Il malcontento

L’esasperazione del malcontento attraverso l’ossessionante ripetitività di piccoli malfunzionamenti al fine di creare una diffusa protesta popolare. Su tale terreno può attecchire qualsiasi cosa dalle dittature più spietate alle nomine di scialacquatori e svenditori del paese.

La democrazia contiene il seme delle dittature

Nel corso della storia, in tutti i casi in cui è stata applicata la democrazia come forma di governo, presto o tardi la società e’ sempre andata a finire in una guerra civile oppure in una dittatura. La strada e’ quasi sempre la stessa che si adatta al tempo in cui si verifica. Potrebbe funzionare un esercito che eleggesse democraticamente i generali? probabilmente verrebbero eletti quelli che farebbero stancare meno il plotone destinandolo ad essere sconfitto. Il vaticano che eleggesse democraticamente il suo Papa non avrebbe sicuramente vissuto 2000 anni oltrepassando invasioni barbariche, guerre, rivoluzioni francesi e comuniste. Non è utile lasciare accesso alle decisioni a chi non segue gli avvenimenti, la storia e la politica. cosa succederebbe se si votasse per la nazionale di calcio includendo tra i votanti anche chi non ha mai visto una partita e nemmeno conoscere il regolamento? I popoli hanno bisogno di guide. Lo starnazzare di galline e’ infruttuoso e gli animali piu sono stupidi e piu hanno bisogno di un gallo.

Democrazia e consumismo: associazione a delinquere

La democrazia associata al consumismo, nel lungo periodo, non ha altre vie d’uscita che portare alla rivoluzione. Nel consumismo le folle sono sempre piu’ nutrite di bisogni indotti e tali bisogni spingono a far lavorare come schiavi i (liberi) cittadini, creano insoddisfazione e frustrazione. nella democrazia, per governare bisogna accattivarsi consensi e il modo più semplice per attrarre consensi è quello di sfruttare l’isoddisfazione popolare e le frustrazioni della gente. L’insoddisfazione sarà generalmente direzionata verso il governo grazie anche al fatto che verrà cavalcata dall’opposizione – qualunque essa sia – che cavalchera’ l’insoddisfazione popolare finche’ non sara’ al potere ma, una volta al potere, non potra’ poi gestire. In Italia questo ha portato alla scomparsa della destra e della sinistra. In ogni consultazione elettorale i risultati saranno a favore di coloro che prometteranno di dare di piu anche se poi non potranno farlo e creeranno altro malcontento. Una spirale che puo’ finire in un solo modo: guerra civile!

E questo è un gioco da banditi, amici miei, che si chiama democrazia!

(tratto da conflittiestrategie.it) Scritto da: Gianni Petrosillo (05/09/2012) Che cosa c’è di più ingannevole, menzognero, simulatorio, illusorio di un regime democratico? Soltanto i portatori insani di democrazia i quali, credendo a quel che loro stessi hanno somatizzato, divorano la verità, gli eventi, gli altri individui e le cose con una mano sul cuore e l’altra sulla fondina.   La democrazia è un superpotere che rende invulnerabili dalle critiche, basta essere democratici per diventare politicamente corretti, moralmente superiori, umanitariamente migliori, legalitariamente incensurabili, abili e arruolati al governo delle anime belle con l’umanitarismo in bocca e gli uomini sotto i piedi. Essa è l’arma segreta dei buoni che vincono sempre perché sono immancabilmente dalla parte giusta avendo tracciato, secondo le loro variabili esigenze, la riga, o, meglio, la curva (per far rientrare nel club, all’occorrenza, anche quei paesi non perfettamente libertari ma che ti danno volentieri una mano e il metano, oppure il petrolio e il mercenario), che separa il bene dal male. Se non fossero democratici, quindi necessariamente buoni, verrebbe da pensare che potrebbero essere persino loro i veri cattivi. Ma La democrazia non è un’aspirazione sociale, non è un ideale egualitario, non è una tensione collettiva verso il buon governo, la democrazia non è una utopia, la democrazia è viva e la puoi toccare restandone incenerito, è la libertà che ti arriva in faccia fischiettando come un proiettile all’uranio impoverito, è la bomba intelligente che ti fa la rampogna punendoti sul posto, è il verbo della prepotenza incarnito nella post-modernità, è il […]

