Come bloccare l’evoluzione di una societa’

Qualcuno di noi impara dagli errori degli altri; il resto di noi deve limitarsi ad essere gli altri.

C’è un modo molto semplice per bloccare l’evoluzione di una societa’ e consiste nell’evitare che l’esperienza si trasmetta da una generazione all’altra.

Uno dei fattori che ha determinato l’esponenzialita’ della velocita’ di sviluppo sociale e delle conoscenze, consiste nel poter trasmettere ad altri le informazioni. Quanto più velocemente e numerosamente queste si diffondono, tanto più veloce sarà l’evoluzione della società. Iniziando dalla stampa di Gutemberg, le informazioni e le conoscenze si sono diffusi sempre piu’ velocemente e le generazioni successive – leggendo libri – hanno potuto disporre in partenza di cio’ che una vita di ricerche aveva portato a conoscere. In questo modo lo sviluppo e’ diventato sempre piu’ veloce.0BD

All’interno di una societa’ anche i costumi, le abitudini, le tradizioni permettono uno sviluppo che con il passare delle generazioni si affina e si perfeziona permettendo di tramettere valori alle generazioni successive che sono la base della societa’ futura.

Nel momento in cui una generazione deve ricominciare da capo le esperienze proprie, probabilmente si trovera’ a ripercorrere le esperienze gia’ vissute ed in molti casi a ripetere gli stessi errori. Ma se una generazione potesse utilizzare come base di partenza il punto di arrivo di una generazione precedente, ci sarebbe uno sviluppo ulteriore senza perdite di tempo.

Putroppo il consumismo e, per certi versi, la democrazia hanno come effetto collaterale quello di evitare che avvenga la trasmissione delle esperienze alle generazioni successive e forse questo ne determina la riuscita dei due sistemi. Entrambi – il consumismo per concetto e la democrazia per attrarre elettorato fresco – fanno propria la bandiera de “il vecchio non e’ buono” e “largo ai giovani”. Questi concetti, basati sul rifiuto di tutto ciò che ci ha preceduto, eliminano la trasmissione dell’esperienza, in qualsiasi campo. Se – per esempio – pensiamo ad una classe politica, dobbiamo immaginare che colui che si ritrova a governare debba avere conoscenza profonda dei meccanismi che regolano lo stato, di quelli che regolano l’unione europea o le nazioni unite.  Solo per imparare tali meccanismi servono anni. Una persona che conosce bene gli avvenimenti storici, i personaggi internazionali, la situazione politica mondiale ha bisogno di decenni per formarsi. Dopo che e’ ben formata potrebbe essere un pericolo e quindi molto meglio sostituirla ed affidare gli stessi compiti ad un giovane che dovra’ nuovamente formarsi e quando sara’ formato passera’ la mano ad un nuovo adepto che ricomincerà da capo e così via…..

IN QUESTO MODO SI BLOCCA LO SVILUPPO SOCIALE DI UNA COMUNITA’ piccola o grande che sia.

Lo stesso esempio e’ applicabile a tanti altri campi dalla ricerca all’informazione e sia pur limitatamente anche allo sport.

Molto probabilmente questo contribuisce anche a determinare quei corsi e ricorsi storici che il Vico aveva iniziato ad osservare e che al giorno d’oggi subiscono solo lievi modifiche. A modificare l’andamento dei corsi e dei ricorsi storici, in quest’ultimo periodo potrebbe esserci una nuova incognita che potrebbe far “saltare il ritmo” o per lo meno renderlo piu’ ampio ed estremo. Il concetto esposto fin qui infatti da almeno una ventina d’anni viene applicato anche in diverse dottrine pedagogiche che influenzano la formazione di insegnanti ed anche dei genitori.

Da quando l’uomo e’ sulla terra, questa e’ la prima generazione ad aver disobbedito ai padri e la prima ad aver obbedito ai figli: cosa comportera’? 

Le nuove dottrine pedagogiche spingono per aumentare, di fatto, il distacco tra genitori e figli demonizzando il genitore che vuole trasmettere le sue esperienze ed elogiando coloro che invitano i figli a basarsi solo su esperienze proprie senza ascoltare gli altri. Molto molto spesso i sostenitori di queste pedagogie sono anche ambientalisti, animalisti, o di movimenti che fanno capo alla natura e al suo rispetto assoluto. Queste persone no sembrano essere in grado di collegare il fatto che LA NATURA STESSA VUOLE CHE I GENITORI TRAMANDINO AI FIGLI quanto più possibile, come inequivocabilmente dimostrato dal DNA, la molecola alla base della vita e trasmette i caratteri ereditari attraverso i quali è possibile l’evoluzione darwiniana.

Grazie alla trasmissione dei caratteri ereditari, la generazione successiva partirà avvantaggiata e nel corso degli anni l’evoluzione avrà il suo corso che sarà trasmesso ai successori che lo evolveranno ulteriormente. Non credo quindi che la natura si possa accusare di dittatorialismo per aver voluto figli molto simili ai genitori.

Come bloccare l’evoluzione di una societa’ultima modifica: 2010-06-12T15:40:00+02:00da fab_kl
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