Imperialismo 2.0

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L’ Imperialismo 2.0 si nasconde nel liberismo.

In quei paesi che hanno adottato regole liberiste, le conquiste non avvengono piu’ attraverso le guerre e muovendo gli eserciti ma muovendo i capitali (e forse e’ per questo che le guerre tradizionali scoppiano nei paesi che non hanno accettato la dittatura liberista).

993440_476258429155683_242776626_nFino al secolo scorso si colonizzavano paesi inviando i soldati che conquistavano le terre, si appropriavano delle loro ricchezze naturali e schiavizzavano gli abitanti facendoli lavorare per poi portarsi a casa i prodotti “delle indie”. Oggi le multinazionali – grazie alla diffusione del concetto di “attrazione di investimenti esteri” – acquistano le piantagioni o le miniere o le fabbriche, mettono a lavorare gli abitanti di quel paese (che applaudono la creazione di posti di lavoro) pagandoli molto meno di quanto avrebbero pagato i militari o di quanto sarebbe costata la guerra per la conquista, con il risultato di portare a casa i “prodotti delle indie” o i ricavi della loro vendita. Ecco quindi che, con molti meno sforzi i nuovi colonizzatori economici raggiungono gli stessi scopi dei colonizzatori militari.

Per giungere a questa fase pero’ bisogna lavorare molto e in maniera coordinata. Ed il lavoro viene ben eseguito da circa 50 anni ed i risultati non sono mancati, tranne qualche incosistente paese ribelleche non permette agli stranieri di investire nel proprio paese. Quale sara’ il futuro? 50 anni fa una situazione simile era immaginabile solo da pochi, mentre per la stragrande maggioranza era fantascienza. Allo stesso modo dobbiamo immaginare il futuro come come fantascienza anche se poggiato su concetti reali e non escludibili a priori.

Privatizzare gli stati e governare attraverso le multinazionali

lo scopo e’ chiaro ma come raggiungerlo?

Dopo la colonizzazione di piantagioni, fabbriche e risorse varie, il passo successivo sara’ quello di appropriarsi dei Governi e quindi degli Stati.

Per raggiungere l’obiettivo sono necessarie tre fasi: la prima fase e’ quella che prevede di mettere al governo personaggi “istruiti” che si preoccupino di diffondere la dottrina ultraliberista in maniera da “aprire le porte” ai colonizzatori economico-finanziari.

La seconda fase e’ quella che vedra’ acquistate dal privato (prima o poi estero) tutte le attivita’ produttive per poi passare all’acquisto dei beni dello Stato in maniera da sottrarre allo stato ogni possibilita’ di “reddito” che non siano le tasse. Quando le tasse saranno l’unica risorsa disponibile per il governo sara’ facile scatenare la popolazione come alla vigilia di ogni rivoluzione. In questa fase avverra’ l’appropriazione delle attivita’ produttive che portano introiti allo Stato, che diventeranno di proprieta’ privata tutto attraverso privatizzazioni veicolate da regolamenti favorevoli creati nella fase precedente.

La terza fase e’ quella di sgretolare lo stato ponendo privati a capo ministeri e quant’altro.

Se uno stato viene sottratto le possibilita’ di produrre reddito o avere introiti, potra’ sopravvivere solo attraverso la tassazione e la tassazione dovra’ per forza di cose aumentare proporzionalmente alla diminuzione di altri introiti. Aumentando le tasse e’ facile – per chi ha interesse a destabilizzare – cavalcare l’onda dell’insoddisfazione popolare e creare un forte sentimento antigovernativo e antistatalista generalizzato che sfociera’ nella convinzione generalizzata che il privato e’ meglio del pubblico. Se cio’ sara’ sostenuto e coordinato anche attraverso scuole universita’ e quant’altro crescera’ esponenzialmente. Una volta che la generalizzazione di questo concetto avra’ raggiunto importanti percentuali della popolazione, si potra’ avviare il processo di privatizzazione di ministeri e del governo attraverso delle profonde e radicali riforme che stravolgeranno il senso dello stato e che saranno irreversibili. Per fare questo sara’ necessario far bene attenzione a non spiegare mai bene cosa siano “le riforme” ma ripetendo in continuazione che senza riforme non si puo’ andare avanti e sara’ l’inferno.