Genialita’

la genialità é consistita nell’invenzione del suffragio universale che ha permesso di allontanare la responsabilitá dai detentori del potere (di ogni natura) e caricarla sulle spalle dei sempliciotti che eleggendo persone che non potranno mai conoscere (e che si autocandidano) credono di esercitarlo: geniale! Ed a cosa poteva essere utile una tale genialata oltre a mantenere al potere coloro che gia’ vi erano? recentemente e’ servita a permettere di diffondere una idea cosi’ bislacca e strampalata che poteva pero’ avere presa su un moltitudine di ammalati di invidia. Un’idea che avrebbe sostituito le armi, le guerre e le religioni permettendo di disporre delle persone come di cagnolini al guinzaglio o secondo un esempio piu’ conosciuto, come somari attratti dalla carota che non si rendono conto di trainare il carretto: PIU’ SPENDI e PIU’ GUADAGNI. Ecco l’idea che ha cambiato il mondo, che ha reso disponibili lavoratori a spendere ore di lavoro per avere un qualsiasi aggeggio elettronico con il quale sollazzarsi ed imitare gli indiani pellerossa che in cambio di perline colorate scambiavano oro e gioielli. Fior di economisti, di professori e di universita’ si sono prodigati (tutti ben orchestrati) nel promuovere un concetto che non funziona nemmeno in una piccola societa’  o nella famiglia: quale famiglia diventerebbe piu’ ricca spendendo sempre di piu’? Quale societa’ continuando ad indebitarsi diventerebbe sempre piu’ ricca e sopratutto….. FINO A QUANDO?    

Ungheria

Cartelli apparsi durante una manifestazione in Ungheria per mostrare la loro solidarietà al governo eletto con una maggioranza dei due terzi, al suo leader Viktor Orbán. Le manifestazioni nascono a sostegno della sovranità dell’Ungheria e sono fedeli alle conquiste della democrazia, non possono accettare che i politici stranieri, gli uomini d’affari o le banche vogliano gestire le loro vite. tratto da: globalvoicesonline.org

Le donne sono essenziali alla democrazia
Un pò più di semplicità

Le donne, e’ risaputo, hanno una particolare sensibilita’ rispetto agli uomini. La loro capacita’ di percepire messaggi empatici si e’ sviluppata da quando il genere umano esiste sulla terra ed ha permesso il mantenimento della specie. La donna per far crescere i proprio figli doveva essere in grado di capire i loro bisogni, le loro necessita e le loro emozioni anche quando i figli erano talmente piccoli da non saper comunicare in altro modo. L’uomo, antropologicamente, aveva il compito della difesa del nucleo familiare e del procacciamento del cibo ed aveva altre cose a cui stare attento per cui (al massimo) poteva essere richiamato dal pianto. Questa capacita’ della donna, nel corso dei millenni si e’ consolidata e sviluppata andando a formare una delle differenze piu’ arcaiche tra l’uomo e la donna. E’ riconosciuto da entrambi che le donne si affidano molto di piu alle sensazioni e gli uomini alla fredda logica. Questo si fa spesso evidente nele modalita’ di prendere una decisione o di fare una scelta: le motivazioni di una scelta sono molto diverse. Questa banale considerazione risulta essere molto importante se la correliamo nell’ambito della democrazia. In democrazia anche le scelte per chi governera’, spesso (quando gli elettori non sono fervidi sostenitori di un partito) sono guidate dalle stesse motivazioni: una piu legata alle sensazioni e una legata al freddo ragionamento (spesso pregiudizioso e quindi difficilmente mutabile, al contrario delle sensazioni che possono cambiare a seconda dello stato d’animo, di una musica toccante o di un’immagine ammaliante). Se pensiamo quindi a come le sensazioni siano piu’ facilmente […]

