La horror TV ed i polli

 

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Non siamo molto diversi dai polli che – davanti ad un girarrosto – guardano i propri simili arrostire. Ormai gran parte dei film che guardiamo (e che vengono distribuiti) cosi come i nostri notiziari , sono entrambi quasi sempre ben farciti di scene atroci spesso dettagliatissime riguardanti gli esseri umani, e sono proprio quelle scene e quei film che attraggono il pubblico cioe’ noi. Senza rendercene nemmeno conto, ci propinano morti al rallentatore con esaltazione della sofferenza, del sangue, urla e quant’altro possa impressionare per attrarre spettatori ipnotizzandoli e rendendoli dipendenti da questo tipo di film, dal sangue ed dall’adrenalina che provocano la suspance e la paura. Allo stesso modo di come rende dipendente un maniaco omicida che prova lo stesso tipo di suspance adrenalinica ma la prova solo vivendo dal vivo quella sensazione.
Poco importa se tra 60 milioni di persone lo 0,001% di esse fara’ un pensierino su quanto dovrebbe essere eccitante provare dal vivo una sensazioni cosi’ forte. Non importa….. che lo 0,001% ammonti a 600 persone. Non importa che film (ma anche telegiornali) trasmessi a livello mondiale contino miliardi di spettatori e che applicando la stessa percentuale si creino migliaia di potenziali maniaci.
Non importa, non vogliamo mica privare il pubblico del sublime piacere di vedere un film dell’orrore anche se questo costi abitudine alla morte ed alla sofferenza e se in percentuali infinitesimali provochi la nascita di maniaci
Non possiamo lasciare che il pubblico non sia aggiornato dai notiziari e quindi chissenefrega dei maniaci.

Ma vi e’ anche un’altro aspetto che non viene messo in evidenza nemmeno da pedagoghi e psicologi: l’inflazionamento della morte. Fin da piccoli, oggi si abitudinariamente messi di fronte all’immagine della morte rendendo meno grave il concetto di uccisione. Se anni fa solo pochi potevano sapere cosa significa vedere un uomo che muore, oggi tantissimi hanno sicuramente visto scene dove qualcuno viene squartato e muore in atroci sofferenze ed in molti non provocano nemmeno alcun senso di disturbo nel vedere certe scene in quanto abituali.
La commissione di censura del resto limita pochissimo tali scene anche in film dedicati ai giovani e giovanissimi ritennendo come principio valido quello che vede la censura come una limitazione di liberta’. Interpretazione viscida e schifoso camuffamento di quello che altro non e’ che la commercializzazione massima di un prodotto cui limitarne l’uso significherebbe ridurre spettatori e sopratutto spot pubblicitari.
Mi viene una domanda: se venisse prodotto un film o un seriale su un maniaco che squarta e uccide animali come cani o gatti, e le scene di violenza fossero dettagliate allo stesso livello delle scene che riguardano persone umane, NON INSORGEREBBERO GLI ANIMALISTI obiettando che il film istiga alla violenza sugli animali? SICURAMENTE SI.
Ed allora se istiga alla violenza il film sugli animali, non istiga alla violenza anche un film violento sulle persone?

EVIDENTEMENTE GLI ANIMALI SONO PIU’ IMPORTANTI DEI GIOVANISSIMI
La horror TV ed i polliultima modifica: 2010-04-03T08:07:00+02:00da fab_kl
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