La cannabis come la caffeina

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Grazie a soros e alla Monsanto tra qualche anno potremo assistere alla sostituzione della più grande droga di massa.

Assistiamo da alcuni anni ad un diverso atteggiamento tenuto da giornali, televisioni, film e tutti i media in generale, nei confronti della marijuana. Un atteggiamento NON tanto generalizzato verso tutte le droghe leggere quanto esclusivo per la marijuana (o meglio “cannabis” il termine utilizzato in sostituzione). Un’accelerazione particolare in questa direzione c’è stata circa un anno/un anno e mezzo fa quando è giunto a termine il processo di registrazione del brevetto presentato nel 2014 da una societa nella quale compaiono Monsanto e soros (azionista di Monsanto): il brevetto di un seme di una particolare specie di marijuana.

george-soros-marijuanaNel 2014, quando venne presentata la domanda di registrazione di brevetto, Soros e la Monsanto decidono di avviare questa azione del tutto rivoluzionaria in un mondo dove le nazioni unite hanno al loro interno organizzazioni di livello altissimo dedite alla lotta contro gli stupefacenti. In quel tempo erano in pochi a credere quello che oggi diventa sempre piu’ evidente. Il piano era ed e’ molto semplice: gestire gradualmente l’opinione pubblica mondiale, portandola ad un diverso approccio nei confronti della marijuana ed arrivare a liberalizzarla in tutto il mondo. Ma in questo non ci sarebbe niente di commerciale e quinhdi di redditizio.

Infatti lo scopo finale non è che ognuno potra fare quello che vuole, la marijuana sarà certamente libera ma – con la scusa della tutela della salute dei consumatori e della lotta alla contraffazione – non tutta; anzi, solo una specie e ci si può scommettere che sarà quella specie il cui seme è stato brevettato da Soros e Monsanto. Sarà facile affermare che la genuinità è importante per non danneggiare la salute dei consumatori lasciando commercializzare marijjuana cresciuta chissà come, senza sapere da dove viene.  Sarà resa libera una sola specie vale a dire un unico tipo di pianta (e i suoi derivati) grazie al fatto che – come spieghera’ il foglietto delle indicazioni – non darà conseguenze collaterali e che non farà male.

Quel tipo di marijuana, che guarda caso, proviene proprio da quel seme geneticamente modificato, che in tutto il mondo sarà esclusivamente venduto dalla Monsanto: solo ed esclusivamente quel tipo. Chiunque ne vendera’ di tipo diverso sara’ accusato di contraffazione.

Da allora, i grandi capitali si sono mossi a grandi passi, oggi ci sono grandissime multinazionali quotate nelle borse di USA e CANADA la principale delle quali, oltre un miliardo di capitalizzazione, e’ la Aurora Cannabis Inc quotata in Canada e altre borse mondiali, A New york e’ anche stato creato un indice di borsa – NYWI – che racchiude le azioni delle maggiori società attive nella coltivazione e commercializzazione – sopratutto farmaceutica – della cannabis. Ovviamente, stiamo ancora nella fase dove queste multinazionali sono dipinte come società farmaceutiche e l’uso della cannabis viene definito medicinale. Ma a breve c’è da scommettere che la cannabis sarà considerata come la caffeina, e qualcuno ci ha già scommesso


0005021D-coca-colaSono in tanti a pensare che, nonostante i diversi pareri contrari delle frange più conservative dei vari governi, la legalizzazione della cannabis sia un futuro che riguarderà molti paesi. E i giganti dell’industria si stanno già muovendo, specie i grandi produttori di birra come Constellation Brands, il proprietario delle birre Corona e Modelo e della vodka Svedka, che ha recentemente investito diversi miliardi di dollari nella società canadese Canopy Growth.

E anche Coca Cola non è da meno: in una nota il colosso delle bibite ha spiegato che sta “studiando da vicino” il possibile impiego di una sostanza non psicotropa della cannabis, il cannabidiolo (Cbd), come ingrediente di un nuovo prodotto mirato al benessere. Il Cbd tra le sue proprietà ha effetti rilassanti, antiossidanti e antinfiammatori.

“Stiamo studiando da vicino la crescita nel mondo del Cbd, un principio non psicoattivo, come ingrediente nelle bevande per il benessere”, ha dichiarato la società in una nota. “Questo settore sta cambiando rapidamente”, ha aggiunto, spiegando che “nessuna decisione è stata ancora presa”. Il gruppo lavorerà al progetto con la società canadese Aurora Cannabis.


Come ben si sa, i grossi cambiamenti non avvengono mai dall’oggi al domani ma vengono gradualmente introdotti, secondo metodi ben sperimentati, in maniera da portare la gente ad accettare l’inaccettabile. Fino ad oggi finora hanno sempre funzionato (lotta alle religioni, esaltazione omosessualita, cancellazione eserciti….) c’è da aspettarsi quindi che nel giro di 10-15, al massimo vent’anni, il mondo sarà invaso dalla cannabis per scopi ricreativi, medicinali, o anche tessili e per materiali da costruzione.

Gli impieghi sono svariati.

A me piace pensare che i call center del domani mi chiameranno al telefono per propormi nuove offerte per il 4g o il 5g dove il G e’ lindicatore di sballamento……. D’altra parte anche AMAZON non si è lasciata sfuggire l’occasione di guadagnare vendendo libri su  Marijuana Medicinale ma anche accessori per l’utilizzo e quanto altro serve alla propaganda


La teoria del piano inclinato.

“Avete presente la teoria del piano inclinato? No? Ve la spiego. Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l’inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile.


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La cannabis come la caffeinaultima modifica: 2019-01-18T11:13:35+01:00da fab_kl
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