distruggere le civiltà

tratto da: “www.stampalibera.com“ […] Il diabolico gioco della globalizzazione e’ quello di distruggere le civiltà attraverso un forte processo di integrazione razziale. La società americana ne è l’esempio più sconfortante. Una forzata integrazione razziale ha portato all’isolamento culturale e sociale dell’individuo non più rappresentato da una coesa e identitaria società antica di appartenenza, ma da una società apparentemente multirazziale in realtà governata da una razza “superiore” la razza detentrice del potere economico e di conseguenza politico. Può sembrare un discorso generico e logico, in realtà e una considerazione dalla quale non si può prescindere. Oggi ogni popolo che si è fatto permeare dalla globalizzazione, è caduto preda di un potere finanziario globalista che lo ha letteralmente soggiogato ed indotto a comportamenti controproducenti per la sua stessa vita. All’uopo sono stati creati per lui dei nemici inesistenti, come gli islamici e i cattolici. E’ bastato ad esempio ai dominanti organizzare un bell’attentato, in seguito al quale, invocando pieni e più forti poteri, ridurre la basilari libertà dell’individuo. “Mogli e buoi dei paesi tuoi” è un proverbio che dovrebbe essere riconsiderato nella grande saggezza che contiene. Infatti, dopo aver analizzato tanti casi, ho scoperto che se in una coppia non vi è un forte legame di appartenenza ad un modello sociale, culturale, comportamentale, ben condiviso, i casi di separazione aumentano enormemente. La dissoluzione della prima cellula sociale, la famiglia, è dunque l’obiettivo dei dominanti. In quest’ottica si comprende la ostentazione dell’omosessualità e della vita da singoli, promuovendo edonismo, libertarismo sessuale esasperato ed […]

Le vere armi di distruzione di massa

tratto da: comedonchisciotte.it “Perché io dico poveri noi? Perché voi, il pubblico, ed altri sessantadue milioni di Americani, ascoltate me in quest’istante. Perché meno del 3% di voialtri legge libri, capito? Perché meno del 15% di voi legge giornali o riviste. Perché l’unica verità che conoscete è quella che ricevete alla tv. Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla tv. La tv è la loro Bibbia, la suprema rivelazione! La tv può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La tv è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio. E poveri noi se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati. […] Perché questa società è ora nella mani della CCA, la Communication Corporation of America […]. E quando una tra le più grandi corporazioni del mondo controlla la più efficiente macchina per una propaganda fasulla e vuota, in questo mondo senza Dio, io non so quali altre cazzate verranno spacciate per verità, qui! Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere. Quindi, se volete la verità andate da Dio, andate dal vostro guru. Andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l’unico posto dove troverete mai la verità vera! Sapete, da noi non potrete mai ottenere […]

L’ O.N.U. e’ un’organizzazione democratica?

L’Organizzazione per le Nazioni Unite, per salvare le future generazioni dal flagello della guerra (come si legge nel proprio statuto) si autoattribuisce il diritto di imporre la democrazia in tutti i paesi, in alcuni casi ANCHE CON L’USO DELLE ARMI. Ma come funziona questa organizzazione? al suo interno VI E’ DEMOCRAZIA? Chi decide i rappresentanti all’interno dell’Assemblea Generale (il parlamento) ed i vari commissari? sono eletti dal popolo? assolutamente no! Firma la petizione perchè l’ONU abbia un parlamento DEMOCRATICO i cui membri siano ELETTI con votazioni da tenersi a suffragio universale in tutti i paesi che fanno parte delle Nazioni Unite. E’ un controsenso assoluto ritenere che la forma di governo migliore sia la DEMOCRAZIA ma questa non venga utilizzata da chi la promuove in maniera così massiccia nel mondo intero (e particolarmente contro i paesi poveri). Non si può continuare a pensare che l’Organizzazione che ha il diritto di dichiarare GUERRA a NOME DI TUTTI I PAESI sia composta da membri che vengo nominati in assoluta mancanza di trasparenza e che non devono rendere conto alla popolazione mondiale di quello che fanno. Il GOVERNO delle NAZIONI UNITE deve essere RAPPRESENTATIVO del POPOLO ed eletto DEMOCRATICAMENTE. I dirigenti delle NAZIONI UNITE DEVONO rispondere delle loro azioni di FRONTE AL POPOLO di tutto il mondo ed essere giudicati per le loro azioni. Chi vuole puo’ firmare la petizione all’indirizzo qui sotto http://apps.facebook.com/crealatuapetizione/petizioni/Portare-la-DEMOCRAZIA-nel-palazzo-dellONU http://www.sign4rights.it/petizioni/Portare-la-DEMOCRAZIA-nel-palazzo-dellONU

In auto

Quando in un auto 3 dei quattro passeggeri non sanno guidare e nonostante cio’ pretendono di decidere in che modo guidare, l’autista ha due possibilita’ o li  fa stare zitti o li convince che sta facendo quello che dicono loro. Spiegargli che non si guida come credono loro e’ inutile perdita di tempo altamente distrattiva per la guida e quindi pericolosa. Le persone possono essere convinte solo se hanno l’umilta’ di riconoscere di non sapere, ma in questo caso non avrebbero preteso di decidere come guidare.

