Niente sara come prima

NIENTE SARÀ COME PRIMA, per molto tempo.
 
Non sapendo ancora cosa succederà nel mondo (ma nemmeno in Italia) BRUCIARE MILIARDI DI EURO in investimenti per cercare di tenere l’economia in piedi si rivelerà quasi certamente inutile, perché la realtà che verrà non mai stata cosi difficilmente prevedibile.
 
Questo è il momento di attingere alle riserve.
Questo e il momento di attendere e vedere come giocano gli altri giocatori e regolarsi di conseguenza.
 
Questo potrebbe essere il momento di crocifiggere definitivamente il sistema della crescita perpetua e rimettere il consumismo al suo posto: nella tazza del cesso.
 
In questo momento chi – singolo o società – imparerà a convivere con minori consumi avrà un vantaggio in termini di salute ed economici.
 
I politici che chiedono di sforare il PIL non si rendono conto che già è stato sforato, dato che la produzione industriale è crollata (e di conseguenza il PIL) mentre il debito è rimasto uguale, se non aumentato. Ecco quindi che il rapporto debito/PIL subirà un incremento ben maggiore dei decimali di cui parla Gentiloni.
 
Ed allora che senso può avere bruciare miliardi per continuare ad inseguire la crescita perpetua? e’ non solo INUTILE ma addirittura dannoso. È un accanimento terapeutico verso un sistema economico che meriterebbe l’eutanasia.
È il momento di salutare il malato terminale e fargli le ultime amorevoli cure per alleviargli gli ultimi giorni ma evitando costosi investimenti a lunga scadenza, cosi con me si evita di prenotare le vacanze ad un malato terminale.
 
LA DECRESCITA FORZATA E’ LA REALTA’ DELLE COSE e chi sapra’ adeguarsi piu velocemente avra’ un grande vantaggio sugli altri.
 
Immaginiamo:
In seguito alla chiusura delle fabbriche la produzione di energia elettrica scendera’ ed i paesi produttori di petrolio vedranno scendere le loro richieste. Il petrolio come l’energia elettrica non puo essere facilmente conservato cosi i paesi produttori saranno costretti ad abbassere il prezzo. Con i prezzi minori per l’energia potrebbero riaprire alcune fabbriche che non erano piu redditizie dopo che inizialmente la crisi aveva fatto chiudere le imprese marginali.
Bisogna guardare lontano
 
La decrescita economica avrebbe dovuto essere considerata per adottarla, se non altro, come PIANO D’EMERGENZA da mettere in atto in momenti imprevedibili come questo. Se non avessimo al governo personaggi ossessionati dalla crescita e dai risultati immediati sarebbe stato predisposto un piano d’emergenza e se in casi come questi le misure estreme fossero gia’ state previste, valutate e messe a punto, saremmo stati molto piu avanti di altri paesi europei….
 
Molti diranno: ma se non lavoro non spendo e questo causa altri disoccupati che causano altri disoccupati. Questa idea, pur vera, non e’ stata sollevata da nessuno quando chiudevano i calzolai,gli orologiai, i sarti, artigiani vari….. tantomeno viene oggi sollevata quando un nuovo centro commerciale porta alla chiusura di gran parte dei negozi nel raggio di 10 chilometri. E’ IL PROGRESSO dicono gli adepti del consumismo senza rendersi conto di far fare sempre piu soldi a grandi capitalisti e multinazionali che da bravi pifferai magici riescono a convincere la gente ad andare a lavorare per poi portare a loro tutti i guadagni.
 
Comunque il futuro prossimo non è roseo perche la DECRESCITA FORZATA NON POTRÀ ESSERE FELICE per via del fatto che non sara graduale ma brusca, non sara organizzata ma improvvisata, non sara voluta ma necessaria.
Il clima ne trarrà i primi vantaggi: l’aria già è più pulita e questo porterà miglioramenti diffusi ma invisibili.
Ed è proprio verso l’ambiente e l’ecologia che lo stato potrebbe pensare le prime.misure per reimpiegare chi perderà il lavoro.
Lo stato sbaglierà immensamente se cercherà di tenere a galla attraveso sovvenzioni quelle attività critiche già a rischio fallimento prima della crisi. Lo stato dovrà ASSUMERE! La prima cosa che ci dovremo aspettarre sara quella di avere ondate di criminalità da fame. Poi ci saranno aumenti dei prezzi dei generi alimentari. Poi scarseggera la benzina.
Lo stato dovrà organizzare punti di distribuzione di generi alimentari a basso prezzo che il privato non potrà certo organizzare.
Niente sara come primaultima modifica: 2020-03-13T19:33:33+01:00da fab_kl
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