LA PUBBLICITÀ È PSICOLOGICAMENTE TOSSICA
Carosello-7

Fa piacere veder confermate dai soliti professoroni delle università inglesi (che sembrano essere le uniche autorizzate a diffondere la conoscenza e le ricerche) le convinzioni da tempo sostenute [https://hbr.org/2020/01/advertising-makes-us-unhappy]. Bisogna riconoscere che le loro ricerche sono sempre ben presentate e fornite di dati (chissa dove li prendono e a cui tutti credono) con una credibilità ben superiore rispetto quanto detto da uno qualunque. C’è da dire però che poteva essere maggiormente approfondita e se lo avessero fatto avrebbero raggiunto la conclusione che: LA PUBBLICITÀ È PSICOLOGICAMENTE TOSSICA La pubblicità rende infelici, porta a lavorare sempre di più, crea stili di vita insostenibili, deturpa l’ambiente, cattura la tua attenzione inibendo il pensiero spontaneo, diminuisce la tua capacità di concentrazione……) Non dimentichiamo, però, che il marketing è la fonte principale di finanziamenteo delle facoltà di psicologia che sono ceresciute come funghi negli ultimi decenni acquistando potere e popolarità. Quindi dalla psicologia non potrà certo venire la minima condanna della pubblicità e dei suoi effetti sulla personalità e sul carattere delle persone Eppure è innegabile che niente è paragonabile alla immensa quantità di messaggi pubblicitari che il nostro cervello registra fin dalla nascita ed arrivo a dire che la mia personale convinzione è quella che: SIAMO LA SOMMATORIA DEGLI SPOT CHE ABBIAMO RICEVUTO. E forse esagerato? Non credo proprio. Basta pensare che ogni mattina ci svegliamo ed una delle prime cose che facciamo è quella di leggere lo slogan sul tubetto del dentifricio. La giornata continua con l’incessante sottofondo di spot alla radio, […]

Pubblicita e commercio
sfascismo e consumismo

LA PUBBLICITÀ È L’ANIMA DEL COMMERCIO ed IL COMMERCIO È IL BRACCIO DESTRO DEL CAPITALE. #indipendentismo e #orgoglio nazionale sono ormai etichettati dispregiativamente con il termine #sovranismo : ne uccide più la penna che la spada. Si può anche resistere eroicamente all’esercito più armato del mondo, ma non si resiste alla manipolazione individuale consumistica della pubblicità ben utilizzata anche dalla propaganda politica. E’ difficile per chi ha idee proprie mantenerle a lungo se si leggono i giornali. Con il continuo martellamento di notizie date solo per far proselitismo, anche il piu tenace pensato libero verrà fatto vittima delle sviluppatissime tecniche di persuasione e di convincimento messe in atto da giornali che, a poco per volta, subdolamente iniziano a far in maniera che ogni nuova idea o presa di posizione rispetto un nuovo argomento, sia veicolata dalle notizie già indotte che entrano cosi a far parte dei prori schemi di pensiero. Diffidare dagli articoli che non giungono a conclusione ma forniscono elementi e lasciano che sia il lettore a tirare quella che – dopo essere stato adeguatamete imboccato – è l’unica conclusione logica. () Cuba è l’unico paese dove la pubblicità ancora non è attiva. È questa la grande differenza. È questo che li porta a fregarsene del #bloqueo e ad avere una stabilità ideologica ed una coerenza politica. LIBERO MERCATO MA PUBBLICITÀ CONTROLLATA DALLO STATO. La domanda interna cresce in maniera direttamente proporzionale alla quantità di #pubblicità assimilata dalla popolazione. Anche se siamo restii ad accettarlo, gran parte dei nostri […]