La lega e gli antilega

Uno degli effetti della democrazia e’ quello di voler per forza far presa sulle masse. Se queste non sono piu attratte da ideali di altro tipo, e’ molto piu’ semplice raccogliere consensi facendo leva sul campanilismo (tipico italiano) aggiungendoci luoghi comuni e demagogie varie. ecco che si forma “la lega” e di conseguenza i movimenti antagonisti. Non e’ difficile immaginare dove – con il tempo – possano arrivare queste esasperazioni D’altra parte o si è democratici e quindi populisti o si è antipopulisti e quindi dittatori. L’equazione non ha altre variabili semplici anche se i fautori della democrazia (anzi, i radical chic) sosterranno che gli elettori non voteranno per coloro che condividono bensì per quelli che avranno un più elevato pensiero (vale a dire, si faranno rimbambire da altri)

Come bloccare l’evoluzione di una societa’

Qualcuno di noi impara dagli errori degli altri; il resto di noi deve limitarsi ad essere gli altri. C’è un modo molto semplice per bloccare l’evoluzione di una societa’ e consiste nell’evitare che l’esperienza si trasmetta da una generazione all’altra. Uno dei fattori che ha determinato l’esponenzialita’ della velocita’ di sviluppo sociale e delle conoscenze, consiste nel poter trasmettere ad altri le informazioni. Quanto più velocemente e numerosamente queste si diffondono, tanto più veloce sarà l’evoluzione della società. Iniziando dalla stampa di Gutemberg, le informazioni e le conoscenze si sono diffusi sempre piu’ velocemente e le generazioni successive – leggendo libri – hanno potuto disporre in partenza di cio’ che una vita di ricerche aveva portato a conoscere. In questo modo lo sviluppo e’ diventato sempre piu’ veloce. All’interno di una societa’ anche i costumi, le abitudini, le tradizioni permettono uno sviluppo che con il passare delle generazioni si affina e si perfeziona permettendo di tramettere valori alle generazioni successive che sono la base della societa’ futura. Nel momento in cui una generazione deve ricominciare da capo le esperienze proprie, probabilmente si trovera’ a ripercorrere le esperienze gia’ vissute ed in molti casi a ripetere gli stessi errori. Ma se una generazione potesse utilizzare come base di partenza il punto di arrivo di una generazione precedente, ci sarebbe uno sviluppo ulteriore senza perdite di tempo. Putroppo il consumismo e, per certi versi, la democrazia hanno come effetto collaterale quello di evitare che avvenga la trasmissione delle esperienze alle generazioni successive […]

Papa Luciani, Papa Wojtyla ed il muro di Berlino
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Le manifestazioni celebrative per la caduta del muro di Berlino mi hanno riportato alla mente le considerazioni che ho fatto tante volte in passato ed ultimamente guardando un programma televisivo, ondato in onda durante la programmazione televisiva “estiva mattutina“, che ha riproposto la storia riguardante la misteriosa morte di Giovanni Paolo I (Papa Luciani), avvenuta dopo 33 giorni dalla sua nomina quando venne trovato morto nella sua stanza. Ecco, il modo in cui in questi 30 anni è stato mediaticamente gestito il fatto, è uno splendido esempio di direzionamento mediatico, cioè di come i mass-media, se orchestrati nella giusta maniera, possono uni-direzionare totalmente le menti delle persone, rendendole incapaci di effettuare il  minimo ragionamento. In questo caso è bastato evitare di prospettare il terreno storico su cui si fondava il fatto fornendo al tempo stesso demagogiche spiegazioni dello stesso e così il pifferaio magico è riuscito ad allineare le menti di tutti. Fedele a questa tecnica, anche questa volta il programma tv ha ripetuto in maniera  uguale alle precedenti sia i fatti sia le ipotesi che ne derivano e, di conseguenza, giunge alle stesse (limitate) conclusioni. Un ragionamento semplice e scontato che normalmente – in ogni caso di morte sospetta – nasce spontaneo ed immediato e’ quello che parte dal “cui prodest?“; in questa direzione, i primi indagati sono gli eredi, i successori o coloro che ne traggono vantaggi. Nei casi di morte di un Sovrano, colui che gli succede è il primo indagato e la storia ci insegna che spesso lo è giustamente.   La morte di Papa Luciani   La morte di Papa Luciani chiuse in maniera misteriosa uno dei […]