Tutte e tre le fasi – ma sopratutto la terza – saranno difficili da realizzare se non sara’ il POPOLO A RICHIEDERLE. Bisogna quindi manipolare il popolo perche’ giunga a chiedere a gran voce quello che si vuole che chiedano. Il fatto che quello che chiedano vada contro gli interessi del popolo stesso non e’ un problema (come dimostra la teoria della mela di Eva)

Anche in questo caso il processo e’ lungo e potrebbe durare decine di anni, supponendo che sia avviato dopo i movimenti degli anni ’70 potremmo essere quasi arrivati.

Come portare il popolo a chiedere di essere conquistati

La creazione del sentimento antistatalista e antigovernativo.

Da oltre 20 anni i think-tank si occupano di trovare le modalita’ per diffondere la dottrina ultraliberista e quindi dell’applicazione dei programmi. Le modalita’ piu’ efficaci individuate sono quelle della diffusione della dottrina attraverso i mass media, le universita e le ONG.

E’ evidente come oggi le agenzie di stampa in mano ai governi forniscono ai giornali cio’ che devono pubblicare secondo una struttura piramidale mondiale il cui vertice e’ individuabile, ma con difficolta’.  La dimostrazione di come questa struttura sia utilizzata a scopi destabilizzanti dei governi di stati non angloamericani e’ abbastanza facile. Basta verificare come in tutti i paesi – TRANNE GLI ANGLOAMERICANI – sia presente nella quasi la totalita’ della popolazione, la convinzione che il proprio stato e’  lo stato piu’ corrotto del mondo: gli italiani, gli spagnoli, sudamericani…. tutti sono convinti che il proprio stato e’ il piu’ corrotto del mondo (viene addirittura creata una classifica su tale percezione, presentata al popolo cone la classifica della corruzione) e nel proprio stato governi la corruzione. Solo Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia si ritengono superiori e vaccinati dalla corruzione e non e’ casuale che in quei popoli convinti  che il proprio stato sia il piu’ corrotto, abbiano anche la convinzione che USA e GB siano paesi dove a corruzione non esiste. Non e’ per niente casuale, anzi. In ogni stato non angloamericano, i mass media da anni bombardano a ritmo tambureggiante i loro ascoltatori (o i lettori) di episodi di corruzione senza nemmeno verificare la  clpevolezza o almeno approfondire l’accaduto tanto nel caso in cui, dopo anni di processi, i giudici sentenzieranno che il fatto non esiste ed era tutto falso, i media si guarderanno bene dal diffondere di aver detto una falsita’  ma ripiegheranno sulla giustizia ingiusta e corrotta, concetto che attecchira’ facilmente sul terreno gia’ preparato da anni di notizie di corruzione.

Tra i nuovi mass media hanno acquisito importanza assoluta facebook e twitter in grado di provocare (pseudo) ribellioni nei paesi arabi ed in molti altri

Le universita’ hanno il compito di inculcare la dottrina ultraliberista a coloro che la diffonderanno a sua volta o a coloro che si dimostreranno proni a farla applicare nel mondo (quanti uomini di governo hanno studiato o si sono specializzati in paesi angloamericani?). Grazie alle universita’ si possono forgiare le menti dei giovani e conquistare le menti dei giovani significa avere seguaci ed elettori per i prossimi 40 o 50 anni. Convincere un anziano oltre che difficile potrebbe rivelarsi inutile perche’ non arrivera’ alle prossime elezioni

