Basterebbe non fare del male

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NON C’È BISOGNO DI FARE DEL BENE. BASTEREBBE NON FARE DEL MALE.
A cosa è dovuto il buonismo dilagante che oggi ispira decisioni e pensieri di una larga fetta della società?
Nella scelta tra giusto e sbagliato la decisione di molte non viene presa in base ad una logica o alle conseguenze bensi in base alle sofferenze che potrebbe provocare in persone o animali o addirittura cose.
La necessità di sentirsi buoni e ben più forte della logica della scienza e della storia. Ne sono buon esempio i vegani che contrastano la storia dell’uomo e le conoscenze acquisite durante secoli, con slogan del tipo non mangio chi è stato ammazzato.
Forse la mancanza della religione, che settimanalmente convinceva tutti che i loro peccati erano perdonati, spinge le persone e le loro coscienze ad erigersi paladini di qualcuno o qualcosa e così sentirsi buoni e quindi superiori agli altri (la pedagogia individualista lascia sempre tracce).
Generalmente ci si sente buoni facendo i paladini di deboli e poveri, schierandosi dalla loro parte a prescindere e accade sempre più frequentemente che non ci si chiede se quei deboli o quei poveri siano nel giusto oppure no.
Bisogna stare attenti a difendere i poveri e i deboli a prescindere. Si corre il rischio di creare una giustizia di classe basata sul reddito ed arrivare addirittura ad avere esigue minoranze talmente forti da creare dittature nei confronti della maggioranza, come accade oggi con gay e trans.
Il buonismo esasperato può essere socialmente dannoso come ricorda il proverbio del medico pietoso che fa la piaga purulenta.

Basterebbe non fare del maleultima modifica: 2020-07-12T13:11:32+02:00da fab_kl
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