La Pornodemocrazia e l’ermafroditismo sociale

ECCO IN PRATICA IL BIPOLARISMO ITALIANO: Da una parte troviamo chi attrae voti e preferenze utilizzando in ogni forma possibile ma sopratutto attraverso i media, il look ed i comportamenti osè e quelle che erano battute da caserma. Dall’altra parte chi attrae minimizzando i ruoli e le attrazioni cercando di rendere tutto uguale e standardizzato. E pensare che c’è chi le chiama DESTRA e SINISTRA E c’è anche chi discute se sia più etico farsi venire a trovare a casa da una escort o sfilare per strada insieme a una escort transessuale.

La fine della Repubblica e la guerra civile

Giulio Cesare l’autore della transizione del sistema repubblicano a quello imperiale. A poco più di un anno dalla sua creazione, il Partito Democratico conclude quel programma che anche un bambino avrebbe ritenuto inutile se non dannoso. La creazione del Partito Democratico ad altro non è servita se non a dimostrare – dato che ancora ce ne è bisogno – che la democrazia al giorno d’oggi è ridotta ad inutile e dannoso populismo. Con la sua mancanza di un ideale unico, con la sua frammentazione, e con quant’altre rappresentazioni di tutto quanto di negativo ci sia nell’attuale società, il Partito Democratico ha incarnato nel suo nome la sua fine e le cause di essa. E cosi’ siamo arrivati all’ultima fase del piano ventennale: siamo arrivati alla dittatura democratica che, con Giulio Cesare portò alla dittatura a vita, che qualcuno successivamente chiamera’ “impero”. Nell’antica Roma, ai primi 7 famosi Re (talvolta tiranni), succedette la Repubblica che ben presto si dimostrò peggiore delle precedenti monarchie a causa delle guerre civili scatenate dalle lotte interne per la conquista del potere. Qualcuno capì l’inizio della crisi e, tra gli altri, Cesare ebbe la visione di chi pensa e per questo non fu miope. Iniziò la sua spallata alla repubblica con un programma che vide la creazione del triumvirato per poi scatenare l’ultima guerra civile e diventare il dittatore (prima per 10 anni poi a vita) di Roma. Cesare era nato mentre la città di Roma era divisa in due fazioni contrapposte: gli optimates, favorevoli al potere aristocratico, e i populares o democratici, che […]

Ponzio Pilato
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Secondo la storia che ci e’ stata tramandata, circa duemila anni fa in occasione della Pasqua ebraica, una gran folla era radunata in occasione della tradizionale liberazione di un detenuto che avveniva proprio per festeggiare la Pasqua ebraica. Ponzio Pilato – indeciso su chi liberare – si presento’ alla folla e chiese: Chi volete sia liberato per festeggiare la Pasqua: Barabba ladro e assassino o Gesu il Nazareno?  La folla rispose a gran voce: “BARABBA, BARABBA” e fu cosi’ che si compi’ LA PRIMA GRANDE CAZZATA DELLA DEMOCRAZIA le cui ripercussioni si avvertono ancora oggi: se non fosse stato condannato, non  sarebbe morto sulla croce e probabilmente non sarebbe diventato un simbolo. In altre parole, quando i romani hannno usato la democrazia, hanno fatto dei grandissimi casini Non sempre le decisioni prese dalla maggioranza sono le decisioni migliori. Questo sempre secondo la teoria della distribuzione dell’intelligenza che rispettando l’andamento detto “a campana” mette fuori gioco i grandi geni alla pari dei grandi stupidi. Secondo la teoria della democrazia è la massa che deve governare attraverso i loro rappresentanti. E’ inutile quindi che vi siano pochi eletti molto capaci ed allora la democrazia e’ solo il trionfo del populismo che l’utilizzo delle tecnologie ha fatto divenire ancora piu’ bieco. Fin dalla seconda guerra mondiale, questo tipo di governo ci e’ stato ribadito continuamente in tutti i modi possibili cosi’ come si sono state continuamente inculcate altre filosofie quali il liberismo o il consumismo. Al giorno d’oggi gli americani non sanno piu come […]

