l’8marzo
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La manifestazione di #Roma nel popolare quartiere #Montesacro rende ormai evidente come l’#8marzo in Italia sia diventato la “festa delle bigotte che condannano le bigotte per non essere bigotte come loro”. Cosa significa portare in processione la statua di una #vagina gigante? Perchè in Italia quelle donne che in passato condannavano le limitazioni della religione, oggi si comportano esattamente come quei preti e quelle monache, portando a spalla in processione non la madonna, ma una gigante #vagina !! Forse non è successo solo nel popolare quartiere di #Montesacro a Roma ma anche in altre parti d’Italia e c’è da scommettere che in futuro certe manifestazioni si verificheranno sempre più spesso. Chi portava la vagina gigante in processione, non erano maniaci sessuali che idolatravano il loro unico scopo di vita, ma erano donne desiderose che tutti si inchinassero di fronte all’esibizione di quello che loro identificano come divinità e simbolo di potere. Tra l’altro, queste donne pretendono sudditanza universale alla vagina per motivi che prescindono dall’essere in grado di creare la vita (motivo per il quale la donna è inarrivabilmente superiore agli uomini). Per queste donne la vagina è l’idolo e non le ovaie o il pancione o l’allattamento. La vagina vista con un solo scopo e di conseguenza la riduzione della donna ad organo genitale. Ve li immaginereste i maschi a portare in processione immensi genitali? Non sarebbero considerati malati mentali? Ma le donne non sono considerate maniache sessuali, perchè? Nonostante la manifestazione possa essere interpretata unicamente come esasperata volontà […]