No alla pubblicità
Bisogna smetterla di utilizzare gli spazi e i beni pubblici per la pubblicità di questo o quel prodotto.
Perché opporsi all’invasione della pubblicità anche negli spazi pubblici? Che male c’è a dare il nome di un marchio commerciale a uno stadio, un auditorium o un museo?
Non c’è un danno diretto, ma il fenomeno corrosivo si manifesta a un altro livello: Giovani che, avvicinandosi con entusiasmo allo sport, si imbattono in una giungla di brand. Così finiscono per percepire anche le Olimpiadi come un’estensione della civiltà dei consumi.
No alla pubblicitàultima modifica: 2020-09-12T11:58:49+02:00da