I 13 comandamenti del consumismo
La religione ha fornito all’uomo per millenni le chiavi di interpretazione della vita e di tutti i fatti che la compongono. Stabilisce qual’è il male e il bene, quando devi mangiare e quando no, se sei buono o se sei cattivo. Da alcuni decenni, la religione non è più l’unica ad assumersi tali ruoli anzi, più passa il tempo e più aumentano coloro che, non solo non la seguono, ma si ostinano a sbandierare il loro ateismo/laicismo – diventando in questo modo niente altro che integralisti laici ed abbracciando inconsapevolmente la nuova religione: il consumismo. Il consumismo originariamente era un modello economico e nessuno poteva immaginarne il successo e quanto gli ideali consumistici si sarebbero radicati nelle popolazioni arrivando ad essere considerato indice di sviluppo. Ormai questo concetto economico si applica a tutto inclusi i sentimenti, le istituzioni, la politica… a guardar bene ci si accorge che i centri commerciali sono i nuovi luoghi dove recarsi le domeniche nel rispetto del nuovo “ricordati di santificare le feste“. I centri commerciali rappresentano concretamente Le nuove cattedrali della nuova religione nelle quali si va per applicare/eseguire quello che i nuovi predicatori (la pubblicita’) ci consigliano di fare per una vita migliore. Gli adepti tornano quindi a casa, stressati ma con la soddisfazione interiore di aver concretizzato il motivo per cui lavorano tutta la settimana e con la coscienza a posto per aver soddisfatto una parte dei bisogni indotti la cui non soddisfazione crea sensi di colpa che vanno poi “confessati”. Esattamente la stessa soddisfazione interiore della vecchietta che torna a casa dalla messa domenicale. Esattamente come i riti religiosi.
Ecco perchè il fondamentalismo ateo e’ altrettanto pericoloso quanto il fondamentalismo religioso: sono la stessa cosa.
Questa nuova religione, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, grazie alle migliaia di messaggi appena percettibili, si intrinseca dentro di noi (sopratutto negli integralisti laici) e subdolamente dirige giornalmente ogni nostra azione che compiamo ed ogni nostro stato d’animo giornaliero; ha i suoi comandamenti ben precisi che numericamente sono anche di piu dei Dieci comandamenti cristiani e che – a guardarsi bene dentro – sono anche ben piu radicati di quelli cristiani, solo che non vengono espressi come comandamenti, per non evidenziare il carattere induttivo.
I 14 COMANDAMENTI DEL CONSUMISMO
I – Non essere tirchio
II – Non risparmiare
III – Non apparire povero
IV – Nuovo e’ sempre migliore di Vecchio
III – Se costa di piu’ significa che e’ migliore
IV – Non riparare, ricompra
V – Non conservare niente. Trova sempre un motivo per buttare
VI – Comprare dà soddisfazione
VI – La moda innanzitutto
IX – Non preoccuparti dei debiti
X – Non pensare al domani
XI – Se lo hanno gli altri devi averlo anche tu
XII – Ogni problema si puo’ risolvere comprando qualcosa di adatto.
XIII I tuoi fallimenti sono dovuti solo al fatto che non hai soldi per comprare gli strumenti necessari.
ma sopratutto:
XIV – I SOLDI SONO FATTI PER ESSERE SPESI