il baco della democrazia

La distribuzione dell’intelligenza nella popolazione segue l’andamento a campana tipico della distribuzione quindi dire qualcosa di molto intelligente significa che in pochi sapranno capire quello che hai detto ed il suo valore effettivo. Ergo: Dire una cosa approvata da tutti e sulla quale tutti sono d’accordo, significa che molto probabilmente stai dicendo una banalità o una cosa sciocca. Dire una cosa stupida o banale significa che sarà compresa da tutti e condivisa da tutti gli stupidi che continueranno a ripeterla fra loro e a propagandarla. Ecco il segreto per avere consensi, ecco il baco della democrazia sopratutto quella mass mediatica veicolata da Giornali, televisione e quant’altro. Ne è una dimostrazione, l’incessante tambureggiare del pessimismo nei media, un virus che si autoriproduce e moltiplica le sue contaminazioni «Ecco, secondo me, come nascono le dittature. Esse hanno due madri: una è l’oligarchia quando degenera, per le lotte interne, in satrapia. L’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi, precipita nella corruzione e nella paralisi. Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è pronuba e levatrice. Così la democrazia muore: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue nel ridicolo.» Platone, La Repubblica

La democrazia del futuro

Mi piace pensare che, nel futuro, ogni Stato si differenzierà dagli altri Stati per le sue leggi immutabili che, come una bandiera,  lo identificheranno e lo caratterizzeranno. Al tempo stesso, l’aumento della  possibilità individuale di spostarsi, permetterà ad ognuno di scegliere la nazione le cui leggi sono ritenute maggiormente aderenti al proprio stile di vita ed al proprio modo di pensare. Un futuro dove – per il semplice fatto di aver scelto di appartenere ad una Nazione/Stato – tutti condividano le stesse motivazioni ed accettino  le stesse regole. https://democrazia.myblog.it/la-pirateria-quale-punto-d-incontro-tra-comunismo-e-capitali/

Rinnovarsi vecchiamente
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Democrazia: Che gran bella parola e come riempie la bocca. Giustifica tutto ed ottiene immediati consensi. Nessuno osa dichiararsi contrario: Democrazia! La miglior forma di governo che, generalizzando, riteniamo valida al punto che cerchiamo in tutti i modi di imporla anche a chi non la condivide e per questo non la vuole. Ci crediamo così nel giusto al punto di utilizzare le armi. Qualunque cosa non sia democratica, deve diventarlo. La miglior forma di governo? Sicuramente, la democrazia, lo era! Dopo la seconda guerra mondiale, la fobia della dittatura ha giustificato, e continua ancora oggi a giustificare, la democrazia come la migliore tra tutte le possibili forme di governo. Praticamente nessuno ritiene che ve ne siano migliori, al punto tale che non si fa niente per metterla in discussione e cercare nuove forme di governo che siano migliori. Come dire: il progresso riguarda solo gli elettrodomestici. Eppure OGGI la democrazia è totalmente inutile. Non ha senso la democrazia, quando le idee si possono far nascere e manipolare a piacimento direttamente nelle menti dei componenti la democrazia stessa. Diventa inutile far votare ogni individuo, quando all’individuo stesso – utilizzando avanzatissime tecniche di persuasione sopratutto mediatica, sono state inculcate radicalmente le idee che generano la decisione del voto. In questo modo le elezioni sono ridotte niente altro che alla verifica di chi ha utilizzato il “marketing” migliore. Una democrazia che fa diventare ancora piu importante la capacità di controllo delle volontà altrui, autoalimentandosi. La ridondante informazione di massa, tipica di questa civiltà […]