Castrati Psichici

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Non lasciamo che il mondo sia guidato da gente che dice di amare gli animali e li fa castrare per il proprio egoismo.


Fino a pochi anni fa, la castrazione era riservata a CANI E GATTI e praticata dai loro amorevoli padroni.

Con il passare del tempo, questa pratica – atroce e selvaggia, ancorpiù perchè egoista – nella società occidentale sta imboccando una diversa strada, introducendo sia pur con molta discrezione e tatto,  l’idea di attuare la castrazione anche nei confronti del genere umano, come atto di giustizia.

Rispettando un copione ben messo a punto e che ha già dato ottimi risultati di persuasione, si sta facendo strada l’ennesima accettazione dell’inaccetabile.

 Anche in questo caso si è iniziato lanciando delle isolate citazioni in concomitanza di fatti sensazionali che hanno toccato emotivamente l’opinione pubblica, e qualcuno si è sentito in dovere di sdoganare il termine #castrazione chimica. La pena della castrazione – la peggiore tra le punizioni corporali – ci si aspetterebbe venisse respinta con disprezzo dalla popolazione, come avviene generalmente per  punizioni corporali. Invece, associandola alla parola “chimica” questa pena assume una carica emotiva quasi neutra che ben si presta a diventare positiva associandogli il concetto di “giustizia” e di “messa in sicurezza” delle altre donne. Come dire che, essendo chimica, sarebbe indolore e senza conseguenze (esattamente come l’amato gatto o cane) se non quelle di evitare che altre donne potessero essere vittime.

Non sarebbe forse meglio uccidere una persona piuttosto che mantenerla in vita nella perenne punizione che tornerà alla mente

Chissà come si posizionerebbero quelli di “Nessuno tocchi caino“.

Castrazione maschioimpercettibilmente ma in maniera continua, si sta gradualmente facendo strada l’accettazione della “castrazione chimica” come pena e se ne sente sempre più parlare, non solo nella parte destra del parlamento ma anche – e forse di più – in quella parte sinistra formata da donne sempre paurose della vita e da uomini che vogliono apparire come “paladini delle donne” cercando di aggraziarsi i loro consensi.

Grazie ai media, che per aumentare audience e consensi cavalcano un simile ideale nascondendosi dietro il diritto all’informazione, e grazie a quegli uomini che si lasciano facilmente influenzare dai media, cosi come i mammoni affetti da sudditanza verso le mamme e le donne in generale, quell’ideale che giustifica la castrazione dei cani e dei gatti solo per non arrecare fastidi al padrone o ai vicini, si chiede venga applicato anche ai maschi “per il loro bene“.

E se ciò -prima o poi – avverrà, inizialmente sarà a seguito di un processo (speriamo giusto), ma in breve tempo – visto che i risultati non arrivano – si giungerà allo scopo recondito cioè quello di intervenire preventivamente a livello sociale: esattamente come si fa con il cane e il gatto.

C’è da scommettere che grazie alla democrazia ed alla sua esaltazione si arriverà al “talebanismo rovesciato” come sempre accade – sia nelle democrazie che nelle dittature – quando gli stupidi ben più numerosi, conquistano il potere.

E la nostra democrazia non è esente dall’essere manipolata e direzionata. E la logica conseguenza sarà che le richieste delle donne prenderanno sempre più piede grazie alla motivazione che ha portato il loro amato cane e gatto ad essere castrato (o sterilizzata): evitare preventivamente problemi. Fregandosene di quello che causano nel loro “amato” animale domestico, queste donne vorrebbero castrare tutti gli uomini per diminuire le loro irreali paure di violenza carnale, e ad esse si aggiungeranno i “castrati chimici”.

 

i #castratipsichici sono coloro che a causa della facilità con cui subiscono la manipolazione mediatica giungono alla conclusione di essere inferiori alle donne.

Essi nelle donne stimano quel femminismo che loro stessi non sono capaci di emulare al maschile e che quindi invidiosamente odiano nei loro simili che ne sono capaci. 

I #Castratipsichici sono gli elementi maschi marginali e marginalizzati i quali per ricevere consensi sposano la causa femminile facendo leva sul concetto “se ve lo dico io che sono maschio….”.

Nei castrati psichici la sudditanza verso la madre, crescendo ma rimando infantili, viene generalizzata verso tutte le donne che il castrato psichico vede come sicurezza.

L’invidia del pene nei castrati psichici è sostituita dalla voglia di castrazione a livello sociale che così prende il sopravvento sull’istinto e sulla personalità.

I castrati psichici hanno scambiato la cavalleria con il moderno femminismo e la conseguente sottomissione e colpevolizzazione del maschio di per se. Una razionalizzazione della cavalleria ritenuta troppo retrograda per essere attuale.

 

 


Le cose che sono ritenute inaccettabili dalla popolazione, possono essere fatte accettare dalla società ma devono essere proposte impercettibilmente, gradualmente, piano piano, preparando bene il terreno con opportuni argomenti o fatti che creano nell’ascoltatore la “giustificazioni” mostriando una soluzione confacente per più persone.
Ecco un tipico esempio della propaganda sulla “castrazione chimica” che ha già avviato la manipolazione delle menti e che porterà in pochi anni ad accettare PENE CORPORALI IRREVERSIBILI ben peggiori del taglio della mano previsto per chi ruba nei paesi arabi.

https://www.iene.mediaset.it/video/chris-castrazione-chimica-abusi-sessuali-minori_410657.shtml

La Vittima tende ad instaurare un rapporto di senso di colpa con il persecutore, ha deciso che è lui l’origine della sua sofferenza e vuole far si che il salvatore si attivi per aiutarla. Inconsapevolmente, la vittima ricerca un persecutore o un salvatore, con il primo si alleerà sentendosi rifiutato o sminuito e con il secondo si alleerà pensando di aver bisogno del suo aiuto per poter fare qualsiasi cosa.

Il  Persecutore è il ruolo di chi impone regole e limiti aggravando in questo modo la dipendenza e lo star male della vittima.

Castrati Psichiciultima modifica: 2021-11-29T17:10:01+01:00da fab_kl
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