Le ONG sono il braccio operativo della dottrina ultraliberista. Queste organizzazioni che mantengono occulti i loro dirigenti e sopratutto mantengono occulti i loro finanziatori (oltre alle Nazioni Unite), hanno il compito di creare una concreta destabilizzazione attraverso la preparazione e la realizzazione di azioni spettacolari tese solo a creare odio nei confronti dei governi che non seguono le direttive ultraliberisticocapitaliste. Queste azioni spesso fanno leva su pseudo normative internazionali o giustizia internazionale o facendo leva su una normativa imposta a tutti i paesi (anche con le armi) dalle nazioni unite cioe’ quella dei DIRITTI UMANI che – quando non servono a scatenare guerre  – vengono usati come cavallo di troia per insinuare nelle persone il germe della ribellione allo stato direzionando il popolo nella direzione voluta. Le ONG godono di un’immagine favorevole creata dai media (qualcuno ha mai sentito di uno scandalo in una ONG, o che una ONG ha corrotto qualcuno?) e nella credenza popolare sono equiparate a societa’ di beneficienza.
Chi stabilisce quando si e’ una ONG e quando NO? Perche’ non vi sono ONG per la tutela del comunismo o dei lavoratori o per la tutela delle religioni. Le ONG servono solo alle Nazioni Unite per introdursi nella popolazione di uno stato e fomentare le persone contro qualcosa e indirettamente contro lo stato stesso. Ecco cosi – grazie alle ONG – diventare oppositori allo stato persone che spesso non lo sarebbero come animalisti, ambientalisti, omosessuali, pacifisti….

3) creare nella popolazione la convinzione che il privato e’ meglio dello stato.
Una volta messa in piedi una struttura piramidale mondiale che controlli i mass media e le Universita’, e’ facile provocare la creazione – nel tempo – di un sentimento antistatale nella popolazione. Questo e’ possibile direzionando le colpe di qualsiasi cosa verso lo stato o gli statali (piove, governo ladro) e sopratutto il popolo veda lo stato come la causa di tutti i suoi problemi, siano essi di salute che economici, incidenti stradali, furti, tutto deve essere ricondotto allo stato o agli statali. Gli argomenti che si prestano meglio in questo senso sono i malfunzionamenti e la corruzione. I malfunzionamenti e la burocrazia fanno effetto perche’ sembrano vietare senza motivo (quando spesso in realta’ esiste) ai cittadini di fare quello che vogliono. La corruzione fa effetto sul popolo grazie all’invidia sociale di chi vorrebbe avere quello che qualcun’altro ha e che viene alimentata a massicce dosi dalla pubblicità attraverso la creazione di bisogni indotti che sfociano nell’invidia. Ecco quindi che spessisimo i personaggi renitenti alla privatizzazione vengono accusati di voler mantenere il settore pubblico per mantenere così le loro corruzioni.

Convincere a privatizzare secondo regole favorevoli agli stranieri – Questo viene ormai ordinariamente fatto grazie all’esaltazione dell’ ATTRAZIONE INVESTIMENTI ESTERI che vengono propinati al popolo come se fossero dei benefattori in attesa di elargire i loro soldi a tutti. Nessuno sembra rendersene conto che se uno straniero viene ad investire in un paese deve avere maggiori vantaggi di quelli che ha investendo nel suo paese. Ecco cosi che piano piano senza farsene accorgere società straniere spesso sconosciute iniziano ad appropriarsi strategicamente degli apparati dello stato dalle infrastrutture di trasporto (strade, linee aeree, navali ferroviare, energia e rete di distribuzioni, comunicazioni e mass media….) in maniera da poter controllare e direzionare quanto di meglio per loro. Non è difficile valorizzare o sminuire una zona o l’altra costruendo una centrale elettrica o un uscita dell’autostrada.

4) colonizzarli economicamente e finanziariamente

Una volta posti in essere i presupposti è possibile avviare la conquista di un paese che avverrà gradualmente ed in maniera quasi sempre indolore e inavvertita, iniziando ad acquisire le banche ed acquisire cosi tutte le grandi aziende

Globalizzazione o imperialismo?

Imperialismo 2.0ultima modifica: 2013-11-20T15:52:42+01:00da fab_kl
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