Passaporto vaccinale

fareste entrare
RICORDO BENISSIMO DI AVER PRESO LA #VARICELLA NON DA CHI ERA AMMALATO, MA DA CHI L’AVEVA AVUTA ED È ANDATO A TROVARE UN AMMALATO PER POI VENIRE DA ME.
Stiamo correndo incontro ad un errore che potrebbe rivelarsi fatale: scambiare un #vaccinato per un NON INFETTO.

Facile prevedere cosa accadrà con il #passaporto #vaccinale: avremo untori vaccinati liberi di andare in giro per il mondo mettendo in contatto diverse varianti dei virus che creeranno così altre varianti.

Tutti sembrano dimenticare che i vaccinati sono individui immunizzati al virus e nell’immaginario collettivo il virus muore appena li tocca, ma non è così. Il virus verrà attaccato dagli anticorpi una volta entrato nel metabolismo del vaccinato. Questo vuol dire che per un periodo imprecisato sarà ben presente nei liquidi organici corporei ma anche su pelle o vestiti. Se a questo associamo il fatto che i vaccinati, in virtù della loro #immunizzazione, non adotteranno più alcuna precauzione, è facile immaginare come saranno ben presto #portatori sani di alte cariche virali. E pensare che proprio loro saranno abilitati a circolare in diverse nazioni e tutti saranno costretti ad aprire loro le porte. Serviva proprio qualcuno che trasportasse il virus in giro per il mondo a scapito di chi non è o non può vaccinarsi.
Non solo.
Grazie al loro passaporto vaccinale, saranno quindi in grado di trasportare i loro #virus in altri paesi dove verrà in contatto con altre #varianti e presumibilmente darà luogo ad ulteriori varianti.
Con un rapido aumento della circolazione di persone anche le varianti aumenteranno esponenzialmente e forse raggiungeranno velocemente un’aggressività maggiore della difesa vaccinale e tutto ricomincerà da capo ma con molti morti in più.

Forse non accadrà, ma siamo certi di poterlo escludere?

Le televisioni ed i media ripetono in continuazione frasi fatte che non hanno dato alcun risultato, basti pensare che è passato un anno da quando siamo entrati in lock down per due settimane.

Il motivo è presto detto: Le televisioni devono fare ascolti e per fare ascolti devono dire ciò che la gente vuole sentirsi dire. Per fare un esempio estremo: se una tv dicesse qualcosa di bruttissimo come: “moriremo tutti”, gli spettatori cambierebbero canale ed inizieranno a dire che quel canale porta jella. In breve tempo gli sponsor non faranno piu pubblicità ed il canale chiude.
E’ chiaro quindi che le televisioni non possono dire la verità, e se la dicono devono modificarla in maniera che sia accettabile dagli spettatori, meglio ancora se diventa una specie di dipendenza che li tiene attaccati alla tv come se fosse una telenovella a puntate.
A guardar bene, la pandemia è stata trasmessa con gli stessi criteri di un seriale che ogni giorno ti fa credere che domani sia finito ed invece alla fine della puntata succede quacosa che ti porterà a vedere la puntata prossima. Inizialmente sono andati in onda gli spot (che ci dicevano cosa accadeva in cina), poi se ne è parlato sempre più per arrivare alla PRIMA: L’intervento di Conte. Una volta attratti gli spettatori, si è passati all’evento principale: il lock down, con il suo bello slogan #andratuttobene. Da quel momento è stato tutto un susseguirsi di puntate che raccontavano di eventi uguali ma sempre nuovia far di contorno ad un miraggio che, ogni volta che si sta per raggiungere, scompare e viene sostituito da un altro miraggio. Primo miraggio: il lock down farà sparire i contagi, ma cosi non è stato; secondo miraggio: la scoperta del vaccino risolverà tutto; poi la disponibilità delle dosi di vaccino per tutti; La somministrazione dei vaccini….. e via cosi. Ed ogni volta la frase magica: “la luce in fondo al tunnel .
Tutte cose facilmente prevedibili che però dotti medici e sapienti non ci hanno detto o hanno dimenticato anche loro. Eppure era ovvio che per produrre un vaccino in miliardi di dosi sarebbero serviti tempo e materie prime (a proposito ma quali sono le materie prime per la produzione di vaccino?). Cosi come sembrerebbe ovvia la differenza tra un vaccinato (chi non può essere infettato) ed un tamponato (chi non ha contratto il virus)  mentre invece l’UE accecata dall’ansia di riprendere a muoversi e fare soldi, sembra non vedere la differenza. Effetti del lavaggio del cervello dovuto alla ripetizione continua della parola vaccino associata a soluzione di tutto. D’altra parte un concetto del tipo: “chi ha questa cosa è migliore degli altri” è un concetto che ormail il consumismo ha radicato in tutti noi ed è facile quindi per la società consumista occidentale applicare al vaccino tutte levarie considerazini applicate ad ogni brand

I vaccini a mRNA sono realizzati utilizzando processi chimici molto più veloci rispetto ai vaccini tradizionali, ottenuti facendo crescere virus attenuati in uova di gallina. La produzione inizia con una sequenza digitale di unità elementari genetiche per la proteina spike del nuovo coronavirus, che l’agente patogeno usa per entrare e infettare le cellule. Linee di assemblaggio robotiche trasformano quella sequenza prima in un modello a DNA e poi nella sostanza del vaccino a mRNA. Per proteggere l’mRNA, che è altamente instabile, i produttori di vaccini lo inseriscono in una nanoparticella lipidica oleosa che facilita anche l’assorbimento da parte delle cellule umane. Le cellule inoculate produrranno e presenteranno così la spike virale sulla loro superficie in modo che il sistema immunitario impari a riconoscere e combattere il virus in un secondo momento.

Secondo un rapporto di novembre del Government Accountability Office (GAO) degli Stati Uniti, c’è carenza di molto di ciò che è necessario per produrre questi vaccini. Durante i colloqui con gli esponenti del GAO, il personale dell’impianto di produzione ha riferito difficoltà a reperire i reagenti e alcune sostanze chimiche, così come fiale di vetro, siringhe e altro materiale. Hanno anche citato la carenza di strutture fill and finish, in cui le dosi di vaccino vengono caricate in contenitori sterili, nonché di lavoratori con le competenze specialistiche necessarie per eseguire i processi di produzione dell’mRNA. Questa scarsità di risorse, ha concluso il GAO, potrebbe portare a ritardi nella produzione.

Passaporto vaccinaleultima modifica: 2021-03-18T11:28:58+01:00da fab_kl
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