L’immigrazione nazionicida e i similzingari

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DgfqbnmX4AEDRWyDa qualche tempo, si è avviata in molti paesi (guarda caso, contemporaneamente) una nuova ondata migratoria simile o anche superiore a quelle già vissute dall’europa nel momento della caduta del muro di Berlino o della Guerra in ex Jugoslavia. Le tempistiche e l’alta organizzazione dei movimenti di profughi rendono lecito pensare che vi sia una regia nascosta capace di mettere bene a punto organismi che coordinano persone distanti migliaia di chilometri ma che riescono – inspiegabilmente – ad organizzarsi alla perfezione, ma quale sarebbe lo scopo di questa regia nascosta?

La migrazione di massa, continuando in questi termini porterà con il tempo alla distruzione di ogni statalità attraverso la creazione di masse, estratte dal proprio contesto storico e culturale, omologate dall’abbandono, dalla disperazione, dalla perdita di anima e nome collettivi e da un destino di subalternità irrimediabile a un unico superstato. Una massa enorme di simil-zingari.

Gli effetti collaterali della migrazione di massa (cui mira la regia occulta), sono spopolamento, impoverimento generale, rafforzamento di un élite finanziaria sovranazionale, familistica, eminentemente anglosassone.

Questo processo è potuto avanzare senza incontrare grandi ostacoli, almeno nello spazio occidentale, grazie anche al supporto, fino alla complicità esplicita, di soggetti, formazioni, giornali che si qualificano di sinistra.

Un fiancheggiamento in parte pienamente consapevole, in parte inconsapevole, dovuto a una visione distorta dei rapporti di classe, conosciuti superficialmente ed applicati a realtà totalmente distanti dalla nostra considerate analoghe grazie alla decerebrazione indotta dalla propaganda che gradualmente – e quindi senza che vi sia stata comprensione dei mutamenti radicali avvenuti nel tempo – hanno portato alla dissoluzione del concetto di Stato visto come qualcosa di cui si fa parte, per sostituirlo con un concetto dove lo Stato abbia prevalentemente doveri verso i cittadini, divenendo cosi l’obbligato principale nel fornire qualsisasi cosa di cui l’individuo abbia volontà (ultimo della serie lo stipendio senza lavorare ). Questa obbligazione dello Stato – non avendo le nuove generazioni alcun senso di nazione – viene estesa anche a coloro che non fanno parte dello Stato cioè a coloro che non hanno mai contribuito ne alla creazione dello Stato stesso e tanto meno al mantenimento. Persone che potrebbero avere addirittura interessi opposti, verso le quali non ha alcun debito o dovere e che solo uno stato estremamente francescano (che come S. Francesco dona tutto ai poveri e parla coi lupi) potrebe sentirsi in dovere di dover aiutare anche se non si hanno i mezzi per farlo ed a costo del disfacimento dello stato stesso.

Le varie parti in commedia hanno affrontato il fenomeno delle migrazioni, senza mai indagarne l’origine e la strategia colonialista che le innesca e che punta a privare paesi delle energie giovanili che ne garantissero il controllo e lo sviluppo e, al tempo stesso, con il dumping sociale nei paesi d’arrivo, abbassassero condizioni e pretese degli autoctoni, promuovendo ulteriori trasferimenti di ricchezza dal basso verso l’alto.

 

L’immigrazione nazionicida e i similzingariultima modifica: 2018-04-09T12:20:32+02:00da fab_kl
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