Negli ultimi tempi il #maschio non è certo aumentato di virilità o maschilismo, anzi: i maschi oggi non sono minimamente paragonabili a quelli degli anni 80 o anche prima.
Eppure la #paranoia femminile è aumentata.
Non c’era bisogno di corsi di rieducazione dei maschi ed il mercato non lo chiedeva.
Chiediamoci: Chi decide di avviare questi corsi che costano un bel po’ di soldi?
Perché non li fanno in carcere?
Quale è lo scopo di organizzarli non per chi è recluso per reati legati alla sessualità bensì destinandoli a #bambini e persone normali?
Nel singolo si induce il senso di colpa di essere maschio e nella società si diffonde un pensiero che porta gradualmente all’eliminazione della differenza tra criminali e maschi che sfocia nell’ideale già abbastanza diffuso che tutti i maschi sono criminali.
Non c’è dubbio, il messaggio che passa è: I MASCHI SONO TUTTI CRIMINALI (tranne i gay ovviamente) verrebbe da chiedersi ai maschi che fanno il corso sarà rilasciato un #greenpass (magari rosa) e se otterranno sconti di pena nel caso compiano reati sessuali.
Ma perche non destinare tali corsi a chi è già in carcere? Semplice, perché quelli non sono il target delle associazioni sorosiane arcobalenate in quanto non più facenti parte della società.
E’ facile pensare che, gradualmente tali corsi di manipolazione cerebrale, diventeranno sempre più diffusi, c’è da stare sicuri, arriversnno anche nelle scuole e saranno necessari per accedere a lavori particolari e poi obbligatori per tutto.
Sembra che l’Ucraina non abbia insegnato niente: Quando qualcuno si vede in fortissimo pericolo reagisce mostrando la forza