Stiamo correndo il rischio di creare una casta di immigrati viziati.
Già in passato ci sono stati “sconfinamenti” in altri settori, dei principi filosofici (non scientifici) applicati integralmente senza alcuna contestualizzazione. Basta guardarsi intorno per capire come gli animalisti abbiano adottato gli stessi principi che hanno portato – senza che gli animalisti stessi se ne accorgano – a snaturare i #cani da caccia, da slitta o levrieri obbligati a vivere nelle città o in minuscoli appartamenti.
Metodi che si ammantano di bei pensieri come libertà, sviluppo, creatività, miglioramento….. In realtà mirano solo alla creazione di CONSUMATORI o al massimo di lavoratori a basso costo per produrre a costi bassi ed aumentare i profitti degli imprenditori.
Il capolavoro dei capitalisti è stato quello di aver esasperato l’importanza del lavoro molto più di quanto ne chiedevano i lavoratori. Il risultato nel lungo periodo è stato che il proletariato riveste meno importanza degli imprenditori, grazie al fatto che questi ultimi forniscono lavoro. Anche l’attuale sinistra grazie a continuai annacquamenti ben orchestrati, è concorde nel ritenere banche e imprese prioritari rispetto ai lavoratori.
Un cane che si è DIVORATO LA CODA invece di limitarsi a morderla.
Grazie a
Il vaticano ha fornito un notevole contributo in questo senso fin dai tempi di Woytila (il primo papa infiltrato da chi a quei tempi stava combattendo una guerra fredda per arrivare al nuovo ordine mondiale) con la sua
LETTERA ENCICLICA
LABOREM EXERCENS
DEL SOMMO PONTEFICE
GIOVANNI PAOLO II
disponibile qui: http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_14091981_laborem-exercens.html
….L’uomo, mediante il lavoro, deve procurarsi il pane quotidiano1 e contribuire al continuo progresso delle scienze e della tecnica, e soprattutto all’incessante elevazione culturale e morale della società, in cui vive in comunità con i propri fratelli. E con la parola «lavoro» viene indicata ogni opera compiuta dall’uomo, indipendentemente dalle sue caratteristiche e dalle circostanze, cioè ogni attività umana che si può e si deve riconoscere come lavoro in mezzo a tutta la ricchezza delle azioni, delle quali l’uomo è capace ed alle quali è predisposto dalla stessa sua natura, in forza della sua umanità…….