etnocentrismo dei diritti umani
La presunzione di superiorità che l’Occidente (leggi USA), almeno nella sua categorizzazione concettuale, riversa nei confronti di altri popoli, dei loro sistemi di vita e dei loro modelli tradizionali di riferimento. Un discorso che ci rimanda a tutto quell’insieme di luoghi comuni, stereotipi e nel migliore dei casi assiomi validi per il modello occidentale, ma non per il resto del mondo, e che va sotto il nome di “diritti civili e umani”.
In nome dei “diritti umani”, e di logiche simili, si è proceduto a guerre di invasione, saccheggio e sterminio a danno di numerosi Stati, definiti dispregiativamente “canaglia” e guidati da cosiddetti “dittatori” e “tiranni”. Dalle guerre del Golfo alla Jugoslavia, dall’Afghanistan alle primavere arabe (Libia e Siria su tutti), dall’Ucraina al Baltico e comprendendo le innumerevoli frizioni nei confronti di Russia, Cina, Corea del Nord, Iran, Venezuela e sud America in generale, tutti questi scenari sono stati investiti da questo ragionamento.